Uno Scacchista

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Valentina Gunina vince la prima edizione della Cairns Cup

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(UnoScacchista)
Con la vittoria di Valentina Gunina davanti ad Alexandra Kosteniuk si è chiusa la prima edizione della Cairns Cup, versione al femminile della Sinquefield Cup. Un torneo che è vissuto sulla corsa di testa delle due ragazze russe, con partite molto spettacolari: nel 2019 si stanno susseguendo iniziative per valorizzare gli scacchi femminili, e questo torneo ne è stato un’ottima vetrina.

Il torneo, che si è svolto a Saint Louis (USA), prende il nome dal cognome da nubile della moglie di Rex Sinquefield, Jeanne Cairns Sinquefield, e sta a significare in maniera evidente l’intenzione di crearne una versione al femminile, con le 10 giocatrici di primo piano invitate alla sua prima edizione.

Le giocatrici alla Cerimonia di apertura della Cairns Cup 2019 – Foto di Crystal Fuller Da sinistra: Irina Krush, Valentina Gunina, Alexandra Kosteniuk, Zhansaya Abdumalik, Elisabeth Paehtz, Marie Sebag, Nana Dzagnidze, Bela Khotenashvili, Harika Dronavalli e Anna Zatonskih

Analogamente a quanto è successo al Tata Steel Chess 2019 del mese scorso, l’ultimo turno ha visto affrontarsi le due leader, con Valentina Gunina a cui bastava una patta per vincere il torneo, partendo con mezzo punto di vantaggio sulla connazionale. La partita è stata altalenante e molto tesa con la Gunina in vantaggio che via via è sembrata perdere il filo fino ad un difficile zeitnot nel quale la Kosteniuk, cercando disperatamente un sacrificio in f6, ha sottovalutato il dinamismo del pedone a del Nero. Uno pseudo sacrificio di Donna ha permesso alla Gunina di passare in netto vantaggio, che però ha sfruttato solo per arrivare a una liquidazione generale e alla patta che le ha dato la vittoria nella edizione inaugurale della Cairns Cup.

2019 Cairns Cup, R10: la partita decisiva Kosteniuk-Gunina sta per cominciare

2019 Cairns Cup, R10 – Valentina Gunina sta giocando 41… a2 contro una delusa Alexandra Kosteniuk – Foto di Lennart Ootes

Vediamo dunque la classifica finale, dove troviamo al terzo posto la statunitense Irina Krush, subito davanti alla georgiana Nana Dzagnidze.

Molto buono il torneo dell’indiana Harika Dronovalli e della giovane kazaka Zhansaya Abdumalik; può essere soddisfatta Anna Zatonskih, che aveva l’Elo di partenza più basso, e che precede Bela Khotenashvili e le europee Marie Sebag e Elisabeth Paehtz.

Vediamo due belle partite delle protagoniste.

2019 Cairns Cup, R3:Abdumalik-Kosteniuk, dopo 24. Dxd6 – Foto di Austin Fuller


2019 Cairns Cup, R5 – La Gunina sta eseguendo 24. Axh6 contro Marie Sebag – Foto di Lennart Ootes

Una splendida conclusione, che ha suggerito a Olimpiu G. Urcan il commento “una pioggia di monete d’oro per lei, adesso” (alludendo alla leggenda della partita Levitskij – Marshall del 1912, chiusa da quella che Topatsius ha definito “La mossa più spettacolare del ‘900“: semplicemente una delle mosse più belle mai giocate).

In conclusione,  un torneo molto combattuto, con poche patte e belle combinazioni: cosa chiedere di più dalla edizione inaugurale di un torneo che si candida a diventare un nuovo classico degli scacchi USA? Di sicuro bisogna dare atto a Rex Sinquefield e signora di aver dato un impulso eccezionale (e molti soldi) al movimento scacchistico statunitense che ha ormai in Saint Louis il suo centro di gravità.

Complimenti ancora a Valentina Gunina: con il suo stile intraprendente e rischioso ha ottenuto una bella vittoria che la riporta in alto nella classifica Elo femminile. Una buona notizia anche per il movimento scacchistico russo in vista del Campionato Mondiale a Squadre che si giocherà ad Astana nella prima metà di Marzo.

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