Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

A Shamkir si parla di Botvinnik, Kasparov e Kramnik

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(Uberto D.)
A Shamkir, per il Memorial Gashimov, giocano due Campioni del Mondo (e mezzo): Carlsen, Anand e Topalov (che è stato Campione FIDE prima della riunificazione). Ma nei commenti dopo le partite si è parlato anche di altri campioni. Oltre a partite e risultati, il torneo sta offrendo ottimi spunti di riflessione.

[Alexander Grischuk ritratto da Eteri Kublashvili all’inizio del 5° turno]

Ci sono così tanti temi che mi piace raccontarvi in questo post, che sono quasi costretto ad andare rapidamente per punti.

La Classifica

Dopo 5 turni Carlsen guida la classifica davanti ad Anand e Karjakin. Da segnalare la sconfitta di Ding Liren per mano di Navara: niente nuova lunga striscia di imbattibilità per il numero 3 al mondo. Nella parte bassa della classifica i due giocatori di casa, Topalov e un deludente Anish Giri. In generale qualche patta di troppo, ma il Memorial Gashimov ci ha abituato a crescere di intensità sportiva nella seconda parte del torneo, quindi tutto è ancora possibile.

Magnus Carlsen: vecchi e nuovi record

Il campione del mondo sembra essere tornato a navigare con sicurezza in testa ai tornei a cui partecipa, anche se qui non sta impressionando per creatività. Comunque due aspetti statistici da segnalare per lui: il ritorno (temporaneo) sopra i 2851 punti Elo (numero significativo perché è il massimo punteggio raggiunto da Kasparov, secondo punteggio massimo dopo il record di 2882 detenuto da Carlsen) e il suo record personale di partite senza sconfitte: 45.

In conferenza stampa gli è stato chiesto di eventuali intenzioni di matrimonio. Il norvegese, dopo qualche parola di circostanza, ha detto che “per ora è sposato con gli scacchi“.

Viswanathan Anand: il vecchio leone ruggisce ancora

Il torneo dell’ex-Campione del Mondo non era iniziato bene (vittoria sprecata con Navara e sconfitta contro Carlsen da posizione ormai patta), ma poi le cose si sono messe nel verso giusto e con due belle vittorie è risalito in classifica.

Dopo la sconfitta con Carlsen, un Anand visibilmente contrariato si è presentato davanti ai microfoni, come da contratto, ma, con il consenso di Carlsen e degli organizzatori, ha parlato per primo offrendo brevi commenti e poi è andato via senza rimanere fino alla fine. Quando hanno chiesto a Carlsen cosa pensasse di questo comportamento, il norvegese ha detto che lo riteneva perfettamente normale e comprensibile ed ha aggiunto che “comunque, non sono certo io a poter dare lezioni sul terminare le conferenze stampa anzitempo“. Il riferimento a ciò che successe dopo l’ottava partita del match mondiale tra Carlsen e Karjakin del 2016 (vinta dal russo) è evidente.

Nella conferenza stampa dopo la partita vinta con Giri, è stato chiesto ad Anand quale fosse secondo lui il motivo per il quale continui a giocare così bene e a vincere, mentre gli altri giocatori della sua generazione hanno risultati sensibilmente peggiori. “Perché lavora molto o grazie al suo talento?” è stata la domanda diretta. La risposta, rapida, di Giri è stata “Per entrambi i motivi” e Anand, solitamente molto modesto, ha sfoderato un largo sorriso e ha confermato: “Anish ha ragione.

La “sòla” del timido Navara

Dopo quello che ha combinato Garayev al Campionato USA, sembra che ribaltare posizioni disperate stia diventando più frequente. il GM ceco si è esibito in una sòla geometricamente apprezzabile di cui è rimasto vittima, come detto, Anand.

Caratteristiche del GM ceco sono la sua modestia, la sua gentilezza e la sua innata timidezza, che lo rendono uno dei giocatori più benvoluti del circuito. Dopo la sua bella vittoria contro Ding Liren, ha detto che “Sono stato molto fortunato: il mio avversario di solito gioca molto meglio di come ha fatto oggi!“, scusandosi poi perché stava parlando troppo (in realtà snocciolando varianti su varianti): veramente una persona fuori dal comune.

Ci sono patte e patte, vero Mamedyarov e Radjabov?

Se Mamedyarov ha avuto ottimi risultati nei Memorial Gashimov (che ha vinto nel 2016 e nel 2017), non si può dire lo stesso di Radjabov, che al momento [dati calcolati da Tarjei J. Svensen] ha il poco invidiabile record di 22 patte consecutive nella serie di tornei a Shamkir e, in generale, 38 patte su 42 partite (con una sola vittoria contro Carlsen nel 2014).

E’ però una tradizione consolidata che i due azeri si accordino rapidamente per la patta nei loro incontri. Visto che quest’anno gli organizzatori hanno imposto che non si può chiedere la patta prima della 41ª mossa, i due hanno fatto patta in… 41 mosse (ovviamente) dopo meno di un’ora di gioco. Alle critiche dell’attuale Vice-Presidente FIDE Emil Sutovsky, Radjabov ha risposto che, a patto di rispettare le regole, la patta è sempre un risultato possibile. Tecnicamente ha ragione, ma dopo qualcosa tipo 21 patte nelle ultime 21 partite tra i due, forse una regola ad hoc potrebbe essere studiata…

A Grischuk il premio per i commenti più brillanti

Dopo aver iniziato il torneo con una rapida patta: “Finalmente mi posso riposare” (NdA: Sasha e sua moglie Kateryna Lagno hanno due gemelli nati da poco, oltre ad altri due figli, quindi è possibile che sia in … arretrato di sonno) è stato il suo commento alla partita, commento che ha fatto alzare qualche sopracciglio ai molti GM che non ottengono gli inviti ai Supertornei che ottiene il russo (e che di certo non parteciperebbero per riposarsi).

In realtà Grischuk ha poi cominciato a giocare sempre meglio, fino al quinto turno, quando ha battuto Topalov in un mediogioco-finale difficilissimo: due Alfieri contro due Cavalli con le Donne ancora sulla scacchiera.

Una partita difficilissima, che Grischuk ha commentato con il suo tipico umorismo in questo modo: “Credo che nessuno sarebbe capace di battere il computer in questa posizione con il Bianco [NdA: alla 30ª mossa]. Forse Magnus al suo meglio, Kasparov da giovane, e Botvinnik, perché aggiornerebbe la partita!” La frecciata al “patriarca” (che notoriamente sfruttava alla grande le analisi notturne dopo la sospensione, grazie sia alla sua capacità analitica sia al team di secondi che lo sostenevano) è impagabile!

E Kramnik?

Anche se Kramnik non è a Shamkir né come giocatore né come spettatore, Anand ha detto la sua anche su di lui: “Avrebbe potuto tranquillamente continuare a giocare con buoni risultati, se solo avesse deciso di essere meno ottimista“. Un commento più generoso di quanto possa sembrare: avere fiducia nella propria posizione (anche correndo il rischio di sovrastimarla) è una caratteristica dei grandi giocatori, ma è vero che Kramnik era noto per spiegare sempre come il suo avversario si fosse salvato o avesse vinto “per miracolo”.

Ci aspettano 4 turni molti interessanti

Dopo la giornata di riposo di venerdì, oggi il torneo riprende ed offre quattro turni in cui Carlsen giocherà in sequenza contro Ding Liren, Giri, Karjakin e Grischuk. Un calendario complicato e più difficile di quello che aspetta Anand: vedremo se il norvegese saprà confermare la superiorità finora dimostrata nel suo 2019 post-mondiale.

[Tutte le foto sono prese dal sito ufficiale del torneo]

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