Rifugi antiaerei per scacchisti, da Central Park alla Montagnola
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“New York, 11 aprile 1952. Un benefattore, che ha voluto mantenere l’incognito, ha messo a disposizione del comune di New York la somma di 38.000 dollari (pari a circa 24 milioni di lire), da destinarsi alla costruzione di un rifugio antiaereo sotto il Central Park, riservato esclusivamente a giocatori di scacchi e dama”.
[su “Agenzia Finanziaria Internazionale”, 11.4.1952, citata da “L’Italia Scacchistica” del settembre-ottobre 1952]
(Riccardo M.)
Meno male che Central Park è, sì, un rifugio, ma soltanto un rifugio di quiete lontano dal rumore delle strade, grazie ai suoi prati verdi e ai suoi simpatici scoiattoli, vera attrazione per bambini e turisti (… e per scacchisti intelligenti).
Un tempo in Italia avevamo rifugi all’aperto altrettanto verdi e tranquilli. Uno di questi era quello de “La Montagnola“, a Bologna.
La Montagnola è stato, a partire dal 1662, il primo giardino pubblico della città. Un grande piazzale circolare ornato da due doppi filari, uno di gelsi e uno di olmi. La creazione del grande parco per la città la dobbiamo però a Napoleone Bonaparte, il quale, grato per la benevola accoglienza riservatagli dalla città, stanziò ben 200.000 lire per la sua valorizzazione. Ulteriori lavori per la definitiva sistemazione del Parco della Montagnola si ebbero fra il 1893 e il 1898.
Leggiamo alcune righe tratte dal sito “biblioteca.salaborsa”:
“Dopo un lungo passeggio, mi sono trovato su l’imbrunir della sera in un sito delizioso ed alquanto elevato, sparso qua e là di spaziosi arbori ed antichi, ove, s’io non mi inganno, si stende nel mezzo un largo piano, circondato d’altissimi abeti e di frondose querce. La vista soave della biondeggiante pianura e delle vicine collinette rallegra insieme ed avviva. Qui si raccolgono pacificamente i cittadini: e quale assiso su i lunghi sedili di pietra, e chi sdraiato in seno dell’erbe, e sotto i mormoranti rami di una quercia, o su la riva di un limpido e basso ruscello, gode tranquillo l’aura vezzeggiante e fresca della sera. Il sito vien detto la Montagnola” (Ugo Foscolo).
“Vado … alla Montagnola; lì si tiene il corso della città. E’ una passeggiata della grandezza delle Tuileries, con alberi molto belli piantati da Napoleone, alta una trentina di piedi sull’immensa pianura … A nord, la prima collina che viene ad interromperla è quella di Vicenza, a ventisei leghe di distanza” (Stendhal).

Continuiamo a leggere sul citato sito:
“….. Per Foscolo e Stendhal la Montagnola era un luogo romantico, di pace e di squisito rapporto con la natura, dove riposare, respirare aria buona, partecipare al corso delle carrozze…. Era un luogo dove la nobiltà e la buona borghesia amava incontrarsi e farsi vedere: le dame affacciate ai finestrini delle carrozze, i giovanotti e i signori che le raggiungevano a piedi, l’intimità creata nella penombra della sera….. All’inizio del ‘900 la Montagnola contende al “giovane” passeggio “Regina Margherita” la palma di giardino pubblico più gradito nel cuore dei bolognesi.
Anche Hermann Hesse, di passaggio in città, ha modo di frequentare questo luogo vicino alla stazione ferroviaria, reso da alcuni anni più attraente dai cento lampioni del Pincio e dai fervori dell’Eden Kursaal.
(….. “ho passeggiato tra i magnifici platani dei bei giardini pubblici. Su ogni panchina è dipinta una scacchiera e si svolgono grandi partite di dama con giocatori e spettatori accesi di italico entusiasmo”) – Hermann Hesse.
La fedeltà del popolo alla Montagnola durò almeno fino al secondo dopoguerra, quando, spente le ultime luci della Festa dell’Unità e della Fiera campionaria, anche gli anziani giocatori di scacchi e di dama lasciarono le panchine attorno alla grande vasca centrale con le tartarughe. Il giardino fu da allora coinvolto nella realtà precaria del quartiere ferroviario. La droga innocente e collettiva del Luna Park pochi anni dopo fu sostituita da quella vera e terribile, che fino ad allora non si era mai vista”.
Lontani ormai i tempi di Napoleone, Foscolo ed Hermann Hesse. Non c’è stato nemmeno bisogno di attacchi aerei …..