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20 giovani speranze: tra di loro i futuri campioni del mondo?

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(UnoScacchista)
La definizione di “giovane talento” negli scacchi continua a cambiare: prima di Fischer, il solo Spassky aveva ottenuto il titolo di GM prima dei 20 anni, mentre oggi ci sono ben 28 GM sotto i 20 anni e se non si ottiene il massimo titolo prima dei 15 anni non si fa notizia.

Sarà anche vero che ottenere il titolo è adesso più facile dato l’alto numero di tornei che si giocano (o meglio, si giocavano) e che imparare a vincere è più facile grazie all’avvento degli allenatori di silicio, ma sta di fatto che la scalata degli adolescenti alla classifica Elo è sempre più arrembante. L’animazione che vi mostro qui sotto è stata pubblicata da chess.com nel 2019 è mostra in maniera evidente il rapido abbassamento dell’età alla quale si ottiene il titolo di Grande Maestro.

E’ però anche vero che ottenere il titolo presto non equivale a diventare poi un giocatore di elite. Dei 38 giocatori che hanno ottenuto (ad oggi) il titolo di GM prima dei 15 anni, meno della metà (per la precisione 17) sono tra i 123 giocatori di sempre che hanno superato almeno una volta la soglia dei 2700 punti Elo e solo 4 quella dei 2800 Elo (anche se questa statistica è comunque molto migliore, dato che nella storia solo 13 giocatori ci sono riusciti).

Non sto neanche a ricordare la situazione per le giocatrici, con solo Judit Polgar (GM a 15 anni, 4 mesi e 28 giorni, e con un Elo massimo di 2735) e Hou Yifan (GM a 14 anni, 6 mesi e 16 giorni, e con un Elo massimo di 2686) presenti nelle due classifiche.


Uno degli effetti negativi di questa creazione continua di giovanissimi Grandi Maestri, è che non ci sono abbastanza inviti per tutti nei tornei maggiori. A prescindere dalla situazione speciale dell’ultimo anno, è chiaro che anni fa era facile per gli organizzatori invitare qualcuno dei pochi giovanissimi GM, come Karjakin, Carlsen, Caruana, Radjabov o, più recentemente, Giri, Wei Yi o Firouzja. Oggi invece le possibilità per un giovanissimo per fare esperienza diretta ed imparare dalle partite con i Top Players sono paradossalmente ridotte ai soli Tornei Open o, in caso di alcune Nazioni, alle Olimpiadi.

Il blocco prima e la forte limitazione ai viaggi poi, combinati con le limitazioni agli spostamenti, hanno fatto sì che i “giovani talenti” avessero pochissime occasioni di confronto sulla scacchiera. Anche online, comunque, sono pochi i giocatori oltre Firouzja, Esipenko, Duda, Dubov e, recentemente, J.Van Foreest, che hanno potuto giocare i tornei più importanti. Insomma, la giovane generazione di talenti potrebbe essere bloccata nel suo sviluppo agonistico e tecnico dalla mancanza di occasioni per crescere.

Il Julius Baer Challengers Chess Tour

A tutto ciò tenta di porre rimedio il Julius Baer Challengers Chess Tour, una manifestazione che raccoglie 20 tra i giovani più promettenti attorno ai grandi nomi di Judit Polgar e Vladimir Kramnik e che si svolge parallelamente al Meltwater Champions Chess Tour.

L’iniziativa punta in effetti ad offrire ai 20 giovani selezionati l’occasione di competere tra di loro e di conquistare la qualificazione ai tornei del Champions Chess Tour, ma anche l’occasione di ricevere lezioni da giocatori e trainer di primo livello, come il GM Surya Ganguly, la Campionessa del Mondo Ju Wenjun, l’ex CT della nazionale italiana Artur Kogan, l’attuale n.1 femminile Hou Yifan, lo sfidante al titolo mondiale nel 2012 Boris Gelfand e la forte GM ucraina Anna Muzychuk.

Uno degli elementi caratteristici della manifestazione è l’assoluto bilanciamento tra giocatrici e giocatori: 10 ragazze e 10 ragazzi, 3 allenatori e 3 allenatrici, due teams capitani uno da Judit Polgar e l’altro da Vladimir Kramnik. Decisamente una grande occasione per tutti, in particolare per le ragazze che avranno l’occasione di competere ad armi assolutamente pari con i loro coetanei e ricevere la stessa formazione scacchistica.

I due teams da 10 giocatori si sfideranno in quattro tornei organizzati ognuno con un grande girone all’italiana, per un totale di 19 turni con cadenza Rapid 10’+5″, programmati in 4 giorni. Il primo dei 4 tornei, il “Polgar Challenge” inizia oggi 8 aprile e si concluderà l’11 aprile.

I prossimi tornei saranno il “Gelfand Challenge” (10-13 giugno), lo “Hou Yifan Challenge” (15-18 luglio) e il “Kramnik Challenge” (12-15 agosto), mentre la grande finale si svolgerà in una data ancora non fissata.

I 20 ragazzi

Vediamo rapidamente i ragazzi e le ragazze selezionate per la manifestazione: si va dai 14 anni del russo Murzin, dell’indiano Gukesh e dello statunitense Yoo, ai 24 anni della kazaka Saduakassova, della cinese Lei Tingjie e dell’iraniana Khademalsharieh.

 

 

Team Kramnik

 

Nodirbek Abdusattorov (16 anni, Uzbekistan)

Rameshbabu Praggnanandhaa (15 anni, India)

Dinara Saduakassova (24 anni, Kazakistan)

Jonas Bjerre (16 anni, Danimarca)

Leon Mendonca (15 anni, India)

Lei Tingjie (24 anni, Cina)

Christopher Yoo (14 anni, Stati Uniti)

Olga Badelka (18 anni, Bielorussia)

Carissa Yip (17 anni, Stati Uniti)

Nurgyul Salimova (17 anni, Bulgaria)

 

 

 

 

 


 

 

 

Team Polgar

 

Nihal Sarin (16 anni, India)

Awonder Liang (17 anni, Stati Uniti)

Vincent Keymer (16 anni, Germania)

Gukesh D (14 anni, India)

Sarasadat Khademalsharieh (24 anni, Iran)

Volodar Murzin (14 anni, Russia)

Polina Shuvalova (20 anni, Russia)

Zhansaya Abdumalik (21 anni, Kazakistan)

Jiner Zhu (18 anni, Cina)

Gunay Mammadzada (20 anni, Azerbaijan)

 

 

 

 

Impossibile decidere per chi fare il tifo, ma noi una certa propensione per il Team Polgar, dove giocano Awonder Liang e Vincent Keymer che abbiamo intervistato anni fa, l’abbiamo.

Buona fortuna ragazzi, allenatori e capitani: e, soprattutto, divertitevi e fateci divertire.


[Tutte le immagini sono tratte dal sito ufficiale della manifestazione]

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