Scacchi: lo sport agonistico non si ferma
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Sala Torneo Week End Inverno 2020-2021
(Vincenzo Costabile)
Lo sport agonistico non si ferma. I tornei delle federazioni sportive associate al CONI, riconosciuti di preminente interesse nazionale, si possono disputare in presenza anche in zona rossa. A pochi passi dalla fermata della Metro Stazione Tiburtina, dal 26 al 28 marzo, si è giocato un torneo di scacchi (Week End di Primavera 2021) che ha riscosso ampie adesioni, tant’è che gli organizzatori hanno deciso di dividerlo in fasce (Open A e B) che si sono contese la vittoria in due differenti sedi di gioco: una è a via Luigi Pulci 14, sede della storica Accademia Scacchistica Romana e l’altra è l’albergo Roma Scout Center, in Largo dello Scautismo 1.

Bruno Roberti, organizzatore e attuale Presidente dell’Accademia Scacchistica Romana ha risposto alle nostre domande.
-Cosa comporta organizzare un torneo durante la pandemia? Quali sono le difficoltà?
Per organizzare un torneo in questo periodo è necessario rapportarsi in maniera costante con gli organismi federali e avere le dovute autorizzazioni. Anche gestire le iscrizioni dei giocatori è più complicato, visto che alcuni col passaggio in zona rossa decidono di non giocare. Bisogna inoltre fornire a tutti l’autocertificazione e un documento che attesta l’autorizzazione per gli spostamenti, anche da fuori regione. Poi ci sono tutti gli aspetti inerenti la sanificazione e il distanziamento, in modo tale che tutti possano giocare in sicurezza. Effettivamente l’organizzazione dei tornei è diventata molto complessa.
– L’organizzazione è più difficoltosa, ma sono sforzi che vengono ripagati dal grande successo di partecipanti. Quante adesioni sta avendo?
Tra i giocatori iscritti, quelli in lista d’attesa e altri che si sono interessati abbiamo raggiunto un centinaio di persone, che per un evento scacchistico è abbastanza inusuale. Solo i grandi festival internazionali hanno avuto numeri di questo genere. Poi prevedo di avere un numero inferiore di giocatori effettivi al torneo, ma l’interesse è stato molto alto.
– Quali sono i protocolli e le procedure di contrasto al Covid per disputare il torneo?
I giocatori devono presentare l’autocertificazione e avere una temperatura inferiore ai 37 gradi e mezzo per avere accesso ai locali. Devono registrare all’ingresso tutti i giorni la propria presenza, sanificare le mani e indossare obbligatoriamente la mascherina. Bisogna mantenere il distanziamento, gli accompagnatori non possono entrare nella sala del torneo. Le scacchiere sono distanziate e dotate di un separatore antifiato in plexiglas.
– Quali sono le altre proposte dell’Accademia Scacchistica Romana? I corsi e le lezioni al momento si tengono online?
Sì, al momento le attività di formazione e docenza si tengono online. Le attività didattiche in presenza sono quasi tutte sospese. Abbiamo messo a punto una serie di corsi su piattaforme telematiche, di livello base, di livello intermedio e di livello agonistico, organizzati in modo da completarli in un mese. Si parla sempre di 4 lezioni da un’ora e mezza ciascuna, che esauriscono in maniera completa l’argomento del corso. Nel frattempo anche altre organizzazioni ci stanno chiedendo di tenere per i loro associati corsi online. Gli scacchi si stanno diffondendo molto, c’è molta richiesta soprattutto per i livelli base, cioè coloro che stanno iniziando ad avvicinarsi al gioco.
– L’Accademia Scacchistica Romana ha una storia di 200 anni. È la più antica d’Italia? Che campioni vanta?
L’Accademia è stata costituita nel 1819. Come mi piace dire: mentre Leopardi a Recanati scriveva “L’infinito” in Accademia a Roma si giocava a scacchi.

Due anni fa abbiamo festeggiato il bicentenario, con un grande torneo organizzato in collaborazione con la Scuola Popolare di Scacchi, un torneo internazionale che ha avuto più di 200 partecipanti, con giocatori provenienti da tutti e cinque i continenti, ed una partecipata ed applaudita conferenza. Sempre nel 2019 l’Accademia è stata insignita della stella di bronzo al merito sportivo, che è una onorificenza assegnata dal CONI alle organizzazioni che promuovono in maniera importante le attività sportive. L’Accademia è il circolo di scacchi più antico d’Italia, attiva dal 1819, ben prima dell’unità nazionale ed è stata una palestra per fortissimi campioni, che si sono avvicendati nelle sue sale, primi fra tutti Serafino Dubois, il più forte giocatore italiano dell’Ottocento, e Sergio Mariotti, il primo Grande Maestro italiano.

– Riguardo la sede attuale, in via Luigi Pulci, da quanto tempo l’Accademia è radicata nel quartiere Nomentano?
Ci troviamo in questa sede da più di 12 anni, dal 2008. La nostra sede precedente era non lontano da qui, in Via Re Tancredi 8 (Piazza Bologna), nel quartiere Nomentano. La caratteristica dell’Accademia è che, in tempi normali, è il circolo che organizza più tornei nell’ambito regionale. Sia tornei a tempo veloce, sia a tempo lungo e anche tornei a squadre.
– Durante il lockdown c’è stato il boom di tornei e corsi online. Effetto dovuto anche alla serie tv Netflix “La regina degli scacchi”. Cosa consiglia a chi si avvicina per la prima volta al gioco?
Molte persone, anche per effetto del fenomeno televisivo, ci chiamano e consultano il nostro sito internet per sapere come possono fare per imparare questo gioco. Quello che consiglio a chi inizia è innanzitutto divertirsi. Poi cercare di capire le caratteristiche del gioco, realizzare piani strategici, elementi di tattica, che permettono di realizzare brillanti combinazioni. Mentre per coloro che non vogliono fermarsi al solo divertimento, consigliamo di approfondire lo studio attraverso corsi tenuti da istruttori o anche consultando la nostra ampia biblioteca. Infine c’è l’agonismo, la partecipazione ai tornei.
Ringrazio Bruno Roberti per la sua disponibilità.
Qui le classifiche dei due tornei Week End di Primavera 2021:
Vincenzo Costabile è nato nel 1991 a Cosenza. Si è trasferito a Roma la prima volta nel 2009 per studiare psicologia all’università. Partecipa a tornei di scacchi dal 2008 ed è diventato istruttore nel 2013. Insegna la disciplina scacchistica a giovani, adulti e bambini. Collabora con la testata giornalistica Roma h24. Nel 2018 è diventato arbitro della Federazione Scacchistica Italiana. Ha lavorato come insegnante di italiano per i migranti e come educatore in Sudamerica.