La Regina nell’araldica
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(Roberto C.)
La corona è un ornamento fondamentale dell’araldica e, pertanto, questo simbolo è molto presente negli stemmi nobiliari e anche in quelli comunali.

Un bell’esempio di corona (muraria) è lo stemma comunale di Curno, in provincia di Bergamo, nel quale ci sono anche due torri.

Sono rarissimi invece quelli con la raffigurazione del Re e della Regina degli scacchi mentre, lo abbiamo già indicato, sono più frequenti la scacchiera, intesa principalmente come lo scaccato (disegno a scacchi), e la Torre.
Gli altri pezzi degli scacchi negli stemmi sono rappresentati di gran lunga in numero minore; questi gli esempi di Alfiere, Cavallo e qui di seguito la Regina.

“Sembra strano che una così nobile signora non disdegni di lanciarsi nel folto della mischia, in promiscuo contatto di Cavalli e Pedoni, Alfieri ed Elefanti, senza perdere dignità, o sentir tocca la delicatezza di unica rappresentante del gentil sesso nel nostro giuoco: più che una dama d’alto lignaggio, la si direbbe una virago od una Pentisilea.[1] Ma la meraviglia cessa quando si ricordi che non sempre la regina si è così gettata allo sbaraglio e perfino che non sempre è stata Donna. Fino al XVI secolo infatti questo pezzo aveva nome “Fersa”, era il capo di stato-maggiore dell’esercito scacchistico, supremo comandante designato dal Re, ed aveva movimento limitato, in luogo da quello che poi, non certo per cavalleria come vollero alcuni, ma per dare al giuoco più sbrigliata velocità, venne stabilito. Il nome di fersa viene dal Sànscrito “phars” che vale appunto “generale”. E’ rara in araldica, appunto pei cambiamenti subiti, e spesso, anche quando la si vede negli stemmi, quasi mai corrisponde al pezzo scacchistico. Una “regina di scacchi”, ebbe nell’arme la famiglia Mercatelli di Urbino.”[2]
Con questo post, avendo in precedenza scritto della scacchiera e di tutti e sei i pezzi degli scacchi, si conclude la nostra araldica ma prima di salutarci aggiungiamo che i Malatesti furono prima di tutto soldati, anzi condottieri, come dichiara anche il loro stemma più antico e principale: uno scudo con tre bande a scacchi, che allude chiaramente “al gioco della guerra” (tratto nel 2019 dal documento Itinerarimalatestiani.pdf non più presente sul web all’indirizzo http://www.emiliaromagnaturismo.it).
(Qui la rubrica precedente)
[1] Pentesilea, regina amazzonica della mitologia greca uccisa da Achille durante la guerra di Troia.
[2] G. A. Salvetti: “Scacchi ed araldica”, L’Italia Scacchistica, 15.7.1929, pp.217-221