Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

Lamento di una povera moglie

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[Facsimile del frontespizio, Claudio Monteverdi dal link https://www.orff.de/en/works/lamenti/]

(Roberto C.)
Ogni anno, tutti quanti noi abbiamo sempre dei buoni propositi e ci auguriamo che il nuovo anno sia migliore del precedente. Oggi, con l’aiuto delle attuali risorse digitali, riusciamo a presentare un piccolo approfondimento sull’Almanacco dello Scacchista pel 1877, titolo dato ad un originale volumetto, divenuto col tempo molto raro.

[In apertura, facsimile del frontespizio, Claudio Monteverdi dal link https://www.orff.de/en/works/lamenti/]

A fine anno, siamo anche alla ricerca di una copia del nuovo calendario da appendere in cucina mentre un tempo si cercavano anche il lunario e l’almanacco, ovvero calendari arricchiti dalle fasi lunari e altri fenomeni astronomici e da informazioni di vario genere.

Copertina dell’ Almanacco dello scacchista pel 1877

Nell’Almanacco dello Scacchista pel 1877, in quella che pare una sorta di presentazione in rima che iniziava con:

Si sa, sono Almanacchi; perciò v’è un po’ di tutto:
Del bello, del passabile, del mediocre, del brutto;…

e finiva così:

Anzi, se l’anno prossimo ognun seguiterà
A dar vita al giornale, gratis si darà
Un Almanacco triplo di quello che vedete:
Non vi leccate i baffi, seguitate e vedrete!

si invitavano gli abbonati al rinnovo della sottoscrizione promettendo l’almanacco per il 1878, sempre gratis ma col triplo delle pagine!

Purtroppo però quello del 1877, uscito come supplemento della “Nuova Rivista degli Scacchi”, stampato a Livorno dalla tipografia ‘P. Vannini & figlio’, fu l’unico, anche se la NRdS, nata appena due anni prima (1875), durò per ben ventotto anni (1903): un vero peccato perché al suo interno si trovano vari e interessanti argomenti, a modo loro anche divertenti, che fanno respirare un po’ di quell’epoca così lontana. Questi i titoli:

  • Calendario
  • Sommario storico sul gioco degli scacchi
  • Un’avventura scacchistica di trent’anni fa
  • Gli scacchi in Giava
  • “Caissa”, ovvero il Giuoco degli scacchi, poemetto di William Jones
  • Partita a scacchi giuocata da un barone e da un contadino
  • Lo scaccomatto affogato del pievano
  • Una partita stenografata
  • Lamento di una povera moglie (Sonetto)

Dopo i quali seguivano ben 18 diagrammi (2 finali di partita e 16 problemi) con le relative soluzioni, una scacchiera con il ‘Salto del Cavallo’ e un ‘Logogrifo’, un tipo di gioco enigmistico, per un totale di 80 pagine a formare una specie di zibaldone di riflessioni, pensieri, aforismi, notizie e curiosità.

Almanacco dello Scacchista pel 1877, p.2

In quel Calendario, venivano curiosamente indicate, oltre al Principio delle quattro Stagioni, Quattro Tempora, Computo Ecclesiastico, le Feste Mobili, le Feste e mezze feste ebraiche e anche le Ecclissi, ma questo sonetto è decisamente l’argomento che ci è parso il più curioso:

LAMENTO DI UNA POVERA MOGLIE

ACCIDENTI agli scacchi ! Il mi’ marito
Era un omo gentile e di cervello;
Ma credi, Betta mia, ch’ora è ingrullito
In modo tal, che non pare più quello.

Figurati: io gli dico M’ hai finito
Quel conticino ?; e lui Si, è proprio bello !
Io dico Che vuoi ? tutto è rincarito….
E lui Tre mosse ! Che divin modello !

Parlo d’un conto, e lui pensa a un problema!
Ora senti quest’altra: il sor pievano
Domandò in chiesa a quella testa scema

Qual nome volea dare al bimbo, all’atto
Di battezzarlo: e lui, col cero in mano,
Astratto rispondeva: Scaccomatto!

[Almanacco dello Scacchista pel 1877, p.66]

Ma guarda un po’ cosa andava a raccontare, nell’Ottocento, la moglie di questo scacchista toscano… invece, qui, se avete ancora un po’ di curiosità potrete conoscere ciò che raccontano nel ventunesimo secolo alcuni mariti (sempre giocatori di scacchi) alle loro mogli.

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