Ritrovata una vecchia cartolina scritta nel 1935 da Sacconi
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(Roberto Cassano e Marino Serrajotto)
Antonio Sacconi (Roma, 5 ottobre 1895 – 22 dicembre 1968), nella lunga storia dell’Accademia Scacchistica Romana, fu per alcune decadi una delle stelle più brillanti in Italia e all’estero.
Nel 1917 vinse, davanti a Rosselli Del Turco, col quale l’anno successivo pareggiò un match (+1 =4 -1), il torneo del Caffè Balbo (locale all’epoca sito in Via Agostino Depretis a Roma), superando nello spareggio (+3 =1) uno dei migliori scacchisti italiani di quel periodo, il maestro Gastone Bernheimer (eclettico personaggio, noto pianista e compositore).
Nel 1920 vinse il torneo a categorie di Roma e nel 1921, a 26 anni, fu promosso Maestro nel 1° Campionato Italiano giocato a Viareggio.

Nel 1925 vinse il match con Monticelli (+5 =2 -3) e nel 1926 Sacconi vince imbattuto il 4° Memorial Crespi di Milano con 7 punti su 9, davanti al 2°-3° ex-aequo Padulli e Rosselli del Turco (6,5) e a Monticelli (4° con 5,5).

Nel 1935 a Firenze divenne Campione Italiano con 9,5 punti su 12, davanti a Romi e Rosselli del Turco all’età di quarantanni; a questo punto non possiamo non invitarvi a leggere l’interessante recente articolo di Riccardo Moneta dal titolo “Antonio Sacconi vs Alireza Firouzja“, leggendolo capirete il perché…

(foto tratta da chesshistory [link])
Ora andiamo a quella vecchia cartolina del titolo: acquistata anni fa da una bancarella contiene il testo di una partita brevemente commentata che inizialmente si credeva giocata per corrispondenza e la classifica; cercando notizie abbiamo prima scoperto che la cartolina è stata scritta nel 1935 dal Maestro romano Antonio Sacconi durante il torneo internazionale di Tata Tovaros (Ungheria) e, via via che prendeva corpo questo scritto, tante altre informazioni che ‘custodiva’: tutto è partito dal ritrovamento della vecchia cartolina postale, mettetevi comodi…

[Cortesia di Marino Serrajotto]
A parte le differenze secondo alcuni archivi tra l’ultima mossa Dc2 (sulla cartolina De4+) e la data di quando è stata giocata la partita (il 16 o il 17 Luglio), è abbastanza divertente il commento finale di Sacconi:
“Steiner apre sempre di re ma la francese che ho vinto al fratello l’ha impaurito ed ha aperto di donna!”.

[Cortesia di Marino Serrajotto]

Questa la classifica finale: 1° Szabo 13 – 2° Grunfeld 12,5 – 3° Becker 12,5 – 4° Steiner, Lajos 11 – 5°/6° Sacconi e Havasi 10,5 7° Kluger 10 – 8° Muller 8,5 – 9° Steiner, Endre 7,5 – 10° Korody 7 – 11°/16° Znosko Borovsky, Merenyi, Lovas, Boros, Szigeti e Sterk 6,5 – 17°/18° Balla e Balogh 5,5.
Qui una parte del commento pubblicato su L’Italia Scacchistica n.8 Agosto 1935, p.190:
“Il nostro campione ha conquistato un posto molto onorifico, avendo riguardo alla forza degli avversari, ma meglio ancora prometteva nella prima metà del torneo ed avrebbe certamente fatto di più se non si fosse stancato per la lunga lotta; è arrivato persino a lasciare un pezzo in presa in una partita vinta, cosa veramente insolita in lui!”
Potrebbe sembra soltanto un commento di circostanza ma, riguardo alla forza degli avversari, c’è da tenere conto che Havasi e Steiner E., insieme a Nagy e Vajda, vinsero per l’Ungheria le Olimpiadi degli scacchi a squadre giocate a L’Aia (Olanda) dal 21 luglio al 6 agosto 1928 e che il russo Znosko-Borovsky nel 1933 non soltanto arrivò primo senza sconfitte al torneo internazionale di Parigi davanti a Tartakower, Lilienthal e Mieses, e primo anche al Premier Tournament di Folkestone, ed è uno che vinse partite contro Bogoljubov, Rubinstein, Euwe, e Capablanca.
Ma ritorniamo al torneo ungherese: non avete notato niente di strano tra i partecipanti?
Che giocavano due con lo stesso cognome? Sono i fratelli Steiner, Endre e Lajos. Oppure Grunfeld j., il 2°-3° classificato con punti 12.5/17 (+10 =5 -2), del quale non sappiamo perché dopo il cognome sia stata scritta anche ‘j.’, forse per specificare ‘junior’? Evidentemente il solo cognome non bastava…
Questo nostro dubbio ci pare abbastanza legittimo perché vi sono stati due Ernst Grunfeld, uno austriaco (Vienna, 21 novembre 1893 – Vienna, 3 aprile 1962), il Grande Maestro Ernst Franz Grunfeld, e uno ungherese (Sopron, 18 giugno 1907 – Thun, 16 maggio 1988), il Maestro Internazionale Ernst Grunfeld.


Il caso ha voluto che di questo scacchista si è già scritto sul blog, quindi, per ulteriori approfondimenti sia su Ernst Franz Grunfeld che su Erno Gereben (alias Ernest Grunfeld, poi Ernst) invito a leggere l’interessante articolo di Mario Spadaro dal titolo “Ernst Grünfeld, chi?“.
Infine, a noi coautori, non rimane che dire qualcosa su Lajos Steiner e dargli un volto.

Lajos Steiner (Oradea, 14 giugno 1903 – Sydney, 22 aprile 1975) è stato uno scacchista ungherese naturalizzato australiano, fratello minore di Endre Steiner. Laureato in ingegneria meccanica al Technikum Institut di Mittweida.
Dall’ingrandimento della foto di gruppo del Meeting dell’Assemblea Generale della FIDE del 1° Agosto 1928 Lajos Steiner è indicato dal numero 65.
Nel 1928 arrivò 12° al Campionato del mondo degli amatori de L’Aia (+5 =1 -9), subito dietro Rosselli Del Turco.
Nel 1935 giocò alcuni match amichevoli vincendo con Andor Lilienthal (+3 =2 -1) e con Henri Grob (+3 =0 -1).
Giocò per la nazionale ungherese in quattro Olimpiadi degli scacchi (Praga 1931, Folkestone 1933, Varsavia 1935, Monaco di Baviera 1936) ottenendo circa il 63% dei punti (+35 =21 -16) vincendo una medaglia d’oro di squadra (con l’Ungheria alle Olimpiadi del 1928), una d’argento individuale (Monaco di Baviera 1936) e una di bronzo individuale (Praga 1931).
Nelle Olimpiadi di Varsavia del 1935 sconfisse Keres, questa la partita:
Nel 1939 emigrò in Australia, dove vinse quattro volte il Campionato australiano (1945, 1947, 1953 e 1959) e ben nove volte il campionato del Nuovo Galles del Sud.
Nel 1948 3° a Karlovy Vary – Mariánské Lázně nel 1948, torneo vinto da Jan Foltys mentre arrivò penultimo (19°) al torneo interzonale di Saltsjöbaden (Svezia) nel 1948, vinto da Bronstein.
Nel 1950 la FIDE gli assegnò il titolo di Maestro internazionale.
Anche suo fratello maggiore Endre Steiner era un maestro. Sposato con Edna Kingston, Lajos morì a Sydney nel 1975.
Marino Serrajotto nato nel 1959 a Torino, vivo in Valle d’Aosta. Sposato con Paola da 31 anni, ho due figlie Alessandra e Anna. Inizio a giocare nel 1972 (ricordo ancora la mia prima scacchiera di plastica e il primo libro di scacchi del Padulli), sono 1a Nazionale a tavolino e Maestro per corrispondenza. Funzionario di Banca in pensione, mi dedico ai miei passatempi preferiti: scacchi, sciare, leggere ed ascoltare musica e, recentemente, al trail running, che mi permette di vivere molto di più a contatto con la natura e con la montagna.
Da anni cerco materiale sui tornei italiani di epoca “storica”. Ho curato anche una sezione apposita sul sito FSI.
Utilissima la tabella del torneo del Caffé Balbo, di cui mi mancava il tabellone con la lista completa dei partecipanti. E’ possibile averne anche le date di svolgimento?
Purtroppo ho raramente accesso a fonti dirette. Senza pretendere che qualcun altro faccia le ricerche per me, mi chiedo se, relativamente al solo Antonio Sacconi, sarebbe possibile recuperare altre informazioni sul torneo a categorie di Roma del 1920, del quale conosco unicamente il vincitore (il Sacconi, appunto).
Grazie
Massimiliano Orsi
Ciao Massimiliano, grazie del commento. Provo a cercare i dati richiesti sperando di trovarli e ti riscriverò qui o in privato.