Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

La scomparsa di Peter Winston

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Peter Winston al World Open del 1974 (Chess Life, febbraio 2007 pag.26)

(Mario Spadaro)
Per dirla come Don Abbondio: «Peter Winston! Chi era costui?».
Anche io quando per la prima volta ho letto questo nome, mi sono posto l’interrogativo di manzoniana memoria, poi ho scoperto la storia di un ragazzo che non è diventato una stella degli scacchi come ci si aspettava, bensì è stato una meteora passata troppo in fretta e svanita nel nulla.

Peter Jonathan Winston nacque a New York il 18 marzo 1958; era figlio di Leonard e Florence Winston, due insegnanti della Columbia University di New York, ed aveva una sorella di nome Wynde.

Fin da piccolo Peter palesò le sue distintive peculiarità: doti geniali, eccentricità e carattere ribelle.
A 18 mesi imparò l’alfabeto guardando l’Enciclopedia Britannica e presto iniziò a leggere; mostrò un’attitudine spiccata per la matematica e all’età di tre anni comprese le frazioni.
Fu in grado di dire immediatamente in quale giorno sarebbe avvenuto il suo compleanno in un determinato anno, e tutto questo, secondo quanto asseriva il bambino, grazie al calendario che era nella sua testa!

All’età di 5 anni, in classe, analizzò in dettaglio l’assassinio di John F. Kennedy, utilizzando i dati raccolti da giornali e programmi TV.
Il Saturday Evening Post pubblicò un articolo su Peter Winston (accanto alla storia dello scrittore Thomas Pynchon), un bambino geniale di sei anni che andò a Sands Point, una scuola per ragazzi particolarmente dotati di Long Island.

I compagni di scuola di Sands Point ricordavano Peter come la persona più intelligente che avessero mai incontrato, ma anche la più strana.
Non gli piaceva il cibo della mensa scolastica e mangiava solo i panini con banana e salame che portava da casa ogni giorno; amava indossare stivali da caccia alti e durante le partite di baseball commentava ad alta voce il gioco; aveva movimenti insoliti: le sue braccia e le sue gambe sembravano ciondolare liberamente.
Peter inoltre, non accettava l’autorità degli adulti e litigava spesso con gli insegnanti perché pensava di saperne molto più di loro; è stato osservato mentre discuteva dell’esistenza di Dio con i suoi compagni di classe.

Si ignora di come abbia imparato a giocare a scacchi (probabilmente tramite suo padre), ma venne attratto moltissimo dal gioco e divenne forte sin dalla tenera età, gareggiando attivamente nei tornei dell’area di New York.
Nel 1967, vinse a punteggio pieno il campionato della scuola elementare di New York.

Chess Life, Aprile 1968 pag.140

«Il Campionato delle Scuole Elementari (dal sesto anno in poi) ha visto un’eccezionale prestazione del bambino di 9 anni Peter Winston (vedi foto) della Sands Point Country Day School, che ha spazzato via il campo di 126 giocatori con un 12-0, comprese le vittorie sui seguenti tre finalisti. Mark RudoH di Lee Ave., Hicksville che arrivò secondo e Ronald Grayson di Saw Mill Rd., North Bellmore che finì terzo, seguito da David Wallenstein, 74 Queens.»

Vinse di nuovo l’evento nel 1968. Nel 1969, all’età di 11 anni, si classificò al primo posto nella sezione Open del New York High School Championship; nello stesso anno, ha vinto il New York Junior High School Championship.
Sempre all’età di 11 anni, a testimonianza del livello di gioco raggiunto, giocò questa partita:

Nel 2° Annual Mid-Atlantic Open, svoltosi il 4-5 dicembre 1971 a Filadelfia, diversi giocatori terminarono il torneo con lo stesso punteggio a pari merito, ma la vittoria andò a Leroy Dubeck seguito da Paul Brandts, Peter Winston e Sergei Goregliad. Il Grande Maestro Walter Browne si piazzò fuori dai premiati pareggiando con Dubeck, Goregliad e Winston (il secondo pareggio con un Grande Maestro in due mesi per il tredicenne Winston). [Chess Life 1972 pag.160]

A giugno del 1972 Peter Winston diventò maestro all’età di 14 anni e 3 mesi (molto vicino al record di Robert Fischer, avvenuto nell’agosto del 1956: 13 anni e 5 mesi), ed il mese successivo in un altro torneo vinse con il pluricampione statunitense Grande Maestro Walter Browne.

Scrive Peter Winston:
«In questo mese di giugno, dopo cinque anni di tornei, sono diventato un maestro classificato. La partita successiva, giocata nel primo round dell’Atlantic Open (tenutosi dall’1 al 4 luglio a New York City), è stato il mio terzo incontro con il Gran Maestro Walter Browne. Nelle due gare precedenti ho perso e pareggiato, avendo trascurato una vittoria forzata in quest’ultima. L’Atlantic Open è stato vinto dal Senior Master Walter Shipman al tiebreak sul Master Norman Weinstein, entrambi col risultato di 7-1. Ho finito con 5½-2½, Browne con 6-2.» [Chess Life 1972 pag.625]

Peter Winston teenager
Chess Life Magazine (link)

Tra il 1972 ed il 1973, partecipò a molti tornei, con buoni risultati: Campionato del New England a New Haven nel Connecticut, vinto da Walter Browne, seguito da L.C. Noderer, Ervin Middleton e Peter Winston; ottava edizione del Greater New York Chess Congress, sezione Candidati Master, che vinse al tiebreak; The Chess Corner Niagara Falls; il Lou’s Brockman’s Birthday Open di Flushing, vinto da John Pamiuens, ed al 2°-3°posto Joe Weldon e Peter Winston a pari merito; il New York City Championships, vinto dal GM Walter Browne su un gruppo di giocatori alla pari costituito da Milorad Boskovic, Ervin Middleton, Paul Brandts, Michael Rohde, George Shrier, e Peter Winston.

Ed inoltre il New York Winter Open vinto da Albert Pinkus al tiebreak su Milorad Boskovic, S.Shahar, Doug Grant, Bruce Fuchs, Jerry Simon e Peter Winston; il California Chess Classic di Los Angeles, vinto da David Strauss al tiebreak su Walter Browne e Ken Frey, su un gruppo composto da Eric Bon, Julius Loftsson, William Batchelder, Alan Pollard e Peter Winston; l’Open “Days’ of 47” di Salt Lake City vinto da Walter Browne, seguito al 2°-5° posto da Clark Harmon di Milwaukie, John Jacobs di Dallas, Eric Bone di Houston, Peter Winston di New York e Kenneth Frey di Città del Messico.

Il 1974 fu l’anno in cui Peter ottenne i suoi migliori successi, infatti nel 9° Campionato Giovanile Statunitense svoltosi a Filadelfia tra giugno e luglio, arrivò al primo posto in condivisione con Larry Christiansen su un lotto di agguerriti concorrenti.
Ciascuno dei due fece registrare quattro vittorie e tre pareggi e poiché i sistemi di spareggio previsti li vedevano ancora in parità, i due giovani maestri furono dichiarati co-campioni.

Questa inattesa conclusione comportò un problema da risolvere per la United States Chess Federation, che aveva sponsorizzato l’evento con l’aiuto di una donazione della Philadelphia Chess Association, perché il premio per il vincitore era un viaggio interamente spesato per il Campionato del Mondo Giovanile che si sarebbe svolto il prossimo mese a Manila nelle Filippine, mentre per il secondo classificato era stato riservato un analogo trattamento spesato, ma da utilizzare all’Open di New York City negli Stati Uniti.

La questione venne risolta quando Christiansen, che era più grande di due anni rispetto a Peter ed aveva già acquisito una valutazione internazionale, in sostituzione dell’Open di New York City accettò di partecipare a un torneo europeo nel prossimo futuro, in modo che Winston potesse avere l’opportunità di ottenere la sua valutazione nelle Filippine.

Chess Life 1974 pag. 586

Il Campionato del Mondo dei Giovani di Manila venne organizzato con una fase preliminare in cui parteciparono 28 giocatori, svoltasi con torneo a sistema svizzero di sette turni.
I primi dieci classificati disputarono la finale con un torneo all’italiana di 10 turni (i classificati dall’11° al 20° posto giocarono la finale B ed i rimanenti la finale C).

Il torneo preliminare fu vinto con punti 5 da un terzetto costituito da Miles (che perse una partita per forfait), Schneider e Giardelli, mentre dal 4° al 10° posto si classificarono con punti 4½ Marjanovic, Kochiev, Henao, Mack, Winston, Dieks e Sunyé (Peter Winston riuscì a fare patta con Miles).

Tabellone di classifica dei primi dieci

La fase finale vide il dominio di Tony Miles con 7 punti, mentre Peter Winston terminò all’8° posto con 4 punti, e questa volta perse la partita nell’incontro con Miles.

Classifica della Finale del Campionato Mondiale Junior Manila 1974
(Chess Life 1975 pag.21)

A questo punto della biografia di Peter Winston, per capire i motivi per cui nonostante vi fossero tutte le premesse per una splendida carriera scacchistica, non migliorò più ma anzi ebbe un’involuzione spiccata nel suo gioco, è necessario fare un passo indietro nella sua vita privata.

Dall’età di 12 anni soffriva di depersonalizzazione, disturbi dell’autopercezione della personalità, perdita di sentimenti di sé e altri problemi mentali, e iniziò a sperimentare l’uso di piccole dosi di LSD.
Quando iniziò il college ebbe un esaurimento nervoso, e sua madre lo fece ricoverare in ospedale, dove in un primo momento gli fu diagnosticata la schizofrenia, ma poi i medici cambiarono la diagnosi in depressione maniacale.
Per i due anni successivi Winston fu portato regolarmente in ospedale; a volte anche lui, sentendo il bisogno dell’effetto farmacologico, veniva in ospedale da solo.

Secondo il suo amico Charles Hertan perse il padre all’età di 15 anni (secondo altri, alcuni anni prima), evento nefasto che contribuì a disturbare ulteriormente la sua già labile psiche.

Diversi suoi amici hanno spesso sentito da Peter che il suo principale farmaco per curarsi era la torazina (un antipsicotico), che aveva fatto qualcosa al suo cervello: Winston era distratto, incapace di concentrarsi e incapace di pensare come solitamente faceva.
Questo, ovviamente, si rifletteva nelle sue partite di scacchi, perché lui stava ancora partecipando ai tornei, ma i risultati non erano affatto gli stessi di prima.

Nel 7° Annual National Chess Congress di New York del 1976, pur partecipando nella Sezione Espert e non in quella Master, finì alle spalle di Tom Costigan (che vinse il torneo), Asa Hoffmann e Reuben Klugman che finirono al 2°-3° posto, piazzandosi al 4°/5°/6° posto con Robert Gruchacz e Grant Spraggett.

Ebbe un sussulto di ripresa Nel New Jersey Open del 1977 vinto da Arthur Bisguier, finendo al secondo posto per tiebreak di un gruppetto composto da lui, Tyler Cowen, Stephen Stoyko e Edgar McCormick.

Il crollo avvenne nel New York Futurity tenutosi a dicembre del 1977, vinto da Vitaly Zaltsman di New York con 8 punti (7 vittorie e 2 pareggi) davanti a Calvin Blocker dell’Ohio con punti 6 ½; poi a pari merito per il terzo posto con 5 punti arrivarono Sunil Weeramantry ed Ervin Middleton, entrambi di New York, mentre Boris Baczynskyj della Pennsylvania, Tyler Cowen del New Jersey e Steve Grant di New York condivisero il 5°-7° con 4½ , Mariano Acosta dell’Indiana fu 8° con 4; Jay Bonin di New York 9° con 3, ed infine Peter Winston di New York finì al decimo ed ultimo posto com 0 punti, avendo perduto tutte le partite!

Profondamente turbato dal fallimento, Winston continuava a ripetere che la torazina e gli altri farmaci prescritti dai medici, avevano ucciso il giocatore di scacchi che stava dentro di lui.

Grazie a Charles Hertan e ad altri amici e conoscenti di Peter, si sono potuti ricostruire alcuni dettagli dei suoi ultimi giorni e delle sue attività, ma ovviamente è un puzzle in cui mancano alcuni pezzi.

Una sera di gennaio del 1978, Hertan ricevette una telefonata dal Peter Winston, che insisteva con voce agitata e confusa, affinché il suo amico venisse a casa sua; gli rispose che non poteva venire adesso perché si trovava in un’altra città, ma che sarebbe sicuramente andato a trovarlo non appena fosse tornato.

Circa una settimana dopo, Charles andò da Peter e trovò la casa dove viveva a soqquadro ed in uno stato di abbandono: era sporca ovunque e gli scarafaggi correvano in giro; anche Peter aveva un aspetto orribile: non si lavava da molto tempo e, a quanto appariva, dormiva poco, infatti i suoi occhi erano rossi e stanchi.
Quando Charles gli chiese perché Peter lo avesse chiamato così insistentemente, Peter rispose di aver smesso di prendere il farmaco torazina, e che quella sera voleva andare in sua compagnia alle corse di cavalli.
Peter e Charles trascorsero lì diverse ore e Winston fece delle scommesse perdendo, mentre Hertan si limitava a guardare; in seguito Charles che si era si stancato, invitò il suo amico a tornare a casa, ma Peter rifiutò e arrabbiandosi, balzò in piedi di scatto e si allontanò; questa fu l’ultima volta che Charles Hertan vide il suo amico.

Alla mezzanotte dello stesso giorno, rimasto senza denaro Peter telefonò al suo collega di scacchi John Fedorovitz (uno scacchista americano soprannominato Fed) chiedendogli di venirlo a prendere per portarlo a casa, ma Fedorovitz rispose negativamente perché non aveva una macchina.
La chiamata successiva Peter la fece alla sorella, con analoga richiesta, ma a Wynde che accorse immediatamente non chiese di portarlo a casa ma di passare la notte da lei; la mattina dopo sua sorella insistette perché Peter andasse dal dottore, allora lui balzò in piedi dalla sedia e corse fuori dall’appartamento urlando.

Più tardi Peter andò a casa di un amico, che lo invitò a pranzare con lui e la sua famiglia; durante il pranzo mormorò qualcosa a proposito di un viaggio che voleva fare in Texas per andare a trovare Walter Korn, l’autore del famoso libro di scacchi Modern Chess Opening, affermando ripetutamente che Korn per lui era un dio.
L’amico di Peter chiamò di nascosto sua madre, dicendo che il figlio si stava comportando in modo strano, ma la signora Winston non ebbe il tempo di andarlo a prendere, perché Peter salutò rapidamente il suo amico e la sua famiglia e lasciò la casa. Nessuno lo vide mai più.

Qualche giorno dopo la sua scomparsa vi fu una tempesta di neve di proporzioni senza precedenti a New York, che fu poi soprannominata la «Grande Blizzard del 1978»; questa calamità naturale è stata classificata al 4° posto delle 10 più grandi tempeste di neve di tutti i tempi, ed ha colpito nel pomeriggio.

La mattina era stata chiara, per cui la maggior parte della gente era andata a scuola e lavorava come al solito; i tempi lunghissimi della tempesta lasciarono migliaia di persone bloccate per tutta la notte nelle loro auto su strade e autostrade dell’intera area [fonte: Hurricanes-blizzards-noreasters.com] e ciò ha contribuito all’alto tasso di mortalità della tempesta, infatti più di 100 persone morirono nel Massachusetts e nel Rhode Island [fonte: NOAA].

Peter non aveva un cappotto con sé e questa tormenta ha cancellato le sue ultime tracce, per cui il suo destino, al di fuori di ipotesi fantasiose e prive di fondamento, è rimasto sconosciuto anche se è molto probabile che come tanti altri, non sia sopravvissuto alla bufera.

Dal momento che non è mai stato denunciato come disperso e non aveva documenti con sé, non c’è mai stato un fascicolo di persone scomparse con cui confrontarlo; lo Stato di New York ha più di 30.000 corpi non identificati sepolti in un cimitero per i poveri (persone che vivono e muoiono per strada) ad Hart Island.
La madre di Peter morì nel 2010, mentre la sorella è ancora in vita ma ormai riesce a malapena a dire tutti i dettagli di questa dolorosa storia.

Ho iniziato questo articolo con una domanda ed allo stesso modo lo concludo: «Che fine ha fatto Peter Wiston?».


[Fonte preziosa per la redazione di questo articolo è stata la rivista “Chess Life”]

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