FIDE World Cup 2017 – Quarti di finale
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Il Ponte della Pace e la fortezza di Narikala visti dal fiume Mtkvari a Tbilisi - Foto di Badri Vadachkoria
(UnoScacchista)
I quarti di finale a Tbilisi sono stati sorprendentemente tranquilli, con i favoriti che hanno vinto i loro match: il solo Vachier-Lagrave è dovuto ricorrere allo spareggio Rapid, per altro vinto con autorevolezza. Il programma della FIDE World Cup 2017 ha concesso finalmente un giorno di riposo ai giocatori e oggi si riprende con le semifinali: Vachier Lagrave-Aronian e So-Ding Liren.
[Il Ponte della Pace e la fortezza di Narikala visti dal fiume Mtkvari a Tbilisi – Foto di Badri Vadachkoria]
Il punteggio Elo medio dei giocatori rimasti in lotta si va progressivamente alzando, come prevedibile: dalla media iniziale di 2642, siamo arrivati ai Quarti di Finale con una media di 2758. La qualità del gioco si è altrettanto comprensibilmente alzata e non si sono viste le combinazioni che hanno caratterizzato i turni precedenti. Ci sono state comunque belle partite.
Nei Quarti erano arrivate 3 sole teste di serie (Vachier-Lagrave, Aronian e So), ma per uno strano scherzo del destino gli accoppiamenti hanno dato vita a una parte alta del tabellone con età media decisamente superiore alla parte bassa: 37 anni contro 22 e mezzo.
Svidler-Vachier Lagrave

Questo quarto di finale è stato l’unico ad arrivare agli spareggi Rapid, ma non perchè i due giocatori abbiamo scelto di giocare due patte brevi a cadenza regolare. La prima partita ha visto una piccola sorpresa riservata dal francese contro l’apertura Inglese di Svidler: una variante non nuova in assoluto ma che non aveva mai giocato prima. Questo ha costretto il russo a un certo sforzo mnemonico, ma nulla di trascendentale. Nella seconda partita, è possibile che Svidler potesse provare a vincere con un pedone in più forse non completamente compensato dall’alfiere in b2 del Bianco, ma fedele ad un suo approccio rilassato alle partite, Svidler ha preferito puntare agli spareggi.

La prima partita di spareggio è stata “vissuta pericolosamente” da Svidler che è dovuto stare molto attento per rifugiarsi in un finale patto per l’Alfiere “sbagliato”, ma è stata la seconda partita che ha fatto la differenza. Giocando la stessa variante dell’Inglese della prima partita, Svidler ha deciso di giocare in maniera più aggressiva, arrivando alla posizione del diagramma.

La posizione del Re Bianco è il fattore più importante: se Svidler riuscisse a giocare Rg1 e Tf1 potrebbe guardare al futuro con ottimismo. D’altra parte, il Nero non riesce ancora ad aprire le linee a causa dell’inchiodatura del pedone g6 sulla Donna: la prossima mossa del Nero è quindi molto logica, anche se difficile da concepire. 20. … Rc7! Il Bianco non ha il tempo per la manovra citata e ha dovuto proseguire con 22. Axf7 gxf5 23. Dxd6+ Rxd6 24. exf5 Cxf5 25. Ce4+ Re7 26. Ab3 finendo in una posizione talmente inferiore che la partita non è durata a lungo. 26. … Ce3+ 27. Re2 Ac6 28. Tac1 Thf8 29. Th3 Cxg2 30. Txc6 (disperazione) 30. … bxc6 31. Tg3 Cf4+ 32. Re1 Tb8 33. Tg7+ Rd8 34. Af7 Tb7 0-1

Vachier-Lagrave accede quindi alla semifinale, dove incontrerà Aronian. Alla domanda se lo tema, ha simpaticamente risposto: “Siamo amici e Levon apprezza gli scherzi: lui non deve temere nessuno, ma neanche io!“. Dopo gli ultimi mesi di gioco, sicuramente i due sembrano i giocatori più forti del 2017 e la semifinale ha un po’ il sapore di una finale anticipata (ma sono sicuro che né Ding Liren, né So sono d’accordo).
Ivanchuk-Aronian

Il Quarto di finale è sembrata una passeggiata di salute per Aronian, visto il crollo inaspettato di Ivanchuk. Il dramma si è consumato nella prima partita, quando, dopo un’apertura che sembrava assolutamente normale, Ivanchuk è sprofondato in una lunghissima riflessione alla decima mossa.

Il pedone “d” del Bianco è destinato ad un gran successo in questa partita. Per adesso rende la pianificata spinta in c5 del Nero “un po’ suicida” (Aronian). Ivanchuk ha pensato a lungo come evitare di infilarsi in una posizione passiva dopo Cf6 e Ae7, con il Bianco che giocherà Td1 e Ce5. Alla fine l’ucraino ha deciso di giocare comunque la mossa che giustifica tutte le mosse giocate prima e si è buttato con 10. … c5. Il prode pedone “d” di Aronian è avanzato ancora, creando il presupposto per una inchiodatura mortale sulla lunga diagonale: 11. d5!

Qui la continuazione per il Nero è ahilui forzata e la posizione del Bianco è sempre migliore. 11. … exd5 12. Ch4 Cdf6 13. Td1 g6 14. Cxd5 Cxd5 15. e4 Ag7 16. exd5 (ecco ricomparire un pedone Bianco sulla colonna “d”…) 16. … Cf6 17. De2+ Rf8 18. a4 b4 19. Ae3 Dd6 20. Tac1 Cd7 21. Cf3 h6 22. Cd2 Rg8 23. Ce4 Df8 24. d6

La terza spinta del pedone “d” sugella il vantaggio del Bianco che, ancorché ampio, non è ancora decisivo. Ivanchuk, comunque, disgustato dalla posizione e pressato dalla mancanza di tempo, ha deciso di farla breve e ha abbandonato. 24. … 1-0. Una decisione che ben pochi giocatori avrebbero preso, vista l’importanza della partita, ma semplicemente “Chuky” è andato in tilt, solo lui sa perchè.

La seconda partita è stata giocata molto passivamente da Ivanchuk che, forse, sperava di invogliare Aronian a scoprirsi. Ma l’armeno ha imparato la lezione del match con Matlakov e ha giocato con attenzione, fino a un finale di pezzi leggeri dove, anche se è sembrato che Ivanchuk avesse qualche chances, è riuscito a semplificare in una posizione inevitabilmente patta nonostante una certa ristrettenza di tempo.
Aronian, che è stato raggiunto a Tbilisi dalla futura moglie Arianne Caoili (si sposeranno il 30 Settembre), ha quindi potuto usufruire di due giorni di relax e preparazione in vista del big match con Vachier-Lagrave.
So-Fedoseev

In un match che sembrava deciso dalla differenza di Elo, in molti ritenevano che il giovane Fedoseev avesse delle buone chances contro il So di questi mesi, un giocatore decisamente inferiore rispetto a quello, imbattibile, del 2016. Invece il match è filato via liscio per l’ex-filippino che, dopo aver pattato facilmente con una Russa nella prima partita, ha affrontato la stessa difesa nella seconda partita con evidente superiorità tecnica.
Sfruttando alcune imprecisioni del russo, So è arrivato a un finale di Torre e Alfiere decisamente superiore, quando, tra lo stupore dei commentatori, ha deciso di cambiare le Torri, scegliendo di giocare un finale di soli Alfieri dove la strada per la vittoria non sembrava poi così chiara.

Invece So aveva valutato correttamente il finale, con l’alfiere del Bianco nettamente superiore al collega nero, costretto a tamponare le falle di una struttura pedonale disastrosa. Nella posizione del diagramma, nessuno dei due giocatori ha vantaggio dallo sciogliere la tensione tra i pedoni c4 e d5, quindi tutto sta a manovrare correttamente l’Alfiere alternando gli attacchi ai pedoni neri a5, f4 e h4, utilizzando, a necessità, il Re per forzare lo zugzwang. Wesley So ha dimostrato la sua maestria giocando in maniera impeccabile: 69. Ac3 Ab6 70. Ab2 Ad8 71. Ac1 Ac7 72. Ad2 (zugzwang) 72. … h5 73. Ac3 Ab6 74. Ab2 Ac7 75. Aa3 (minaccia 76. … Ae7) 75. … Ad8 76. Af8 (minaccia 77. … Ah6 Ac7 78. Ag5) 76. … Ag5 77. Ag7 Rd6 78. Ae5+ (con l’installazione dell’Alfiere in e5, la partita è finita) 78. … Rc6 79. Rc3 (zugzwang) 79. … Ah6 80. Af6 Af8 81. Rd3 h3 82. gxh3 Ad6 83. Ae5 1-0

Una prova convincente dello statunitense, che può guardare con fiducia alla semifinale. L’unico rischio per lui è non vincere il match con Ding Liren in due partite, perchè così facendo non si qualificherebbe per il Torneo dei Candidati dalla World Cup e allo stesso tempo perderebbe punti Elo decisivi per la qualificazione via media Elo, punti che Caruana e Kramnik potrebbero guadagnare nel torneo dell’Isola di Man (dove So non giocherà): ancora molta pressione per Wesley!

Rapport-Ding Liren

Il match tra Ding Liren e Rapport ha seguito lo stesso schema di quello tra So e Fedoseev: veloce patta nella prima partita e vittoria del giocatore più forte, con il Bianco, nella seconda. Una vittoria, in questo caso, figlia di una miglior comprensione strategica della posizione creatasi sulla scacchiera dopo una Ovest-Indiana.

Il Bianco ha un evidente vantaggio di sviluppo e di spazio e non è certo il pedone in più che può consolare Rapport. In partita, Ding Liren ha deciso di aprire il gioco, sfruttando la coordinazione di Alfiere e Cavallo nell’attaccare il Re Nero. Per evitare che il Nero potesse chiudere la grande diagonale con la spinta in e5, invece di giocare 17. Dxc4 (ottima comunque per mantenera un solido vantaggio), il cinese ha giocato 17. e5! ponendo all’avversario un problema di difficile soluzione. Infatti dopo 17. … exd5 18. exd6!, l’ungherese ha dovuto lasciare l’Alfiere in presa con 18. … cxd6, perche, come ha spiegato direttamente Ding Liren dopo la partita, in caso di 18. … Axd6 sarebbe seguito 19.Df3! Cc6 20.Axg7! con matto in due se il Nero prende l’Alfiere.
Rapport è riuscito a mantenere la partita viva grazie alla sua abilità tattica con 19. Dxe7 d4 20. De4?! (migliore e più semplice 20. Axd4 Dxg4 21. Dxd6) 20. … Dc6! 21. Axd4 f5 22. Dxc6 Cxc6 23. Ce3 Cxd4 24. Tad1 f4 25. Txd4 fxe3 26. Txe3 ma il finale di Torri è nettamente superiore per il Bianco, che ha vinto senza problemi alla 41ª mossa.

E’ finto così anche il torneo di Rapport, ma immagino che sia soddisfatto di essere arrivato così lontano.
Le semifinali saranno anch’esse giocate su un minimatch di 2 partite e poi eventuali spareggi Rapid e Blitz. La loro importanza è molto alta, visto che i vincitori si qualificheranno per il Torneo dei Candidati di Berlino 2018. Sicuramente le guarderanno con trepidazione Radjabov, Mamedyarov, Grischuk, Caruana e Kramnik. Ding Liren e Vachier Lagrave sono infatti ancora in lizza per la qualificazione dal FIDE Grand Prix, mentre Wesley So è ancora in corsa per un posto per media Elo: una loro qualificazione a Tbilisi renderebbe molto più semplice il compito per qualcuno dei contendenti.
E’ degno di nota il fatto che non c’è nessun russo tra i quattro semifinalisti: un altro segno preoccupante della stasi del movimento russo che non è ancora riuscito a proporre una nuova generazione di scacchisti in grado di competere ai vertici mondiali. Ci sono recenti segni confortanti dai giovani Artemiev, Matlakov e Fedoseev, ma, vista l’uscita dai giochi di Svidler, Nepomniachtchi e Andreikin, per ora la Russia ha solo Karjakin tra i giocatori ancora in lotta per il mondiale, Potrebbero unirsi a lui Kramnik e Grischuk, ma la cosa non è affatto scontata. Dover puntare sulla wild-card per avere un secondo russo a Berlino non è certamente una bella prospettiva.
Ecco, di nuovo, i match di semifinale:
– Vachier Lagrave-Aronian
– So-Ding Liren
Curiosamente, tutti i quattro semifinalisti sono nati in Ottobre. Di loro, ben tre sono rimasti imbattuti fino ad ora, con il solo Aronian che ha perso (due volte mentre era in vantaggio) con Matlakov. Ciò vuol dire che nessuno ha mai avuto bisogno di rimontare immediatamente uno svantaggio: vedremo chi avrà più capacità di gestire questi mini-match ad alto livello tecnico ed emotivo.
Una nota finale per i due commentatori ufficiali del torneo, il GM Ivan Sokolov e la WGM Keti Tsatsalashvili, che avranno un compito più semplice nei prossimi giorni visto che ci saranno solo due partite da analizzare, ma anche più snervante per la necessità di “riempire” le lunghe pause tra le mosse.

Se volete leggere i post precedenti sulla FIDE World Cup 2017, li trovate qui:
- La Domenica Scacchistica: Tbilisi
- La FIDE World Cup verso il Torneo dei Candidati
- FIDE World Cup 2017 – Primo turno
- FIDE World Cup 2017 – Secondo turno
- FIDE World Cup 2017 – Terzo turno
- FIDE World Cup 2017 – Ottavi di Finale