Carlsen. Ma soprattutto Goryachkina!
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(Uberto D.)
Se Carlsen sta navigando verso un’altra vittoria in un 2019 eccellente, l’impressione maggiore in questi giorni la sta creando Aleksandra Goryachkina nel Torneo delle Candidate: un 7,5 su 9 che lascia a bocca aperta. Sono sicuro che nessuno vorrebbe trovarsi di fronte una ragazza ventenne così in forma e così temibile!
Scrivo queste righe da un sedile scomodo di un caldo aeroporto dove una compagnia aerea di cui non farò il nome mi sta costringendo a due ore (almeno) di attesa imprevista. Se incrociaste il mio sguardo in questo momento non credo sarebbe troppo diverso da quello della Goryachkina ritratta nella foto di apertura…
A mo’ di lenitivo del mio umore, vedrò di darvi un rapido aggiornamento sui due principali tornei in corso e anche mostrarvi una bella partita dal Torneo Poikovsky.
Carlsen a Stavanger
Come sapete, la formula dell’edizione 2019 dell’ormai tradizionale Norway Chess è originale, e sperimenta un approccio nuovo alle patte nei tornei: per il bene o per il male, dopo una partita finita patta i due giocatori si sfidano di nuovo in una partita secca “Armageddon”, ovvero con tempo a disposizione sbilanciato a favore del Bianco e vittoria del Nero in caso di patta.
In molti hanno previsto che questo tipo di formula sarebbe stata vantaggiosa per l’idolo di casa ed infatti Carlsen è saldamente in testa alla classifica con una vittoria a tempo “classico” e cinque vittorie agli spareggi. E’ seguito dal sorprendente cinese Yu Yangyi, un altro specialista delle cadenze veloci.
Il punto sembra essere che questa soluzione non incentiva i giocatori ad evitare le patte (né si può dire che ne aumenti la probabilità, anche se in qualche caso è possibile che la tentazione di “giocarsi tutto” allo spareggio abbia convinto qualcuno a offrire patta). Anche la spettacolarità degli spareggi è tutta da dimostrare, sia perché, ovviamente, la qualità degli spareggi è spesso scadente, sia perché la formula prevede che le partite veloci vengano giocate 20 minuti dopo il termine della partita “classica”, causando talvolta una sovrapposizione che rende impossibile seguire tutti gli spareggi (mentre nel frattempo le partite non ancora terminate continuano a cadenza lenta… una bella confusione).
Guardate, ad esempio, cosa è successo nell’Armageddon del primo turno tra Aronian e Grischuk…
As he recounted during the opening press conference, Alexander Grischuk has played nine crazy Armageddon games in his career as an elite player. Yesterday he played the tenth and his face says it all: https://t.co/3gHJgrRc0p pic.twitter.com/4E46o7b6B2
— Olimpiu G. Urcan (@olimpiuurcan) June 5, 2019
E questo, invece, al sesto turno…
During an event that goes horribly wrong, you get the inescapable and inexplicable feeling that even your own mind, your own eyes and your own hand have joined the opposition. https://t.co/aKKHsoyBhI pic.twitter.com/5TtlvPjIZy
— Olimpiu G. Urcan (@olimpiuurcan) June 11, 2019
Va anche detto, però, che queste due partite di spareggio (anch’esse casualmente giocate al primo turno) sono due gemme.

In attesa di vedere se Carlsen continuerà il suo 2019 vittorioso, Anand ha confermato il titolo conquistato l’anno scorso: quello di miglior chef!

Goryachkina a Kazan
Dopo l’introduzione a questo post non è certo una sorpresa darvi la classifica del Torneo delle Candidate al turno 9.
Una tale sequenza ripetuta di “patta-vittoria-vittoria” ha dell’incredibile e, a parte il fatto che la Goryachkina è una promessa dello scacchismo femminile da anni, conferma che la ragazza ha raggiunto finalmente la maturità. Come scrivevo nel post in cui celebravo il suo ventesimo compleanno, uno dei problemi dell’attuale numero 3 del ranking mondiale era una certa discontinuità e fragilità al momento degli scontri decisivi. Ritenevo pertanto che le avrebbe giovato molto l’avere un coach di valore, oltre ad essere costantemente accompagnata e consigliata dal padre (in questo vedo una somiglianza con Carlsen!). Ed ecco che da quando ha Konstantin Landa come coach, i risultati della Goryachkina sono diventati costanti e impressionanti!

Mancano ancora 5 turni, ma i giochi sembrano fatti, anche perché le altre candidate, oltre a scambiarsi vittorie e sconfitte, sembrano perdere di lucidità quando incontrano la capolista e, nell’ansia di batterla per recuperare, finiscono per forzare e compiere errori che vengono puniti. Ne è prova la partita di ieri di Valentina Gunina, che si è letteralmente buttata a testa bassa contro la Goryachkina, in una partita con molte imperfezioni ma anche molto divertente.
Ma non preoccupatevi, la giovane russa sa anche sorridere (ho da parte una bellissima foto di David Llada che tengo in serbo per il post dell’eventuale sua vittoria).

Una gemma da Poikovsky
Schiacciato nel calendario tra i due tornei maggiori di cui ho parlato, si sta giocando anche a Poikovsky (Siberia) un torneo che è giunto ormai alla sua 20ª edizione, un torneo stranamente intitolato ad Anatoly Karpov, tuttora in salute e non interessato, evidentemente, ad un “Memorial”.
I partecipanti sono di ottimo livello (Jakovenko, che è in testa dopo 5 turni, Fedoseev, Mamedov, Artemiev, Sasikiran, Korobov, Wang Hao, Kovalev, Esipenko e Saric) e voglio mostrarvi la bellissima vittoria di Sasikiran al terzo turno contro Artemiev.
Come dite? “Quanto scrivi, Uberto! Ma non dovevi prendere un volo?” Magari … il tabellone ancora mostra “Ritardo” ….