Viktorija Čmilytė-Nielsen: donna, scacchista e politica di successo
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(UnoScacchista)
Beth Harmon non è l’unica giocatrice di scacchi di cui dovremmo parlare in questi giorni. D’altra parte è solo un personaggio di fantasia (l’ormai famosa “Regina degli Scacchi“), mentre ci sono figure reali che meritano gli onori della cronaca. Una di queste è sicuramente la lituana Viktorija Čmilytė-Nielsen, Grande Maestro e dal 12 novembre scorso Presidente del Seimas, il parlamento lituano.
Viktorija Čmilytė-Nielsen è una giocatrice di successo: Campionessa mondiale Under 12 nel 1995, più volte Campionessa lituana, Grande Maestro dal 2010, Campionessa europea nel 2011, ha partecipato più volte al Campionato del Mondo femminile, arrivando fino alla semifinale nel 2006.
Questa lunga e prestigiosa carriera, che, a parte qualche sporadica apparizione al Campionato tedesco femminile a squadre, si è per il momento conclusa nel 2015 con la sua ultima partecipazione al Campionato del Mondo femminile, non le ha impedito di avere una vita sociale e professionale piena e di altrettante soddisfazioni. Sposata prima dal 2001 al 2007 con il GM lettone Alexey Shirov e poi dal 2013 con il GM danese Peter Heine Nielsen, ha quattro figli che oggi hanno un’età che va dai 18 anni del primogenito Dmitry, ai 2 anni dell’ultimo nato, Christian, passando per i 16 di Alexander e i 6 di Marius.

In aggiunta a tutto ciò, Viktorija ha anche coltivato la sua passione per la politica, impegnandosi con il Movimento dei Liberali della Repubblica di Lituania, di cui ha assunto il ruolo di presidente nel 2019. Dopo le recenti elezioni del 2020, il suo partito è nella coalizione di governo guidata da Ingrida Šimonytė, e Viktorija Čmilytė-Nielsen è, come detto, la Presidente del Senato. La Lituania è decisamente una nazione in cui il ruolo delle donne in politica è di assoluto rilievo.

Con una vita movimentata dai trasferimenti da Šiauliai (dove è nata), a Riga (dove è vissuta con Shirov) e poi di nuovo a Šiauliai (da dove si sposta per Vilnius per gli impegni istituzionali) è chiaro che il supporto della famiglia le è stato fondamentale, ma anche che ha dovuto trovare un equilibrio molto stabile con Peter Heine Nielsen, che in quanto a impegni non le è da meno vista la sua carriera di successo come secondo di ben due Campioni del Mondo, prima Anand e poi Carlsen.
In ogni caso, Viktorija non si risparmia di certo nelle sue iniziative politiche. Tra riunioni dell’OCSE (ne abbiamo parlato qualche anno fa), impegni con le Nazioni Unite e manifestazioni a supporto della democrazia nella vicina Bielorussia, di sicuro la sua vita non può definirsi monotona.

Di certo la buona politica e gli scacchi, pur condividendo la necessità di guardare lontano e prevedere gli sviluppi futuri, sono molto diversi. “La politica può essere paragonata agli scacchi – dice la Čmilytė-Nielsen – ma gli scacchi hanno regole certe, mentre la politica non ne ha, questa è una differenza fondamentale, che mi è ben chiara“.
E ancora “Lavorare in Parlamento è di sicuro una bella sfida per un giocatore di scacchi quale sono, nel senso che gli scacchisti sono abituati a pesare ogni mossa e ogni parola prima di parlare. I politici, invece, spesso – e non è un problema solo in Lituania – prima parlano e solo dopo sembra riescano a pensare.”

Sicuramente fu il caso quando un parlamentare si rivolse a lei, all’epoca in attesa del quarto figlio, dicendo che non era opportuno che una donna in stato interessante presentasse un disegno di legge sulla fecondazione assistita. Potete facilmente immaginare che questa bizzarra richiesta non fu accolta.

L’Europa e il mondo intero hanno bisogno di equilibrio, tenacia e saggezza per navigare in questi tempi difficili. Il fatto che molte nelle Nazioni che stanno riuscendo meglio a gestire la pandemia siano guidate da donne non può non far riflettere su quanto non possiamo più permetterci di rinunciare al contributo di tutte le donne e gli uomini capaci, senza anacronistici impedimenti.
Buon lavoro, Viktorija!