Tre nomi da Gibilterra: Humpy, Lagno e Abdumalik
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Zhansaya Abdumalik (foto di J.Saunders)
(Uberto D.)
L’ultima tappa del FIDE Grand Prix femminile 2019-2020 si conclude con la qualificazione al Torneo delle Candidate per Koneru Humpy e Kateryna Lagno, con la vittoria nella serie a Aleksandra Goryachkina e con un nuovo, giovane e brillante nome nel panorama scacchistico femminile, quello di Zhansaya Abdumalik che, oltre a vincere nettamente il torneo, ha anche guadagnato il titolo di Grande Maestro.
Il torneo è stato letteralmente dominato dalla kazaka Zhansaya Abdumalik che, dopo essere arrivata terza al torneo di Losanna dove giocò in sostituzione della cinese Zhao Xue, ha dimostrato che l’anno passato in isolamento non ha per nulla rallentato il suo percorso di crescita. Con la sofferta vittoria al 9° turno contro Valentina Gunina (incredibile torneo il suo, con una sola patta, combattutissima, all’ultimo turno) Zhansaya ha anche coronato la sua lunga rincorsa al titolo di Grande Maestro. Adesso il suo obiettivo dichiarato è diventare Campionessa del Mondo!

Ha provato a tenere il passo Mariya Muzychuk, teoricamente in lizza per la qualificazione al Torneo delle Candidate, ma una serie di 3 vittorie consecutive della Abdumalik tra il 6° e l’8° turno e la sconfitta dell’ucraina all’8° turno per mano di Alina Kashlinskaya sono state decisive per la classifica finale. Ottimo comunque il secondo posto finale per la più giovane delle sorelle ucraine.

Ad inizio torneo tutti gli occhi erano puntati su Kateryna Lagno, la citata Mariya Muzychuk e Nana Dzagnidze, protagoniste della corsa alla qualificazione al Torneo delle Candidate, ma è stato presto chiaro che sarebbe stato in palio un solo posto, visto che la vittoria sempre più certa della Abdumalik aveva reso irraggiungibile il secondo posto nel Grand Prix di Koneru Humpy. In effetti l’indiana ha ottenuto la qualificazione matematica con due turni di anticipo, entrando così nel Torneo delle Candidate pur avendo dovuto rinunciare a partecipare al torneo di Gibilterra.

Un’ottima impressione ha anche destato la ventenne azera Gunay Mammadzada, che ha sostituito la francese Marie Sebag a Gibilterra. Il suo terzo posto finale è stato meritatissimo per gioco e per maturità e sicuramente sarà una protagonista dei prossimi anni del movimento scacchistico femminile.

Agguanta con qualche patema d’animo il terzo posto a pari merito la russa Lagno, riuscendo a conquistare i punti sufficienti per arrivare al terzo posto nella classifica finale del Grand Prix e qualificarsi così al Torneo delle Candidate.

La sconfitta dell’8° turno con la Mammadzada le ha fatto correre qualche rischio, ma la vittoria al turno successivo con la rumena Irina Bulmaga e due solide patte con la Abdumalik e Mariya Muzichuk le hanno fatto tornare il sorriso.

Vediamo la convincente vittoria della Abdumalik contro l’ex-Campionessa del Mondo Antoaneta Stefanova. A proposito di quest’ultima, merita di essere ricordato che la bulgara è stata recentemente eletta nel Parlamento bulgaro e che il suo nome è stato anche fatto per la carica di Primo Ministro! E’ molto interessante vedere quante scacchiste stiano ottenendo importanti riconoscimenti in politica e anche ricoprire incarichi di vertice.

Ecco invece il finale vinto da Anna Muzychuk contro Gunay Mammadzada, un’altra dimostrazione di come non si possa mai dare nulla di scontato…
Ecco una foto d’assieme di tutte le giocatrici.

Infine, ecco la classifica finale del Women’s FIDE Grand Prix.

Come già si sapeva, Aleksandra Goryachkina ha vinto il FIDE Grand Prix femminile edizione 2019-2020. Koneru Humpy arriva seconda, posizione che, incredibilmente, ha ottenuto in TUTTE le cinque edizioni del FIDE Grand Prix che si sono svolte dal 2009 ad oggi. Terza Kateryna Lagno, di poco davanti a Zhansaya Abdumalik.
Da notare che la Abdumalik ha ottenuto 270 punti partecipando a soli due tornei (la media punti per tornei più alta della competizione) ma che comunque non è mai stata in lizza per la qualificazione al torneo delle Candidate in quanto “sostituta” di una giocatrice (la Zhao Xue, come già ricordato) e non partecipante alla serie. Una bella soddisfazione, comunque.
Per archiviare questa edizione del FIDE Grand Prix femminile, cosa di meglio di una bella immagine dell’Hotel “La Caleta” sede dell’ultima tappa? Di sicuro fa sperare di riuscire a riprendere presto a viaggiare.
