Storia della Mitropa Cup, il torneo per squadre nazionali dell’Europa Centrale
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(Adolivio Capece)
Vediamo oggi, dopo il nostro articolo di lunedì scorso, di scoprire qualcosa di più su questa manifestazione.
Le origini
La Mitropa Cup, o Coppa dell’Europa Centrale, nacque come competizione calcistica nel 1927. Tra l’altro fu ideata a Venezia.
Nel 1953 l’austriaca Gertrude Wagner pensò di creare una manifestazione similare anche per gli scacchi, di cui era grande appassionata.
La competizione, a squadre, inizialmente doveva essere riservata alle nazioni dell’Europa Centrale, ovvero la Mittel Europa: il nome della manifestazione ebbe infatti origine dalle prime tre lettere della prima parola più le ultime quattro della seconda:
MIT tel Eu ROPA
Gertrude Wagner, nata Stein (1925-2009), si avvicinò agli scacchi nel 1947. Grazie agli scacchi incontrò Karl Wagner, arbitro e appassionato scacchista, che sposò nell’aprile 1949; ebbero due figli.
Nel 1951 vinse il campionato femminile austriaco. Nel 1953, il 10 aprile, la ricordiamo in Italia nella forte squadra dell’Arland di Graz che giocò a La Spezia contro la squadra dei Dipendenti di Marina (per la cronaca Gertrude perse con Donato Pace).

Poi anche lei si dedicò soprattutto all’attività di Arbitro: diresse più di 100 tornei internazionali e 7 Olimpiadi; nel 1981 fece parte dello staff arbitrale del Mondiale Karpov-Kortschnoj a Merano, divenendo la prima donna ad arbitrare un Mondiale maschile; l’anno prima era stata nello staff arbitrale del match dei Candidati tra Petrosjan e Kortschnoj.
Si occupò anche dell’organizzazione di molti tornei a squadre, in particolare ricordiamo la Coppa delle Alpi, manifestazione giovanile. Inoltre ricoprì vari incarichi sia nella Federazione austriaca sia nella FIDE, di cui divenne membro onorario nel 1998.
Come abbiamo detto, per quanto riguarda l’organizzazione della Mitropa Cup ‘scacchistica’, un primo tentativo la Wagner lo fece già verso la fine del 1953.
Fu coadiuvata dal marito Karl Wagner e dal presidente della Federazione Austriaca Kurt Jungwirth.
Quella che oggi è considerata una edizione ‘ufficiosa’ della Mitropa Cup scacchistica fu organizzata a Vienna, e in realtà fu un torneo non tra nazioni ma tra città, che furono (nell’ordine della classifica finale) Belgrado, Vienna, Zurigo, Monaco, Salisburgo, Anversa.
Belgrado schierava nelle prime scacchiere il GM Trifunović e il MI Milić; Vienna era guidata da un giovane Robatsch (che ottenne il miglior risultato individuale, 4½/5) con il mitico GM Grünfeld in terza scacchiera.
Dopo questa edizione ‘ufficiosa’ l’iniziativa si arenò: probabilmente i tempi non erano maturi. Riprenderà solo 23 anni dopo, anche grazie allo sviluppo degli scacchi a seguito del match Fischer-Spassky, e successivamente fu estesa alle nazioni europee dell’ovest e del sud.
La prima edizione ‘ufficiale’ del torneo si svolse nel 1976: la gara fu giocata a Innsbruck (Austria) e questa volta fu organizzata per squadre nazionali.
Sei le nazioni in campo, otto le squadre: Jugoslavia e Austria (entrambe con due squadre) Germania Federale (ricordiamo che allora la Germania era divisa in due: quella che all’epoca si chiamava Germania Federale era la parte Occidentale), Svizzera, Italia, Lussemburgo.
L’Italia concluse al settimo posto. Classifica finale: Germania, Svizzera, Yugoslavia B, Austria B, Austria A, Yugoslavia A, Italia, Lussemburgo.
Gli azzurri erano Renato Cappello, Ennio Contedini, Giorgio Coppini, Paolo Lovati.
I tedeschi, vincitori, l’anno dopo organizzarono a Bad Kohlgrub la seconda edizione, in cui entrò in gara la Francia; ancora sei le nazioni in gara nel 1977, con successo degli austriaci davanti a Svizzera, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo.
L’Italia schierò Giorgio Coppini, Maurizio Corgnati, Giuseppe Tarascio, Federico Zullo.
La terza edizione della Mitropa Cup, nel 1978, fu organizzata dall’Italia in una località che in quegli anni fece molto per gli scacchi, ospitando vari eventi e varie manifestazioni: ‘Il Ciocco’ in provincia di Lucca.
Sette le squadre al via: Francia, Svizzera, Germania Occidentale, Austria, Lussemburgo, Jugoslavia e Italia.
Questa volta l’Italia schierò una squadra competitiva con Stefano Tatai, Bela Toth, i bolognesi Renato Cappello e Daniele Taruffi ed Enrico Di Cera di Campobasso.
Gli azzurri giocarono una buona gara, perdendo solo un incontro (con la Svizzera); vinsero con la Jugoslavia e avrebbero vinto il torneo se la classifica fosse stata fatta in base ai punti squadra, ma la classifica era fatta in base ai punti individuali, e così alla fine la vittoria andò alla Jugoslavia, che vinse con 17 punti, superando gli azzurri comunque buoni secondi con 16.5. Terzo posto per i tedeschi con 15. Poi Svizzera, Austria, Francia e Lussemburgo.
Dopo quella del 1978 al ‘Ciocco’, l’Italia ha organizzato la Mitropa Cup nel 1988 ad Aosta, nel 1997 a Montecatini, nel 2008 a Olbia, in Sardegna, e nel 2018 a Isola Capo Rizzuto.
La Coppa non è stata giocata nel 1986, 1989, 1992, 1994, 1996, 2001 e 2020.
La nazionale italiana è stata assente solo nel 1987.
Come vedremo, la Federazione Italiana ha alternato negli anni formazioni competitive a formazioni con giovani promesse per far fare loro esperienza, e quindi spesso gli azzurri hanno occupato il penultimo o anche l’ultimo posto.
Nel 1990 il Lussemburgo lasciò il posto all’Ungheria; poi incominciarono i cambiamenti imposti dai mutamenti della situazione politica. In particolare sparì la Jugoslavia e arrivarono Slovenia e Croazia e poi entrarono Repubblica Ceca e Slovacchia, e così si arrivò alla struttura a 10 squadre.
Da segnalare che due volte, nel 1993 e 1995, ha giocato anche l’Olanda.
Nel 2002 a Saint-Vincent in Valle d’Aosta, insieme all’Europeo Seniores, venne organizzata per la prima volta la Mitropa Cup femminile, grazie all’operato dell’infaticabile Agostino Scalfi. Questa prima edizione verrà considerata però ufficiosa.
Il torneo femminile è diventato definitiva tradizione dal 2005 e da allora è sempre stato giocato insieme al torneo maschile. Fino al 2016 si è giocato su due sole scacchiere; dal 2017 anche nel femminile si è saliti a 4.
Per l’Italia anni di piazzamenti alterni
Dopo quello del 1978, l’Italia ottenne un secondo posto ancora nel 1981 (dietro alla Jugoslavia e davanti alla Svizzera) con Arlandi, Bruno, D’Amore, Tassi ed Elio Romani.
Nel 1988 ad Aosta (Mantovani, Arlandi, Tatai, Lanzani, Belotti) l’Italia arrivò sesta su 7 partecipanti.
Per rivedere gli azzurri sul podio si dovrà attendere il 1990: terzo posto dietro a Germania e Ungheria, con Arlandi, Sarno, Bellia, Lanzani, Belotti.
Nel 1997 si giocò a Montecatini, con arbitro proprio la Wagner. L’Italia schierò Arlandi, Belotti, Bellini, Sarno, Mantovani. Vinse la Slovenia. Arlandi sfiorò la norma GM, Bellini realizzò la norma MI.
Nel 1998 a Portorose l’Italia schierò la nazionale olimpica (Efimov, Godena, Arlandi, Borgo, Belotti) che però deluse e si piazzò solo all’ottavo posto. Vinse la Croazia. La curiosità di questa edizione fu l’Ungheria che pure fece giocare la nazionale olimpica … ma quella femminile! Nikoletta Lakos, Idilko Madl, Monica Grabics e Nora Medvegy si piazzarono al nono posto, ultima fu la Francia.
Anni 2000, l’effetto Caruana
Nel 2002 in Slovenia nella squadra azzurra fu inserita Elena Sedina, che realizzò la prima norma di GM assoluto. Elena ebbe poi un ottimo risultato nell’Europeo femminile e giocò ancora in squadra nel 2003 a Pola (Croazia).
Nel 2006 ci fu l’esordio in squadra di Fabiano Caruana.
Nel 2007 a Szeged, in Ungheria, gli azzurri (Godena, Caruana, Brunello, Borgo, Mogranzini) arrivarono ad un passo dal clamoroso successo, ma furono beffati dalla nazionale francese proprio sul filo di lana e dovettero accontentarsi del secondo posto.
Nel 2008 il torneo fu organizzato dall’Italia; si giocò a Olbia. Si sperava in un risultato di prestigio grazie a Caruana, Godena, Garcia Palermo, Bellia, Borgo, ma gli azzurri non andarono oltre il sesto posto. Vinse la Croazia.
Brillante risultato nel 2009 a Rogoska Slatina: la squadra italiana (Caruana,Godena, Brunello, D.Rombaldoni, Mogranzini) concluse a pari punti individuali con la Croazia, ma venne superata per i punti squadra e ancora una volta fu seconda.
Finalmente nel 2010 a Chur (Svizzera) si registrò la prima vittoria italiana nella Mitropa Cup grazie a Caruana, Godena, Vocaturo, Brunello, D. Rombaldoni.
Ancora sul podio gli azzurri (Brunello, D.Rombaldoni, Godena, Shytaj, Dvirny) nel 2011 con il secondo posto dietro alla Germania.
Poi nel 2012 e il 2015 due quarti posti, nel 2013 quinto posto e nel 2014 settimo posto.
L’Italia tornò sul podio con il terzo posto nel 2016 dietro a Repubblica Ceca e Germania (Dvirnyy, Rambaldi, Moroni, Valsecchi, Codenotti).
Entriamo in cronaca diretta
Dopo un sesto posto nel 2017, nel 2018 tocca all’Italia organizzare la manifestazione: si gioca al villaggio Le Castella di Isola Capo Rizzuto, vicino a Crotone in Calabria (“La Mitropa Cup a Capo Rizzuto“)
L’Italia schiera Daniele Vocaturo, Sabino Brunello, Luca Moroni, Alessio Valsecchi, Michele Godena e vince precedendo Ungheria e Germania (“L’Italia vince la Mitropa Cup 2018!“).
Nel 2019 la Federazione torna a puntare sui giovani, sia per il torneo open (maschile) sia per quello femminile. Si gioca a Zdravilišče Radenci in Slovenia Nel maschile Andrea Stella, Francesco Sonis, Luca Shytaj, Lorenzo Lodici ed Edoardo Di Benedetto si piazzano al sesto posto, comunque confermando la graduatoria della vigilia; vinse l’Ungheria
Nel 2020 il torneo non viene disputato a causa della pandemia dovuta al Covid-19.
Nel 2021 si gioca con ‘formula ibrida’, dizione con cui si definiscono le partite in cui i due avversari non giocano ‘in presenza’ ma a distanza, quindi on-line, ma a tempo lungo. Questo è permesso perché si gioca non da casa propria bensì da un luogo ‘pubblico’ (sala di albergo, sede di un club) e con presente un Arbitro che controlla i giocatori. Si possono così radunare insieme più partecipanti per un torneo internazionale individuale o a squadre.
L’Italia (Moroni, Basso, Brunello, Sonis, Lodici) vince sul filo di lana in modo rocambolesco precedendo la Slovacchia per punti individuali. Per la cronaca si veda “Chess Tweet – la Mitropa Cup si tinge d’azzurro”

La Mitropa Cup femminile
La nazionale italiana femminile, dopo la brillante vittoria nel 2008 a Olbia, è quasi sempre salita sul podio: terza nel 2009, prima nel 2010 e 2011, terza nel 2012 e 2013, ancora prima nel 2014 e seconda nel 2015. Seconda nel 2016, terza nel 2018, e di nuovo prima nel 2021.
Come abbiamo detto, la Mitropa Cup femminile venne organizzata per la prima volta nel 2002 a Saint-Vincent, in Valle d’Aosta, grazie all’operato di Agostino Scalfi. Sette nazioni, nove squadre; Francia e Italia con due: Italia A con Eleonora Ambrosi e Giuliana Fittante, Italia B con Alessandra Sautto e Paola Chiapponi.
Vinse la Slovenia, grazie ai punti individuali, su Francia 1, terza Germania. Questa prima edizione verrà considerata però ufficiosa.
La prima edizione ufficiale è del 2005; l’Italia giocò con Eleonora Ambrosi, Marina Brunello e Giulia Tonel.
Nel 2006 e 2007 l’Italia non prese parte alla competizione.
Le azzurre tornarono in campo nel 2008: si giocò ad Olbia, venne schierata una squadra competitiva con Elena Sedina, Olga Zimina ed Eleonora Ambrosi, e l’Italia vinse.
Nel 2009 alla Ambrosi subentra Marina Brunello e il terzetto Sedina-Zimina-Brunello per sette anni è sul podio: dopo il terzo posto nel 2009, due vittorie nel 2010 e 2011, poi due secondi posti nel 2012 e 2013, ancora una sofferta vittoria sulla Germania nel 2014 e un secondo posto nel 2015.
Ancora secondo posto nel 2016, senza Sedina e con Zimina, Brunello e Tea Gueci.
Nel 2017 la competizione femminile è giocata per la prima volta su 4 scacchiere: le azzurre si piazzano al sesto/settimo posto.
Nel 2018 si gioca a Isola Capo Rizzuto. L’Italia (Olga Zimina, Elena Sedina, Desirèe Di Benedetto, Daniela Movileanu, Tea Gueci) conquista il terzo posto dietro Germania ed Austria.
L’edizione del 2018 registra una curiosa novità: Elisabeth Paehtz viene schierata come ‘riserva’ nella squadra maschile della Germania e come prima scacchiera nella squadra femminile e gioca alternativamente nelle due competizioni.
Il regolamento non fa obiezioni e del resto possiamo notare che una cosa simile è successa ancora pochi giorni fa nel Campionato Italiano a squadre in cui Monica Socko è stata schierata da Chieti un po’ nella squadra maschile e un po’ nella femminile.
2019, a Zdravilišče Radenci in Slovenia, la Federazione, come detto, decise di puntare sulle giovani: Tea Gueci, Alessia Santeramo, Maria Andolfatto, Marianna Raccanello e Maria Palma. Le ragazze giocarono con grande grinta e fino all’ultimo turno contesero alle ungheresi il terzo posto, finendo quarte dietro a Croazia, Francia e Ungheria, con qualche punto perso per inesperienza.
Nel 2020 il torneo non venne disputato a causa della pandemia dovuta al Covid-19.
2021: nell’edizione ‘ibrida’ le azzurre (Marina Brunello, Olga Zimina, Elena Sedina, Tea Gueci, Marianna Raccanello, Angela Grimaldi) trionfano con un turno di anticipo.
Dell’edizione del 2022 abbiamo detto qualche giorno fa qui: “Mitropa Cup 2022: due quarti posti per l’Italia”
(la fotografia sotto il titolo è di Chris Dellorco)