Uno Scacchista

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Aronian sorride a Dusseldorf davanti a Gukesh e Nepo

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Levon Aronian, il burlone (Lennart Ootes)

(UnoScacchista)
Levon Aronian ha molte ragioni per essere felice: ha vinto finalmente un altro supertorneo dopo un periodo scarso di risultati ma comunque positivo, visto che è diventato padre da qualche mese. A Dusseldorf, in uno dei tornei più divertenti degli ultimi anni, ha vinto, con abilità e fortuna, davanti all’indiano Gukesh e al contendente per il titolo mondiale Ian Nepomniachtchi.

Ho parlato di torneo divertente non tanto e non solo per quello che si è visto sulla scacchiera, ma per tutto quello che è successo attorno al torneo: sfilate di carnevale (il martedì grasso a Dusseldorf è festeggiato alla grande), simultanee con giovani talenti, lezioni master di Boris Gelfand, tornei di mini-pingpong e, soprattutto, tanta quadriglia: come si fa a non divertirsi?

Veniamo comunque al torneo, che è vissuto molto sulle sfide che i ragazzi terribili Abdusattorov, Keymer, Praggnanandhaa, Esipenko e Gukesh hanno lanciato ai più affermati Nepomniachtchi, Giri, Duda, So e al più anziano e più sorridente del lotto: il quarantenne Aronian.

Ed è stato proprio Aronian che, con un pizzico di fortuna visto che ha lasciato in presa ben due pezzi (due Cavalli, entrambi in d4 (!) contro Nepo e Esipenko, finendo addirittura per pattare contro il secondo) ha battuto Gukesh e Nepomniachtchi agli spareggi Rapid.

Ma andiamo con ordine: ecco il tabellone finale del torneo, che ha visto 13 vittorie su 45 partite, ma ben poche patte brevi.

C’era molta attesa per vedere Nepomniachtchi all’opera in quello che sarà il suo ultimo torneo ufficiale prima del match mondiale contro Ding Liren. Il suo torneo è stato di andamento opposto a quello del cinese a Wjik aan Zee: partito in sordina è poi cresciuto in qualità e convinzione, chiudendo imbattuto e con due vittorie contro Aronian e, all’ultimo turno, contro Keymer.

Detto di Aronian, non mi resta che parlare del terzo giocatore giunto in testa al torneo, Gukesh. Se al Tata Steel Chess del mese scorso era stato Abdusattorov a brillare, qui a Dusseldorf il testimone della nuova generazione è stato preso dal sedicenne indiano che avrebbe anche potuto vincere da solo con un po’ di fortuna.

Gukesh si diverte durante il torneo di mini ping-pong (vinto da Duda) organizzato nella giornata di riposo (Lennart Ootes)

I tre arrivati a pari merito a 5,5 su 9 hanno poi giocato lo spareggio, costituito da un doppio girone all’italiana a cadenza Rapid 10’+2″. Qui non c’è stata davvero storia, con Aronian che ha battuto due volte Gukesh e una volta Nepo, rendendo inutile disputare le ultime due partite, visto che lo spareggio si giocava solo per aggiudicare il primo posto in solitaria e non il secondo o terzo.

Meritato qui il successo di Aronian, che con mestiere e vivacità ha avuto ragione di uno stanco Nepo (aveva dovuto impiegare quasi 7 ore per battere Keymer, mentre gli altri due avevano giocato un veloce patta tra di loro) e di un Gukesh non ancora a suo agio alle cadenze veloci.

Levon Aronian mostra felice il trofeo del primo WR Chess (Lennart Ootes)

Continuando a scorrere la classifica, dietro al terzetto di testa si è classificato quarto Wesley So, penalizzato dall’unica e imprevista sconfitta patita da Keymer. Tutti gli altri 6 giocatori sono arrivati assieme a 4 punti. Anche se le storie personali nel torneo sono diverse, chi ha ottenuto meno patte e combattuto per un posto sul podio fino alla fine è stato l’idolo di casa, Vincent Keymer. Il ragazzo continua a crescere (anche in altezza!) e non ci sarà sempre un Nepo a fermarlo sul più bello.

Divertente lo sguardo che Nepo rivolge a Keymer (Lennart Ootes)

Poca gloria per tutti gli altri, soprattutto per Giri (reduce dalla vittoria a Wjik aan Zee) e Abdusattorov (che non ha saputo dare seguito alla vittoria del primo turno contro Esipenko).

Chiudo questo breve report da Dusseldorf con una foto del gruppo al completo: è vero che i ragazzi portano sempre energia ad allegria, ma bisogna fare i complimenti a Mr. Rosenstein per aver saputo creare una manifestazione così coinvolgente. Sono le parole di Aronian quelle che più mi hanno colpito “Grazie per aver avuto rispetto per i giocatori“. Non so cosa ci sia effettivamente dietro queste parole, ma raramente ho visto così tanti sorrisi attorno alla scacchiera!

I giocatori alla premiazione del torneo di quadriglia, vinto da Aronian e Wadim Rosenstein, sponsor del torneo [WR sono le sue iniziali] (Lennart Ootes)
PS: ehm… tanti sorrisi tranne quelli di Nepo che, senza neanche la maglietta d’ordinanza, forse sta già con la testa in Kazakistan

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