Paravyan sorprende tutti a Gibilterra
8 min read
(U.Delprato)
Il russo David Paravyan ha vinto a sorpresa il forte Open di Gibilterra, il “Gibraltar International Chess Festival 2020” che si è svolto dal 21 al 30 Gennaio 2020 all’ombra della famosa rocca. L’ultima edizione del torneo come luogo della Unione Europea è stata avvincente e ha visto cadere i “big” sotto gli attacchi di schiere di giovani agguerriti, stavolta non solo indiani ma specialmente russi.
[I vincitori di Gibilterra 2020, Tan Zhongyi e David Paravyan (foto di Niki Riga dal sito ufficiale del torneo)]
Non che Mamedyarov (prima del ritiro per motivi di salute), Vachier-Lagrave, Wang Hao, Topalov, Navara e Le Quang abbiano sfigurato, ma il terzetto russo formato da David Paravyan, Andrey Esipenko e Daniil Yuffa ha mostrato come in questo tipo di tornei sia necessario cambiare atteggiamento rispetto ai tornei ad inviti. Lo ha detto chiaramente Mamedyarov: se in torneo classico una patta è un risultato accettabile, in un Open con una serie di patte si è fuori dalla competizione per i primi posti e ci sono molti forti giocatori che vogliono e sanno pattare contro i primi della classifica!
Se per molti i tre nomi di giovani russi riportati sopra possono dire poco, i nostri lettori più fedeli dovrebbero ricordare David Paravyan per la sua splendida vittoria, ricca di sacrifici, giocata a San Pietroburgo nel 2018, Andrey Esipenko per la scintillante vittoria contro Karjakin a Riyadhnel Campionato Mondiale Rapid del 2017 e (forse) Daniil Yuffa per essere stato campione russo 2017 di… quadriglia (!) assieme ad una altro giovane russo il cui nome è solo di recente balzato agli onori della cronaca, un certo Kirill Alekseenko.
I 10 turni del torneo
In effetti, i quattro che sono arrivati in testa dopo i 10 turni del torneo (Esipenko, Wang Hao, Yuffa e Paravyan) hanno iniziato il torneo con una serie di vittorie, cominciando a pattare solo quando era chiaro che sarebbe bastato per arrivare nei primi posti e che la loro performance Elo sarebbe stata alta a sufficienza da garantire uno spareggio migliore.
Vediamo la classifica finale per i primi 23 posti dei 250 partecipanti totali.
Ben 7 i giocatori giunti a pari merito con 7,5 punti e, come vi avevo detto, Wang Hao, Vachier-Lagrave e Navara sono tra di loro, ma siccome il regolamento prevede l’effettuazione dello spareggio al massimo tra 4 giocatori a pari merito, la prestazione Elo nel torneo ha premiato il quartetto composto dai tre russi Esipenko, Yuffa e Paravyan (per un solo punto su MVL – la maledizione del francese continua!) e dal “Candidato” Wang Hao. A tal proposito, vale la pena di notare la prestazione non eccezionale dell’altro “Candidato” in gara, il russo Kirill Alekseenko, giunto nel gruppone dal 24° al 41° posto con 6 punti e mezzo.
Non sono mancate, ovviamente, altri risultati notevoli, come quello del turco Mustafa Yilmaz (nel gruppetto dei primi) o dell’olandese Jan Werle (nel gruppo a 7 punti), e risultati deludenti, come quello di Vassily Ivanchuk, che ha chiuso a 6 punti.

Tra gli italiani, è finito molto in alto Daniele Vocaturo, (a 7 punti) ma la sua bassa performance Elo testimonia di un torneo difficile e condotto in rimonta dalle retrovie. E’ stato invece a lungo nelle prime scacchiere Pier Luigi Basso, che ha chiuso a 6 punti dopo essere stato a 4,5 punti dopo 6 turni, aver pattato con Vachier-Lagrave e aver perso solamente con Esipenko e Topalov (in una partita interessantissima). Più in basso a 5 punti e mezzo, Luca Moroni (che ha pattato con Paravyan e Yilmaz prima di perdere con Sasikirian e scivolare indietro) e Davide Podetti, che ha chiuso a 3 punti e mezzo.

Prima tra le donne la cinese Tan Zhongyi, ex-Campionessa del Mondo, che si è assicurata il tradizionalmente ricco primo premio per la miglior classificata.
Gli spareggi
Le foto sono di John Saunders
Poco dopo la fine del 10° turno, Esipenko, Wang Hao, Yuffa e Paravyan hanno giocato gli spareggi alle cadenze rapide. Se Wang Hao, grande favorito, ha battuto facilmente Daniil Yuffa, il match tra David Paravayan e Andrey Esipenko è stato estremamente combattuto e ognuno dei due giocatori ha avuto la possibilità di aggiudicarsi il match. Dopo 4 patte, Paravayan ha vinto la partita Armageddon, qualificandosi per la finale.
Il match decisivo è stato sorprendentemente vinto da Paravyan che, dopo aver prevalso con il Nero nella prima partita, è riuscito a sterilizzare la seconda partita in una patta. Wang Hao non ha di certo perso il sorriso per questo risultato, ma Paravyan, che ha giocato un torneo di alta qualità, ci ha messo un po’ a realizzare cosa aveva … combinato e a gioire del più grande successo fino ad oggi della sua carriera.

Partite scelte
Molto si potrebbe dire dell’organizzazione del torneo, della presenza di Anatoly Karpov (che ha concesso interviste e una simultanea), delle seguitissime “Masterclass” tenute da molti campioni, delle tradizionali manifestazioni di contorno (su tutte la divertente “Battle of Sexes”), ma penso che vi farà piacere scorrere rapidamente alcune delle partite che ho selezionato per voi. C’è un po’ di tutto: mosse brillanti, piani complicati e, soprattutto, la partita decisiva dello spareggio. Buon divertimento.
Inizio d’obbligo con il vincitore del torneo, David Paravyan. Vi mostro la sua partita del 7° turno contro un altro russo, Makhail Antipov, per vincere la quale ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie e riuscire a trovare un modo per aprire una breccia nella disperata difesa messa su dal Nero. Provate a farlo con pochi minuti a disposizione e ditemi se pensate sia stato facile!
Proseguiamo con il secondo arrivato, Wang Hao. Pur avendo giocato senza particolare verve, il cinese ha ottenuto una buona serie di vittorie. Particolare la sua scelta di prendere una giornata di riposo (con patta) al 6° turno, quando era in testa con 4,5 su 5. Il torneo di Gibilterra, come molti altri, dà la possibilità ai giocatori di chiedere, per un solo turno e ad esclusione degli ultimi 3 turni, un “bye”, ovvero di non essere sorteggiati per gli accoppiamenti del turno successivo e di ottenere comunque una patta. Una possibilità sicuramente comoda per i giocatori, ma che non ha mancato di sollevare qualche discussione, visto il modo “scientifico” con cui detta carta è stata utilizzata da molti giocatori.
In questa partita Wang Hao batte uno dei giovani indiani più promettenti, Praggnanandhaa, sfruttando quello che può sembrare un vantaggio minimo, la posizione poco felice del Re avversario in un finale di Torre e Cavallo.
E’ ora la volta di Andrey Esipenko, sedicenne di grandi promesse, che avrebbe potuto vincere il torneo da solo se al penultimo turno non avesse sprecato un finale che sembrava facilmente vinto contro l’iraniano Parham Maghsoodloo. Qui lo vediamo battere con metodo e sicurezza il forte GM bulgaro (ora in forza alla Georgia) Cheparinov, che aveva iniziato con un perentorio 4 su 4.
Completiamo il quartetto dei primi con Daniil Yuffa. Dopo la sconfitta del 3° turno contro Cheparinov, il 22enne russo ha giocato con qualità e convinzione, raggiungendo gli spareggi grazie ad una importante vittoria contro Adhiban. Qui lo vediamo battere un altro forte GM indiano, Sasikirian.
Yuffa è un ottimo pianista e qui lo vediamo celebrare la sua vittoria su Sasikirian da par suo.
Young Russian star Daniill Yuffa (2566 🇷🇺) is celebrating his win over Indian star @GMSasikiran by playing the Piano at the @CaletaHotelGBZ
Yuffa is a famous pianist and also has appeared on Russian national TV and talent shows!#GibChess pic.twitter.com/dsnENRh1yi
— Gibraltar International Chess Festival (@GibraltarChess) January 27, 2020
Continuiamo nella nostra breve rassegna con un altro “Top-player”, Maxime Vachier-Lagrave. Anche se il francese ha continuato a mostrare qualche segno di affaticamento dopo il lungo (e deludente, per quanto riguarda la corsa al titolo di Campione del Mondo) 2019, il suo talento è risultato chiaro, come nella partita contro Fernando Peralta, vinta fino alla penultima mossa. L’ultima mossa è stata un errore tattico che, secondo il computer, riporta la partita in parità, ma in maniera così rocambolesca che il Nero, sfiduciato, ha abbandonato!
Anche David Navara ha giocato un buon torneo, nel quale gli è mancata solo la zampata al momento giusto. La sconfitta al 5° turno contro Yuffa è stato chiaramente un problema, ma il ceco non si è mai perso d’animo e nella vittoria con il Nero contro Pichot al 9° turno dimostra chiaramente la sua eccellente visione strategica e tattica.
Come detto, il torneo di Shakhriyar Mamedyarov è stato rovinato dalle cattive condizioni di salute, che lo hanno infine costretto prima a perdere a forfait all’8° turno e poi ad abbandonare il torneo, quando, attardato da troppe patte e con 5 su 7, era nel gruppo degli inseguitori. Questa la sua ultima partita giocata, una bella vittoria contro Anna Muzychuk.
Veselin Topalov ha avuto un torneo altalenante e con la sconfitta contro Praggnanandhaa ha presto abbandonato velleità di vittoria. Ciò non gli ha impedito di giocare e vincere una partita difficile e complessa contro il nostro Pier Luigi Basso, che potete seguire qui sotto. Molto bravo Basso ad organizzare difesa e controgioco che avrebbero anche potuto salvare il mezzo punto.
Non posso non mostrarvi la vittoria del GM vietnamita Le Quang Liem contro Lawrence Trent, non tanto per come ha condotto la partita, ma per la bella chiusura del finale di Torri. Non perdetevela, perché, elegante ed istruttiva, potrebbe a pieno titolo essere inserita nella rubrica di Sergio Mariotti “L’Angolo del Finale“.
Non può mancare la partita vincitrice del premio di bellezza, quella vinta da Anna Muzychuk all’ultimo turno contro l’israeliano Ori Kobo.

Per finire, ecco la partita che ha deciso il torneo, la prima dello spareggio tra Paravyan e Wang Hao, che il russo ha vinto con il Nero ma che, per come si è sviluppata, poteva benissimo essere vinta dal cinese: gioie e dolori del gioco rapido…
Spero che il “giro della Rocca” vi sia piaciuto, almeno quanto è piaciuto a me farvi da guida tra le circa 1200 partite giocate!