Coppa Europa per Club e finali del Meltwater Champions Chess Tour
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Carlsen mentre firma il contratto per il match mondiale contro Nepomniachtchi
(UnoScacchista)
Magnus Carlsen continua a monopolizzare le cronache scacchistiche di questo settembre: dopo la vittoria nel Norway Chess 2021, ha partecipato (giocando 3 partite) alla Coppa Europa per Club sul lago di Ohrid in Macedonia del Nord, dove ha anche firmato il contratto per il match mondiale contro Nepomniachtchi, e oggi inizia a giocare le finali del Meltwater Champions Chess Tour. Per fortuna che ha anticipato che dedicherà ottobre e novembre alla preparazione per il match!
Coppa Europa per Club 2021
La manifestazione, giunta alla sua 36ª edizione Open e alla 25ª femminile, ha radunato a Struga, sul lago Ohrid in Macedonia del Nord, un totale di 46 squadre di club, di cui 8 nel torneo femminile, e 317 giocatori. Numeri decisamente più bassi delle edizioni precedenti, sicuramente a causa delle restrizioni collegate al COVID-19 e alla conferma abbastanza tardiva della manifestazione.

85 comunque i Grandi Maestri presenti nel torneo Open, tra cui Magnus Carlsen, 8 giocatori sopra i 2700 Elo (Grischuk, Mamedyarov, Harikrishna, Esipenko, Shankland, Dubov, Fedoseev e Svidler) e 32 giocatori sopra i 2600 Elo. Da notare la partecipazione nel torneo Open di Dana Reizniece-Ozola (Managing Director FIDE e WGM), Trisha Kanyamarala (WIM e nostra conoscenza dal Roma Città Aperta del 2019) e di 2 altre giocatrici titolate.
Spicca l’assenza di club in rappresentanza di alcune nazioni di regola presenti (Germania, Ungheria, Bulgaria), ed è molto visibile la mancanza di club italiani, soprattutto perché il campione uscente era Obiettivo Risarcimento Padova! Sicuramente la concomitanza con il Campionato Italiano a Squadre Master in svolgimento a Montesilvano proprio in questi giorni ha impedito la partecipazione loro e di altri club ed è un vero peccato vista la nostra buona tradizione in una competizione di una certa risonanza. L’unica bandierina italiana l’ha quindi mostrata Roberto Visintin, membro della squadra lussemburghese “Gambit Bonnevoie”.
Veniamo comunque agli squadroni presenti, primo fra tutti il locale “Alkaloid” (Mamedyarov, Shankland, Dubov…) già campioni nel 2016 a Novi Sad (l’edizione a cui partecipò anche il circolo Steinitz di Roma!) e con una media Elo sopra i 2700. Subito dietro i russi di “Mednyi Vsadnik” (Svidler, Esipenko, Fedoseev, Alekseenko…) e i cechi di “AVE Novy Bor” (Harikrishna, Wojtaszek, Navara…).

E Carlsen? Ha partecipato con il club norvegese “Offerspill Chess Club“, da lui fondato un paio di anni fa in reazione al rifiuto della Federazione norvegese di accettare la sponsorizzazione del movimento scacchistico da parte di una azienda di scommesse online). Nella sua squadra anche Aryan Tari, come lui reduce dal torneo di Stavanger. Come vedremo, anche altre squadre saranno protagoniste, come i russi “KPRF” (Grischuk, Malakhov, Dreev…), gli azeri di “Vugar Gashimov” (Mamedov, Shevchenko…) che mantengono la memoria del compianto e indimenticato campione azero mancato nel 2014 e gli spagnoli “Silla-Valencia Origin of Chess” (Korobov, Shirov…).
Dopo un inizio a spron battuto, i favoriti “Alkaloid” sono stati inaspettatamente sconfitti al terzo turni da “Silla-Valencia Origin of Chess” grazie, soprattutto, alla vittoria dell’azero Abasov su Dubov. Da lì in poi è stata una gara a 3 tra “Mednyi Vsadnik”, “AVE Novy Bor” e “Silla-Valencia Origin of Chess”. I russi hanno pareggiato con i cechi al 5° turno, nonostante le sconfitte di Svidler con Harikrishna e di Fedoseev con Navara, e battuto al 6° turno gli spagnoli, ai quali non è bastata la vittoria di Shirov su Esipenko (ah… la potenza delle squadre con le scacchiere basse molto forti…).

Nel 7° e ultimo turno “Mednyi Vsadnik” ha battuto i sorprendenti danesi di “Team XtraCon” aggiudicandosi la coppa, mentre i cechi hanno vinto l’argento battendo gli spagnoli grazie all’unica vittoria di Navara su Abasov: il fortissimo GM ceco (unico giocatore non straniero nel club di Novy Bor) ha veramente fatto la differenza. I macedoni di “Alkaloid” hanno fallito anche la rincorsa al terzo posto subendo un’altra sconfitta per mano degli azeri di “Vugar Gashimov”, che hanno così vinto il bronzo. Alle loro spalle i russi di “KPRF”, che hanno battuto i norvegesi di “Offerspill Chess Club” (alla fine Carlsen ha giocato solo 3 partite ottenendo 2 punti e mezzo, con la patta con Mamedyarov unica partita di alto livello).
Decisamente da sottolineare la prova del giovane GM indiano Gukesh D. che, giocando nella formazione macedone “Prilep” è stato il migliore in prima scacchiera con 5,5 su 7 e una performance di 2815, mentre in seconda scacchiera l’israeliano Tamir Nabaty (4,5 su 6) è stato il migliore (prestazione da 2765). Il già citato Navara è stato la miglior terza scacchiera con 5,5 su 7 e una performance di 2812, ma il migliore in assoluto è stato il redivivo Alekseenko che con 5,5 su 6 ha registrato una performance pari a 2982 (!).

Vi mostro una brillante vittoria dell’ucraino Yuriy Kryvoruchko (“Alkaloid”) contro Johan-Sebastian Christiansen, compagno di club di Carlsen (“Offerspill Chess Club”).

Il torneo femminile è stato giocato tra 8 squadre in un girone all’italiana. Era chiaro fin dall’inizio che sarebbe stata una corsa a 3 tra il “Monte-Carlo” (Goryachkina, Dzagnidze, Cramling…) già 7 volte campione europeo, il club ucraino “GRECO – Kyiv Chess Federation” (Anna e Mariya Muzychuk, Abdumalik…) e le russe di “South Ural” (Saduakassova, Gunina…).

I giochi per “Monte-Carlo” sono stati fatti nei primi due turni: la patta con le ucraine e la sconfitta con le russe (Gunina e Badelka hanno battuto Dzagnidze e Cramling) le hanno di fatto eliminate dalla corsa per il primo posto ed è stato solo grazie alla vittoria delle russe all’ultimo turno sulle ucraine (Gunina decisiva con la vittoria su Abdumalik) che hanno potuto raggiungere l’argento. Insomma, una marcia trionfale per “South Ural”, con una Valentina Gunina in grande spolvero.
La migliore prima scacchiera è stata Aleksandra Goryachkina (2531, Monte-Carlo), ma, come detto, la stella della manifestazione è stata Valentina Gunina (South Ural) che, con 2657 è stata la migliore 2ª scacchiera, sopravanzando solo grazie alla vittoria nello scontro diretto dell’ultimo turno la kazaka Zhansaya Abdumalik (GRECO): una partita che ha di fatto deciso il torneo! Nelle scacchiere successive, primi posti per la bielorussa Olga Badelka (2638 in 3ª scacchiera per South Ural) ed Elisabeth Paehtz (2505 in 4ª scacchiera per Monte-Carlo). Va annotato anche il 4 su 4 di Elizaveta Solozhenkina (prima riserva di South Ural).

Ecco la partita decisiva del torneo.
Carlsen ha firmato il contratto per il match mondiale
Approfittando, in un certo senso, del passaggio a Struga dove erano presenti anche i vertici della FIDE, il Campione del Mondo ha finalmente e pubblicamente firmato il contratto per il match mondiale contro Nepomniachtchi.
Queste formalità , che per noi appassionati non fanno notizia, sono invece importanti perché stanno a significare che sono stati risolti tutti quei particolari che possono diventare problemi concreti nello svolgimento delle competizioni. In questo caso, nonostante le ripetute dichiarazioni ottimistiche di Carlsen, il suo dire sempre “se giocherò il match mondiale…” stava cominciando a creare apprensione nell’ambiente. Alla fine i problemi risolti durante la negoziazione del contratto erano legati alla facoltà di esporre i propri sponsor durante il match e a regolare alcune pendenze che Carlsen ha definito “lasciate dalla precedente presidenza FIDE“.
Alla fine tutti sorrisi e strette di mano: l’appuntamento ora è per Dubai a fine Novembre.
Finali del Meltwater Champion Chess Tour 2021
Come vi ho già raccontato, il Meltwater Champion Chess Tour 2021 è ormai giunto alla sua tappa conclusiva: le finali che iniziano oggi 25 settembre e si concluderanno il 4 ottobre.
Le finali verranno giocate da 10 giocatori, 8 dei quali selezionati durante le 9 tappe del Tour.

Preso atto della ovvia rinuncia di Nepomniachtchi, gli organizzatori hanno invitato 3 wildcard (invece delle 2 originariamente previste. Vachier-Lagrave, Mamedyarov e Duda se la vedranno quindi con i qualificati Carlsen, So, Aronian, Radjabov, Giri, Nakamura e Artemiev.
Il torneo di svolgerà su 9 turni all’italiana e ogni incontro è giocato sotto forma di match Rapid di 4 partite, con 3 punti per il vincitore. In caso di parità , verrà giocato una spareggio blitz seguito, eventualmente, da una partita Armageddon: il vincitore dello spareggio otterrà 2 punti e lo sconfitto 1 punto.
La particolarità del torneo (ispirata dalla FedEx Cup del golf) è che i giocatori non partono tutti con zero punti, ma con una “dote” calcolata sulla base dei punti accumulati durante il Tour. Ecco quindi come appare la classifica prima dell’inizio delle finali.
I match iniziano tutti i giorni alle 17:00 ora italiana.
Tutte le foto di questo post sono recuperate dai canali social della ECU – European Chess Union.