Uno Scacchista

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#NepoDing – R13: una patta incerta verso l’ultima partita sul 6,5 pari

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Nepomniachtchi e Ding Liren e il loro linguaggio del corpo (Foto FIDE / Anna Shtourman)

(Uberto Delprato)
Ci sono patte e patte, e la 13ª partita del match non è stata una patta come le altre. Dopo il capitombolo di ieri, Nepo si è presentato sbarbato e con la camicia bianca al posto di quella rosa (che evidentemente non ha dimostrato di portare bene), seguendo uno schema già visto a Dubai, quando, dopo aver perso l’ottava partita si tagliò il codino. Ding si è invece seduto alla scacchiera come sempre, ma di sicuro il suo stato d’animo doveva essere euforico, nonostante le apparenze. Con tante emozioni accuratamente controllate, la partita è vissuta all’ordine dell’insicurezza e dell’incertezza, chiudendosi con una patta che, in fin dei conti, va bene ad entrambi.

Uno sguardo preoccupato di Nepomniachtchi a Ding Liren durante la tredicesima partita (Foto FIDE / Stev Bonhage)

Avevo previsto una patta, frutto del desiderio di Nepo di evitare un possibile crollo e della volontà di Ding di non rischiare visto che avrebbe avuto il bianco nell’ultima partita. Non ho sbagliato la previsione del risultato, ma la partita è stata tutt’altro che priva di tensione. Sarà perché i due giocatori sono naturalmente portati alla battaglia, sarà perché entrambi hanno visto il bicchiere mezzo pieno in mediogioco, fatto sta che ci stati almeno un paio di momenti in cui la partita avrebbe potuto prendere una direzione lontana dalla patta.

Non è stato così, ma comunque la partita ha mantenuto desta l’attenzione per un match che ha sicuramente riconciliato gli spettatori interessati agli scacchi combattuti a viso aperto e non alle infinite schermaglie in attesa di individuare un punto debole nell’armatura dell’avversario.


Partita 13: Nepo-Ding ½-½

Partita 13: si parte! (Foto FIDE / Stev Bonhage)

Durante le fasi immediatamente precedenti la prima mossa Nepo ha tenuto una mano davanti al mento e, parzialmente, alla bocca, quasi evitando di guardare in avanti verso l’avversario. Ding Liren, dal canto suo, ha mantenuto il suo fare modesto, apparentemente remissivo, senza cercare Nepo con lo sguardo. Insomma, la tensione, anche se dissimulata, era palpabile: sarebbe stata una patta senza emozioni o una partita vera?

Probabilmente questa domanda era la stessa anche nella mente dei giocatori e solo dopo le prime mosse si è capito che sarebbe stata una partita vera. Se dopo la dodicesima partita Ding aveva detto che durante la partita aveva avuto la chiara impressione che nessuno stesse seguendo il match e che fosse, in un certo senso, solo alla scacchiera a cercare di mantenersi concentrato, oggi avrà sentito sicuramente gli occhi del mondo scacchistico puntati sul palco rotondo del Hotel St. Regis di Astana…

Insomma, patta doveva essere e alla fine patta è stata. Curiosamente la foto della stretta di mano che sancisce la patta è praticamente indistinguibile da quella della stretta di mano ad inizio partita, con i due giocatori che guardano dappertutto tranne che l’un l’altro.

Non credo si tratti di una tattica agonistica, ma semplicemente della rappresentazione di una tensione temporaneamente sciolta che rimane di sottofondo fino alla prossima partita e, forse, fino agli spareggi Rapid (che si fanno sempre più probabili).

E anche la tredicesima si conclude con una patta (Foto FIDE / Stev Bonhage)

Il segno che Nepomniachtchi era in fondo soddisfatto dell’esito della partita è la risposta data in conferenza stampa a Leontxo Garcia: “Ian, dopo la debacle di ieri, avevi in mente un piano preciso di come impostare questa partita?“. La risposta è stata molto ironica “Sì, avevo un piano.“, sorridendo e evitando accuratamente di spiegare quale fosse stato.

Ding Liren mantiene il suo atteggiamento calmo che è riuscito ad ottenere dopo le prime partite in cui era, per sua stessa ammissione, poco lucido ed equilibrato. Alla domanda se, dopo la vittoria di ieri, fosse riuscito a rimanere calmo e a non emozionarsi per la rimonta completata, ha semplicemente risposto “In realtà non ho motivo per non essere calmo. Certe emozioni si apprezzano quando tutto è finito, non adesso che abbiamo una partita decisiva da giocare“.

Voglio vedere cosa diranno se anche la 14ª partita finirà patta e andranno agli spareggi!


Situazione nel match

Questo il tabellino del match dopo la tredicesima partita. Cliccando sul numero della partita si apre il post relativo.

WCC 2023 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 TOT
Ding Liren
½ 0 ½ 1 0 1 0 ½ ½ ½ ½ 1 ½ 6½
Nepomniachtchi ½ 1 ½ 0 1 0 1 ½ ½ ½ ½ 0 ½ 6½

Domani 29 aprile alle 11:00 italiane si gioca la quattordicesima e ultima partita del match, che chiaramente sarà una sfida ad alta tensione. La storia dei match mondiali ha dimostrato che forzare nell’ultima partita con il Bianco non è affatto garanzia di successo e non è chiaro come Ding Liren dovrebbe impostare la partita né come realmente si svolgerà.

Assisteremo ad un altro Colle o London? Per oggi lasciamo i giocatori a riposare e prepararsi alla sfida finale, poi, sabato… tutti a guardare l’ultima partita del match, magari in compagnia di Carlo Marzano sul canale YouTube italiano di chess(dot)com.

Ding Liren: un’occasione sprecata o una buona patta nella tredicesima partita? (Foto FIDE / Anna Shtourman)

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