Uno Scacchista

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Le voci dei campioni del mondo del passato: Mikhail Botvinnik

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(Uberto Delprato)
Riprendiamo la serie sulle “voci” dei Campioni del Mondo del passato, giunta alla 5ª puntata dopo Emanuel Lasker, José Raúl Capablanca, Alexander Alekhine e Max Euwe. Oggi parleremo di Mikhail Botvinnik, il principale esponente della scuola russa del secolo scorso e assoluto protagonista della scena mondiale fino agli anni ’60. Esistono molti filmati di Botvinnik durante i suoi match mondiali contro Smyslov, Tal e Petrosjan, così come alcune sue lunghe interviste negli anni ’90, ma oggi lo vediamo e sentiamo durante la premiazione del torneo di Groningen del 1946, importante vittoria nel primo grande torneo organizzato dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. La serie continuerà poi con gli altri campioni del mondo assoluti del secolo scorso (con l’esclusione di Karpov e Kasparov), quindi con Smyslov, Tal, Petrosian, Spassky e Fischer.

5. Mikhail Botvinnik

Impossibile riassumere la carriera di Mikhail Botvinnik e l’influenza che ebbe sul movimento scacchistico sovietico e mondiale. In patria venne addirittura soprannominato “Il Patriarca” per indicare il suo ruolo fondante di tutto ciò che sono stati gli scacchi in Unione Sovietica, dalle sue vittorie nei tornei al titolo di Campione sovietico fino al suo ruolo di mentore di Karpov, Kasparov e Kramnik.

Dopo essere stato un possibile sfidante di Alekhine, Botvinnik divenne Campione del Mondo vincendo il torneo giocato nel 1948 a L’Aja (Olanda) e Mosca (URSS) tra il 2 marzo e il 17 maggio. Fu un quintuplo girone all’italiana tra Botvinnik, Euwe, Paul Keres, Salo Flohr e lo statinitense Samuel Reshevsky. Lo statunitense Rueben Fine, anch’egli invitato, rifiutò e non fu sostituito.

Prima di quel torneo, Botvinnik vinse il grande torneo di Gorningen del 1946, prima manifestazione scacchistica organizzata dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e prima occasione in cui i giocatori sovietici vennero mandati a giocare al di fuori dell’Unione Sovietica.

Come sempre dobbiamo ringraziare gli olandesi per averci lasciato molti filmati e registrazioni di tornei che altrimenti sarebbero rimasti solamente nella cronache scritte. Per il Torneo di Groningen 1946, il “Nederlands Instituut voor Beeld en Geluid” ha restaurato e reso pubblicamente disponibili i cinegiornali settimanali prodotti da “Polygoon Hollands Nieuws” per la 33ª settimana (12-18 agosto) e la 37ª settimana (9-15 settembre) del 1946.

In questo primo filmato di circa 2 minuti, pubblicato il 12 agosto 1946, si vedono alcune scene di Groningen e, dopo una breve introduzione Euwe (00:12-00:42) che descrive l’imnportanza del torneo e della presenza dei forti giocatori sovietici, si vedono alcuni dei protagonisti del torneo:

  • 00:42 Vidmar (sinistra) e Najdorf;
  • 00:50 Guimard;
  • 00:52 Tartakower, Denker e Steiner;
  • 01:00 il direttore di gara Hans Moch e Max Euwe;
  • 01:05 Yanofsky (a sinistra) e Christoffel;
  • 01:11 Botvinnik;
  • 01:15 Boleslavsky;
  • 01:18 Smyslov;
  • 01:23 Szabo;
  • 01:29 Stoltz;
  • 01:32 O’Kelly;
  • 01:37 Lundin;
  • 01:42 Kottnauer;
  • 01:48 Flohr;
  • 01:56 Bernstein (sinistra) e A. Kotov.

Nel secondo filmato, poco più longo e pubblicato il 9 settembre 1946, si vede il centro culturale “De Harmonie” di Groningen, dove il locale club di scacchi “Staunton” organizzò il torneo in occasione del suo 75° anniversario.

  • Al minuto 00:30 si vedono Euwe e A. Kotov (quest’ultimo visto da dietro); Euwe abbandona;
  • Al minuto 00:43 si vedono Botvinnik e Najdorf (quest’ultimo visto da dietro); nonostante i sorrisi a favore di telecamera, Najdorf vinse la partita;
  • Al minuto 00:52 finalmente ascoltiamo Botvinnik che prima dice qualche parola in olandese e poi continua in russo;
  • Segue la consegna dei premi a Botvinnik a Euwe (che giunse secondo) da parte del il presidente del comitato esecutivo, J. Duns;
  • Al minuto 01:57 Euwe ringrazia brevemente (in olandese) il pubblico che ha partecipato numeroso.

Frammenti preziosi, che ci permettono di viaggiare nel tempo e rivivere momenti altrimenti confinati nelle pagine dei libri dell’epoca.

Nel prossimo post di questa serie vi porterò la voce di chi tolse per primo il titolo a Botvinnik (per poi perderlo subito nel match di rivincita): Vassily Smyslov.

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