Uno Scacchista

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Carlsen si prende tutto!

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(UnoScacchista)
Non ci sono più parole per descrivere il 2019 di Magnus Carlsen: Campione del Mondo in carica, imbattuto da 107 partite, record Elo pareggiato, vincitore di 8 super-tornei e da ieri anche Campione del Mondo Rapid e Blitz, con, per di più, il primo posto nelle tre classifiche Elo. Un dominio assoluto, a cui solo i più pignoli potrebbero obiettare che manca il titolo di Campione del Mondo FischerRandom e la vittoria nel Grand Chess Tour.

[La foto di Carlsen apertura è di Lennart Ootes. Questa, come tutte le foto del post, sono state prese dalla pagina ufficiale della manifestazione]


E’ veramente difficile trovare paragoni con quello che ha fatto Carlsen quest’anno, se non scomodando Fischer, Karpov e Kasparov, anche se un campione che gioca così tanto e a tutte le cadenze, esponendosi quindi a molte possibilità di sconfitta, non credo si sia mai visto. E il tutto in un panorama scacchistico in rapidissima evoluzione, come hanno dimostrato i risultati del sedicenne iraniano Alireza Firouzja o del quindicenne uzbeko Nodirbek Abdusattorov.

Ma proviamo ad andare con ordine, cominciando dalla “big news” di pochi giorni prima dell’inizio del “King Salman World Chess Championship 2019 Rapid and Blitz“, che si è svolto a Mosca dal 26 al 30 Dicembre.

Alireza Firouzja lascia la Federazione iraniana

La decisione, giunta di sorpresa per tutti, sembra maturata in seguito ad una ulteriore stretta da parte della Federazione scacchistica iraniana sulla questione della competizione contro atleti israeliani. Ho riportato in passato alcuni esempi di giocatori iraniani che non hanno giocato le loro partite quando, nei vari tornei Open, avrebbero dovuto affrontare avversari israeliani. Questo divieto assoluto, che ha ovviamente creato problemi ai giocatori a causa della sconfitta a forfait, è stato infranto al recente torneo che si è svolto a Sitges, dove i due giovani GM Maghsoodloo e Tabatabaei, hanno giocato contro due israeliani durante il tradizionale torneo blitz che accompagna il torneo. Bene, questo fatto ha spinto la federazione scacchistica iraniana ad estendere la prescrizione ai suo atleti: adesso è vietato anche solo partecipare a tornei ai quali parteciperanno anche scacchisti israeliani.

Un Firouzja pensieroso a Mosca (foto di Lennart Ootes)

Ciò costituisce un evidente problema per la carriera di giocatori come Firouzja, che è già sopra i 2700 e tutti descrivono come un possibile “nuovo Carlsen”. Il ragazzo ha quindi preso la decisione, clamorosa per certi versi, di non rinunciare a giocare il Campionato del Mondo Rapid e Blitz, ma piuttosto di rinunciare a giocare per la federazione iraniana, decidendo per il momento di giocare sotto la bandiera della FIDE (che ha accettato rapidamente la richiesta).

E bene ha fatto, a giudicare dai risultati che descriverò tra breve. Alcune voci insistenti lo danno per prossimo “moschettiere” per la federazione francese, ma ancora mancano dichiarazioni ufficiali.

La cerimonia di apertura il giorno di Natale

Questa breve sezione del post riguarda più chi non c’era a Mosca. In effetti mancavano molti dei grandi nomi delle classifiche mondiali: i candidati Caruana (che non ama le cadenze veloci), Ding Liren e Radjabov (che ricorderete aveva anche rinunciato al’ultima tappa del FIDE Grand Prix), ma anche Wei Yi, Anand e So. A sorpresa, invece, l’ex-campione del mondo Kramnik ha giocato il mondiale Blitz e, nonostante l’inevitabile ruggine, ha fatto faville, come vedremo.

Tra le donne, oltre a Hou Yifan, assenti ovviamente le due duellanti per il titolo di Campione del Mondo Ju Wenjun e Aleksandra Goryachkina, che inizieranno il match il prossimo 4 gennaio.

Tra gli italiani, la sola Olga Zimina ha giocato il mondiale nel Rapid femminile, chiudendo ad un onorevole 49° posto (su 122).

Ecco le foto dei quattro numeri 1 delle rispettive classifiche Elo che hanno giocato a Mosca, alle prese con l’estrazione del colore per gli accoppiamenti del primo turno. Curiosamente, Carlsen, Anna Muzychuk (per i tornei Rapid), Nakamura e Lagno (per i tornei Blitz) hanno tutti estratto il pedone Bianco.

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Carlsen, sempre più a suo agio di fronte ai media e alle telecamere, ha anche scelto tenendo gli occhi chiusi, portando un minimo di allegria in una cerimonia che principalmente è puramente tecnica. Adempiuta questa formalità, tutto era pronto per dare il via ai 15 turni (12 per le donne) del mondiali Rapid (giocati in 3 giorni) e i 21 turni (17 per le donne) del mondiali Blitz (giocato in 2 giorni).

La cavalcata solitaria di Carlsen nel Rapid; come scudiero, Firouzja!

il Campione del Mondo ha imposto il suo ritmo fin dal primo giorno, con un doppio 4 su 5 nei primi due giorni che gli ha permesso di mantenere sempre almeno mezzo punto di vantaggio sugli inseguitori. Con un punto e mezzo di distacco a due turni dalla fine, il norvegese ha poi chiuso con due patte, assicurandosi quel titolo che aveva già vinto nel 2014 e nel 2015. Gli anni, per inciso, del “suo giocatore preferito” (come dichiarò scherzosamente nel 2018 durante il mondiale di Londra contro Caruana).

Carlsen Campione del Mondo Rapid 2019 (Foto di Lennart Ootes)

Ecco la classifica per le prime 27 posizioni. I partecipanti sono stati 207, con 158 Grandi Maestri.

Ed ecco la sorpresa che vi avevo preannunciato: Alireza Firouzja si è classificato secondo, superando per Buchholz specialisti come Nakamura e Artemiev. Di certo il ragazzo è un enorme talento nelle partite a cadenza veloce e, quando ne avrà l’occasione (e la prima sarà tra meno di due settimane al Tata Steel Chess 2020!), vedremo il suo vero potenziale.

Vediamo assieme una rapida carrellata di fotografie, tutte di Lennart Ootes

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Nel Rapid femminile, vince Koneru Humpy grazie all’Armageddon

Molto più equilibrato il mondiale Rapid femminile, con la classifica decisa all’ultimo turno. Anzi oltre, perché in testa è arrivato un terzetto a 9 punti (su 12) formato dall’indiana Koneru Humpy, la cinese Lei Tingjie e la turca Ekaterina Atalik.

Lei Tingjie, ritratta da Lennart Ootes

Enorme risultato per la Atalik, che però non ha giocato il match di spareggio perché dietro nello spareggio tecnico.

Solo nelle posizioni di rincalzo le sorelle Muzychuk, le prime russe (Girya e Pogonina) e la cinese ex-Campione del Mondo Tan Zhingyi. Più indietro altre specialiste come la Lagno e la Kosteniuk.

Koneru Humpy patta lo spareggio Armageddon (Foto di Lennart Ootes)

Nel mini-match la cinese ha vinto la prima partita, ma l’indiana (in grandissima forma recentemente, come si è visto a Skolkovo e Monaco) ha vinto la seconda partita e poi ha pattato, con il Nero, la partita “Armageddon”. Grande soddisfazione per la ex-sfidante al titolo di campionessa del mondo.

Ecco sorridente la nuova campionessa del mondo Rapid (Foto di Lennart Ootes)

Durante la prima giornata, un problema tecnico ha causato qualche problema di temperatura in alcune zone della sede di gioco, come si vede da come ha deciso di giocare Irina Krush. Tutto risolto comunque per il resto del torneo.

Nel Blitz ancora Carlsen, ma solo allo spareggio su Nakamura

Il torneo blitz è sempre il torneo meno prevedibile e troppi fattori possono influenzare il risultato finale. Si resta sempre allibiti, comunque, nel vedere come Carlsen si mantenga costantemente nei primi posti, se non in testa. Quest’anno Nakamura gli è stato alla pari e solo nel match di spareggio il norvegese non solo ha vinto il titolo, ma ha anche superato lo statunitense nella classifica Elo Blitz.

In un percorso iniziato in maniera impeccabile, Carlsen è inciampato in due ostacoli nella prima giornata.

Prima nella partita contro il quindicenne uzbeko Nodirbek Abdusattorov (nella foto, ritratto da Lennart Ootes), ha perso un pedone a causa di una svista e se l’è cavata con una patta. Poi lo specialista Andreikin lo ha sconfitto in una partita stranamente a senso unico, ma nel senso sbagliato per Carlsen!

Carlsen abbandona contro Andreikin, in quella che sarà la sua unica sconfitta a Mosca (foto di Maria Emelianova)

Il norvegese ha comunque chiuso la prima giornata con 9 punti (su 11) e mezzo punto di vantaggio su Nakamura, Artemiev, Vidit, Matlakov e Dubov. Nella seconda giornata il solo Nakamura si è rivelato in grado di reggere l’andatura e raggiungere Carlsen in testa, per poi scivolare staccato di un punto a due turni dalla fine. Ciò è accaduto anche grazie a una situazione molto particolare che si è creata nella partita tra Forouzja e Carlsen. L’iraniano, con il Bianco, ha giocato una partita eccellente, fino a trovarsi in questa posizione.

Alfieri di colore contrario, ma ben 3 pedoni di vantaggio. In questa posizione, con letteralmente 2 secondi rimasti Firouzja aveva a disposizione la continuazione vincente (66. g6), ma ha invece giocato 66. Rg4. Come si vede nella clip qui sotto tratta dalla diretta in streaming, giocando la mossa il ragazzo ha fatto cadere il Re appena mosso e, come da regolamento, lo ha rimesso a posto prima di schiacciare l’orologio. Questo imprevisto è stato sufficiente per farlo perdere per il tempo, purtroppo.

Ne è sorta una discussione che ha anche portato ad un ricorso presentato dall’iraniano. Il ricorso, relativo al corretto funzionamento dell’orologio (correzione del 31/12/19 h 12:20al fatto che a un certo punto della partita Carlsen, in reazione a una svista, abbia esclamato sul proprio tempo qualcosa in norvegese [nda: una imprecazione] che ha disturbato Firouzja; la cosa è successa quando l’iraniano aveva 6 secondi sull’oroloigio e, rivedendo il video, non ha mostrato nessuna reazione in quel momento. Ha piuttosto mosso imprecisamente i pezzi più volte, anche prima dell’episodio finale, perdendo secondi preziosi. A 16 anni è comprensibile essere nervosi mentre si è in posizione superiore contro il Campione del Mondo…) , è stato respinto, così come gli arbitri hanno chiarito che nella posizione finale il Nero vince perché è possibile costruire una posizione di matto con il materiale rimasto sulla scacchiera (e le peggiori mosse da parte del Bianco, ovviamente).

L’arbitro capo discute con Carlsen e Firouzja del perché il Nero ha partita vinta (Foto di Lennart Ootes)

Grazie a questa circostanza obiettivamente fortunata, Carlsen si è potuto permettere due patte nei due ultimi turni. Ne ha approfittato Nakamura per raggiungerlo e imporgli il match di spareggio. Ecco comunque la classifica finale, dove, con grande sorpresa e ammirazione di tutti, compare il nome dell’ex-Campione del Mondo Vladimir Kramnik al terzo posto! Risultato incredibile se si pensa che Kramnik ha smesso da quasi un anno di giocare.

Il distacco di Carlsen e Nakamura dal resto è impressionante. 1 punto su Kramnik, 2 punti e mezzo su Grischuk e Vachier-Lagrave e 3 punti su un gruppone di altri 15 giocatori (per non contare tutti gli altri fino al totale di 206 partecipanti).

Altro che appendere la scacchiera al chiodo! “Big Vlad” ha dimostrato che la classe non va in pensione (Foto di Lennart Ootes)

Lo spareggio è stato molto bello e molto teso, con una prima partita strategicamente complicata, in cui alla fine, per un momento, Nakamura aveva la possibilità di vincere. Ma, come si dice, ad occasione sprecata segue la realizzazione dell’avversario e Carlsen, implacabile, ha giocato una splendida seconda partita di spareggio, che vi propongo nel seguito. Ricordate che è una partita giocata alla cadenza 3 minuti + 2 secondi di incremento!

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Ecco la sequenza dell’abbandono di Nakamura, che Lennart Ootes ha catturato con le sue splendide foto. Ma la vera testimonianza della feroce motivazione che anima Carlsen è ancora più visibile nel breve filmato pubblicato su Twitter da ChessBase India:

Cosa dire, se non ripetere che quest’anno Carlsen ha fatto veramente “il cannibale” di Merckx-iana memoria. Questo è il suo quinto titolo mondiale Blitz (terzo consecutivo) e solo i ragazzini che si stanno affacciando sulla scena sembra abbiano possibilità di minacciarlo.

Carlsen visibilmente soddisfatto al termine dei 5 giorni di gioco a Mosca

Va anche notata la partecipazione degli spettatori, che si sono presentati numerosi nonostante lo spazio non fosse così tanto per chi voleva seguire le partite in diretta e da vicino.

Questa la situazione durante l’ultimo turno del blitz:

Nel Blitz femminile si conferma Kateryna Lagno

Con tutti gli occhi puntati sul duello tra Carlsen e Nakamura, la conquista del titolo femminile blitz da parte di Kateryna Lagno rischia quasi di passare inosservata. E non è giusto, visto che la ex-ucraina-ora-russa è stata sempre in testa, affiancata sporadicamente da Koneru Humpy e da Anna Muzychuk, fino a imporsi per mezzo punto su Anna Muzychuk e di un punto sulla cinese Tan Zhongyi (che ha superato per Buchholz Valentina Gunina).

Ecco un bel primo piano della vecchia e della nuova Campionessa del Mondo Blitz, ritratta da Maria Emelianova: la Lagno era infatti la Campionessa uscente.

Ed ecco tutti i vincitori!

In rapida rassegna, ecco tutti i podi delle quattro manifestazioni.

Il podio del Rapid (Foto di Maria Emelianova)
Il podio del Rapid femminile (Foto di Maria Emelianova)
Il podio del Blitz (Foto di Maria Emelianova)
Il podio del Blitz femminile (Foto di Maria Emelianova)

E infine, ecco tutti i vincitori sul palco, con Carlsen che mostra orgoglioso i suoi due trofei. Eppure, mi viene da pensare che il ragazzo alla sinistra di Kramnik stia osservando per imparare…

Tutti i campioni (foto di Maria Emelianova)

Che dire ancora? Che questa è stata l’ultima fatica del 2019 per i giocatori ma anche per noi cronisti della Redazione. Ora ci potremo prendere … ben 3 giorni di ferie prima che comincino i primi appuntamenti del 2020: il match mondiale per il titolo femminile e il Tata Steel Chess. Che vita…

Per oggi, ci basta ringraziarvi per continuare a seguirci sempre più numerosi e augurarvi uno splendido 2020. Alla prossima!

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1 thought on “Carlsen si prende tutto!

  1. Un reportage così entusiasta, coinvolgente e professionale, merita un AUGURIO SINCERAMENTE GRANDISSIMO DI BUON 2020! Grazie di tutto!

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