Ding Liren continua a non giocare, mentre Carlsen è in azione in Qatar
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Il trofeo, il Campione (Foto FIDE / Anna Shtourman)
(Uberto Delprato)
Nelle ultime settimane si è svolta la 19ª edizione dei “Giochi Asiatici”, una manifestazione sportiva continentale che, al contrario dei più celebrati “Giochi Olimpici”, include anche gli scacchi. Dal 24 al 27 settembre si è giocato il Campionato Asiatico Rapid (vinto da Wei Yi e Zhu Jiner), seguito dal 29 settembre al 7 ottobre dal Campionato Asiatico a squadre (che ha visto la vittoria di Iran e Cina). Mentre Carlsen e altri 7 giocatori 2700+ hanno iniziato ieri il Qatar Masters Open 2023 assieme ad altri 150 scacchisti, continua a brillare per la sua assenza il Campione del Mondo Ding Liren.
Ding Liren non si fa vedere alla scacchiera dal maggio scorso

Dopo la vittoria su Nepomniachtchi nel match mondiale nell’aprile scorso, Ding Liren ha giocato solamente nel Superbet Chess Classic di Bucarest a maggio (dove non ha di certo brillato) per poi scomparire dalle scene.
Dopo essersi ritirato dal Superbet Rapid & Blitz di Varsavia nella seconda metà di maggio, avrebbe dovuto partecipare alla Global Chess League di Dubai a fine giugno, dalla quale si è ritirato a pochi giorni dall’inizio.
Scomparso anche dalle manifestazioni online, il Campione del Mondo avrebbe dovuto affrontare Erigaisi nello Speed Chess Challenge di metà settembre, ma di nuovo se ne è chiamato fuori poco prima per essere rimpiazzato da Nepomniachtchi.
Ultimo in ordine di tempo, il suo rifiuto di partecipare ai “Giochi Asiatici” che si sono giocati a partire dal 24 settembre a Wenzhou, sua città natale. Insomma, una serie di mancate partecipazioni che cominciano a far preoccupare sulle sue reali intenzioni di tornare alla scacchiera e giocare nella sua attuale veste di Campione del Mondo.

Forse è proprio qui dove sta il problema. Nonostante la sua dichiarazione a caldo sul fatto che ha intenzione di continuare a giocare almeno fino al prossimo match mondiale, Ding Liren non ha fatto mistero di non amare la pressione di chi è al centro dell’attenzione: “Non mi piace molto essere il protagonista, sono solo un ragazzo normale“. Il problema è che essere “in cima alla montagna” è una sensazione molto diversa dallo “scalare per arrivare in cima alla montagna”.
Molti dei Campioni del Mondo del passato hanno raccontato del peso della corona, da Spassky (che sembrava tutt’altro che contento durante l’incoronazione dopo la vittoria su Petrosian del 1969) a Fischer (che non giocò proprio più). E molto ci sarebbe da dire sulle critiche che ha ricevuto Carlsen per la sua decisione di rinunciare alla difesa del titolo mondiale e, di fatto, togliersi la corona dalla testa.
Da quel momento il norvegese sembra divertirsi di più e, dopo un breve periodo di appannamento, ha ripreso ad essere il rullo compressore che è stato negli ultimi anni, fino a riprendere a giocare anche i tornei a squadre che in passato non erano tra i suoi favoriti. Nonostante le dichiarazioni sul disinteresse al gioco a tavolino e all’intenzione di ridurre progressivamente le sue apparizioni, il 2023 lo sta vedendo molto attivo, segno che, probabilmente, gli è tornata la voglia di giocare ora che non deve dimostrare più di essere un degno Campione del Mondo.

Ding Liren probabilmente sente molto la pressione di dover dimostrare una qualità di gioco “da Campione del Mondo” e ciò può togliere il piacere di giocare, specialmente quando manca un obiettivo sportivo da perseguire.
Cosa dire? Auguro a Ding Liren di riprendere a godere della felicità di giocare a scacchi e a noi tutti di rivederlo di nuovo “mettere le teste dei due cavalli una di fronte all’altra.”
Carlsen inizia il Qatar Masters Open con una brillante vittoria
Come detto, Carlsen ha iniziato a giocare in Qatar assieme agli altri 2700+ Nakamura, Giri, Gukesh, Abdusattorov, Erigaisi, Maghsoodloo, J. Van Foreest e Sarin, in un torneo Open di altissimo livello. Quasi a sottolineare la facilità e la brillantezza con cui sembra giocare di recente, il norvegese ha vinto la partita del primo turno in ottimo stile.