Nakamura, Niemann, Kasparov, indiani, russi… tante notizie in poche righe
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(UnoScacchista)
Talvolta si accavallano notizie e osservazioni in maniera frenetica, tanto che è difficile non solo approfondire, ma anche proprio appuntarsele. Ho deciso quindi di mettere giù tante brevi notizie su molti argomenti che si sono susseguiti rapidamente sul palcoscenico dell’attualità e che meritano di non essere dimenticate: alcune sono curiosità, altre fanno riferimento ad argomenti più seri. Giudicate voi dopo aver letto, anche in più riprese, queste 10 “notizie in poche righe”.
Niente armeni alla World Cup di Baku: ve ne eravate accorti?
Credo sia passato abbastanza sotto silenzio il fatto che a Baku nella FIDE World Cup 2023 non fosse presente neanche un rappresentante di una nazione scacchisticamente così importante come l’Armenia. Neanche Aronian, benché statunitense come federazione, è stato tra i partecipanti. Il motivo è ovviamente politico: tra Armenia e Azerbaijan è in corso un conflitto abbastanza poco raccontato, ma sempre attivo. Il motivo concreto è la diatriba sulla regione del Nagorno-Karabakh.
Non posso e non voglio entrare nel merito della questione, ma se abbiamo visto partecipare ucraini e russi (anche se sotto il velo della bandiera della FIDE), non è stato possibile vedere armeni in Azerbaijan. E la cosa non ha fatto notizia.
La Goryachkina non prende posizione ma non sostiene l’invasione
Aleksandra Goryachkina non è certo prodiga di interviste, dichiarazioni e comunicazioni sui social (e neanche di sorrisi…), quindi non è stato inaspettato il suo silenzio sull’invasione russa in Ucraina. Tempo addietro aveva però lamentato il fatto di essere stata “abbandonata” dalla sua federazione, tanto che era circolato il dubbio che stessa per lasciare la Russia. Non lo ha fatto, ma a Baku è andata da sola, senza né un allenatore né un secondo. Stiamo parlando della giocatrice russa di gran lunga più forte al momento che al suo rientro in patria è stata accolta sì da una troupe televisiva, ma solamente con un rappresentante della federazione e un mazzo di fiori nei colori patriottici.

Tutti ormai sanno che la ragazza non sostiene l’invasione ma non si è neanche pronunciata contro e, anzi, ha partecipato a qualcuno dei tornei russi a cui ha partecipato anche Karjakin. Non è facile la vita per chi non si sente a suo agio fuori dalla sua “bolla”, anche se in assoluto di certo non la migliore al mondo.
Continui trasferimenti dalla Russia ad altre federazioni
Continuano i trasferimenti di giocatori russi verso altre federazioni. I più recenti trasferimenti di giocatori di alto livello sono quelli di Sanan Sjugirov (Ungheria), Maksim Chigaev (Spagna), Anton Demchenko (Slovenia), Vladimir Fedoseev (Slovenia), Kiril Alekseenko (Austria), Alexander Motylev (Romania), Alexey Sarana (Serbia), Alexandr Predke (Serbia) e Alexandra Kosteniuk (Svizzera).
L’ultimo in ordine di tempo, e anche il più rilevante di tutti, è quello di Nikita Vitjugov, che si è trasferito alla federazione inglese, dopo aver vissuto da poco dopo l’invasione in Spagna con moglie e figlioletto. Nikita è stato da subito sempre apertamente contrario all’invasioe dell’Ucraina: “Non avrei mai potuto immaginarlo. Mi rendo conto che la nazione dove sono nato ha iniziato una guerra. E’ insopportabile, e sono sicuro che molti russi la pensano allo stesso modo“. Essendo stato secondo di Svidler e Nepomniachtchi, oltre che un ottimo teorico delle aperture, Vitjugov rappresenta “una grave perdita per gli scacchi russi” come lo stesso Karjakin ha dovuto ammettere.

Un Campionato Russo forzatamente in tono minore
Con queste premesse e i tanti trasferimenti ad altre federazione, la superfinale del 76° Campionato russo appena annunciata è inevitabilmente molto più debole di quanto siamo stati abituati a vedere. A San Pietroburgo, dal 30 settembre al 13 ottobre giocheranno per il titolo Artemiev (2697), Tomashevsky (2694), Esipenko (2683), Matlakov (2674), Najer (2648), Murzin (2633), Ponkratov (2596), Tomofeev (2576), Goryachkina (2558), Sychev (2552), Lagno (2546), e Rozum (2531).
Avete letto bene: Goryachkina e Lagno giocheranno la finale Open, ma la notizia è che il Campionato non vedrà in lizza neanche un giocatore sopra i 2700 e l’Elo medio sarà un mediocre (per la Russia) 2616. Il declino appare sempre più evidente.
Le nuove leve indiane maschili avanzano rapidamente…

A fare da contraltare al declino russo c’è il movimento scacchistico indiano che, pur senza Campioni del Mondo (per ora), sembra in ottima salute anche in confronto a quello cinese. I giovanotti indiani sono andati forte in tutte le manifestazioni recenti, tanto che scherzosamente Anand ha commentato che “Non era previsto facessero così in fretta! Gukesh si è preso il mio numero uno nella lista Elo, Pragg ha guadagnato un posto nel Torneo dei Candidati e anche Gukesh potrebbe riuscirci… Va bene, ma tutto troppo presto e mi devo abituare all’idea!”
… ma anche le nuove leve indiane femminili non scherzano!
Come se non bastassero i ragazzi indiani, ecco che salgono alla ribalta anche le ragazze! Nel Tata Steel Chess India 2023 che si conclude oggi, la diciassettenne Divya Deshmukh ha vinto il torneo Rapid femminile con un impressionante 7 su 9, davanti alla Campionessa del Mondo Ju Wenjun e alle migliori giocatrici indiane del momento, Koneru Humpy e Harika Dronovalli. E pensare che Divya è subentrata all’ultimo momento al posto di Vaishali Rameshbabu (la sorella di Praggnanandhaa)!

Ha fatto anche parlare di sé un’altra diciassettenne, Sarayu Velpula che tra luglio e agosto ha guadagnato 542 punti Elo (cinquecentoquarantadue) salendo da 1845 a 2387. Sommando altri 57 punti guadagnati a fine agosto ma che verranno contabilizzati a settembre, al momento la ragazza è passata a 2444 punti Elo in soli 3 mesi, diventando la quarta giocatrice indiana nella lista.
Le due ragazze, assieme alla citata Vaishali R, a Vantika Agrawal, e a Savitha Shri B, costituiscono la nuova “ondata” di giovani indiane nate in questo secolo che vedremo di sicuro battagliare presto per le vittorie importanti.
Kasparov torna alla scacchiera nel FischeRandom…
E’ cominciato ieri il “2023 Champions Showdown: Chess9LX“, torneo Rapid organizzato dal Saint Louis Chess Club e giocato con la variante FischeRandom (o Scacchi960/Chess960/Chess9LX che dir si voglia). I partecipanti sono tutti statunitensi, con la notevolissima eccezione di Garry Kasparov che, dopo le apparizioni degli anni precedenti, si concede di nuovo una… pausa dalla pensione (scacchistica) e torna alla scacchiera.

… ma si vedrà molto poco sul web
Ricorderete il caso che negli USA ha visto il GM Alejandro Ramirez essere accusato di ripetute molestie nei confronti anche di minorenni. La gestione di questo caso scottante da parte della federazione USA (dalla quale Ramirez fu ingaggiato come responsabile della squadra femminile alle recenti Olimpiadi di Chennai) e del circolo di Saint Louis (deve Ramirez è stato a lungo istruttore e commentatore dei tornei come la Sinquefield Cup) è stata ritenuta deficitaria e troppo lassista da molti.
Poche settimane fa sia lichess.org che Chess(dot)com hanno annunciato pubblicamente che non pubblicheranno più notizie e partite di manifestazioni organizzate dal Saint Louis Chess Club. Lichess è andato anche oltre, sospendendo la diffusione delle partite anche dei tornei organizzati dalla federazione USA e pubblicando un post molto lungo e argomentato sul perché.
La prima conseguenza pratica è che le partite del “2023 Champions Showdown: Chess9LX” non si potranno seguire in tempo reale se non tramite le dirette video organizzate dal Saint Louis Chess Club.
Nel gioco online Kramnik “la butta in caciara” con Niemann…
Passando al gioco online, la riappacificazione (di facciata) tra Niemann, Carlsen, Nakamura e Chess(dot)com non ha sopito gli animi e si continuano a registrare frecciate, più o meno velate, tra le parti. Quello che era però inatteso è ciò che ha fatto Vladimir Kramnik durante una partita contro Hans Niemann proprio su Chess(dot)com. Dopo aver perso con il Bianco contro una Spagnola Berlinese, l’ex-Campione del Mondo ha perso anche la bussola e nella partita successiva ha risposto a 1.e4 con 1… f6. Appena vista questa mossa Niemann (in diretta sul suo canale twitch) ha capito cosa sarebbe successo e dopo qualche secondo di sorpresa esitazione ha giocato 2. d4, a cui Kramnik ha risposto 2… g5. A questo punto, con una smorfia di incredulità e delusione, Niemann ha abbandonato invece di dare matto.
Una risposta francamente più nobile della immotivata caduta di stile di Kramnik.
… mentre Nakamura contro Yu Yangyi gioca quasi tutte le prime mosse di pedone!
Per finire con una nota decisamente più divertente, riporto una piccola annotazione al match che Hikaru Nakamura ha giocato qualche giorno fa contro Yu Yangyi nello Speed Chess Championship 2023. Il match è durato 28 partite e si è chiuso sul 19 a 9 per lo statunitense, ma la cosa sorprendente e divertente è che in 14 partite con il Bianco Nakamura ha giocato come prima mossa ben 14 spinte di pedone diverse tra le 16 possibili!
Sì, avete letto bene: ha aperto in sequenza 1.a3, 1.a4, 1.b4, 1.b3, 1.c3, 1.c4, 1.e4, 1.e3, 1.d3, 1.f3, 1.g4, 1.g3, 1.f4 e 1.d4. Diciamo che gli rimangono ancora margini di miglioramento e in un match con 16 partite con il Bianco potrà aggiungere anche 1.h3 e 1.h4.
“E cosa ha giocato con il Nero?” mi potreste chiedere. Bene, in risposta alla stessa prima mossa di Yu Yangyi (14 volte 1.e4), Nakamura ha giocato 5 volte 1… e5 e ben 9 volte 1… a5 (!!) Non ho idea di come abbia fatto a vincere con un punteggio così netto, davvero.
Buon divertimento se vorrete cercare di imitare l’inimitabile Hikaru!
C’è qualcosa che vi fa somigliare a un gruppo troppo chiuso
Buongiorno pmoccia (?)
Non capisco bene la ragione del tuo commento, visto che come blog offriamo spazio a decine di autori che contribuiscono a raccontare gli scacchi da molti punti di vista. Grazie comunque per leggerci.