FIDE World Cup 2023 – Vince Carlsen davanti a Pragg e Caruana
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FIDE World Cup 2023 - Magnus Carlsen e il tanto desiderato trofeo per la Coppa del Mondo (Stev Bonhage/FIDE)
(UnoScacchista)
Magnus Carlsen ha vinto l’ennesimo torneo della sua carriera, quello che finora mancava al suo palmares. Lo ha fatto battendo agli spareggi Rapid Praggnanandhaa, con qualche difficoltà dovuta più ad una intossicazione alimentare che a ciò che si è visto sulla scacchiera: un grande torneo per il diciottenne indiano in ogni caso. Terzo nella FIDE World Cup Open 2023 Fabiano Caruana, che, dopo aver perso malamente la prima partita del match contro Abasov, ha prima pareggiato vincendo la seconda partita a cadenza classica e poi ha regolato la faccenda con un secco 2 a 0 nello spareggio Rapid. Anche per l’azero un torneo incredibile, da vera sorpresa.
World Cup Open: Carlsen vince l’unico titolo che ancora gli mancava

Carlsen ha spiegato chiaramente che l’unico motivo per cui, all’ultimo momento, si era iscritto alla World Cup era per dimostrare che era ancora in grado di giocare sufficientemente bene (per i suoi standard) a cadenza classica dopo i deludenti risultati di quest’anno al Tata Steel Chess e al Norway Chess. Strada facendo, in particolare dopo lo spavento preso con Keymer, ha dovuto ammettere che l’unico risultato con il quale si sarebbe potuto dire soddisfatto era la vittoria, in modo da cancellare i risultati del 2017 e del 2021.
Per farlo ha dovuto battere tre dei giovani più promettenti della scena mondiale: Keymer, Gukesh e in finale Praggnanandhaa. Avrebbe anche potuto incontrare Abdusattorov e completare il filotto, ma l’uzbeko è uscito di scena presto. Pragg (che, ricordiamolo, ha eliminato Nakamura, l’altro giovanotto indiano Erigaisi e Caruana) è stato un degno avversario e ha dimostrato tutto il suo potenziale per il futuro.
Anche se la finale per il terzo posto è sempre un match in tono minore, la motivazione vera per vincerlo era la conquista della qualificazione per il Torneo dei Candidati. Caruana lo ha vinto contro un giocatore non considerato ad inizio torneo, l’azero Abasov, ed è quindi di nuovo in competizione per la prossima sfida mondiale. E’ vero che Carlsen ha detto che rinuncerà a giocare il torneo, lasciando quindi il suo posto al quarto classificato, ma perché dover attendere quando si può guadagnare la qualificazione sul campo?

Vediamo assieme i due match e le quattro partite con cui ognuno si è sviluppato.
Carlsen-Praggnanandhaa: la decisione agli spareggi Rapid
Il rapporto tra Carlsen e Praggnanandhaa va oltre il normale rispetto tra giocatori, come si è visto quando Carlsen è andato subito a congratularsi con l’indiano che aveva eliminato Nakamura. Il fatto è che Pragg ha fatto parte del gruppo di giovani che in primavera si è allenato con Carlsen in Norvegia (c’era anche Vocaturo!) ed ha anche giocato con la squadra del club di Carlsen.
Il match ha avuto un avvio abbastanza inatteso, con un Pragg abbastanza aggressivo e un Carlsen evidentemente sottotono che, pur pattando senza particolari problemi la prima partita, è apparso abbastanza in sofferenza. La verità è stata svelata dopo la partita, con il norvegese che ha spiegato di aver sofferto di una intossicazione alimentare e quindi di sentirsi abbastanza svuotato di energie.

Dopo la patta della prima partita tutti ci aspettavamo un Carlsen più aggressivo con il bianco, ma fin dalle prime mosse è apparso chiaro che, vuoi perché ancora sofferente o perché come sempre fiducioso nelle sue qualità alle cadenze Rapid, il norvegese voleva solo pattare rapidamente.
Carlsen ha ammesso chiaramente che, sentendosi ancora debole nonostante l’assistenza medica a cui era dovuto ricorrere, aveva deciso di prendersi un’altra giornata di riposo. Pragg, comprendendo la situazione, non ha né potuto né voluto forzare, accettando la patta e augurando all’avversario una pronta guarigione.

Ed eccoci quindi agli spareggi, ai quali Carlsen si è presentato in una forma fisica visibilmente migliore. La prima partita è stata la più interessante e, come si vedrà, anche quella decisiva per la vittoria finale.
Una partita complessa e una bella vittoria per Carlsen, ottenuta con il suo classico stile.

Giocare per vincere di Nero contro Carlsen non è affatto semplice e la seconda partita di spareggio lo ha dimostrato una volta ancora.

Missione compiuta per Carlsen. Ciò significa che non lo vedremo più giocare neanche la World Cup. Intervistato dopo la fine del torneo, il norvegese ha detto che a cadenza classica giocherà probabilmente tornei “di casa” (il Norway Chess) o che gioca “tradizionalmente” (il Tata Steel Chess). Non ha escluso che possa partecipare alle Olimpiadi, ma ha chiarito ancora una volta che fino a quando il formato del Campionato del Mondo rimarrà questo non parteciperà più alla competizione per il massimo titolo.
Alla richiesta di quale sarebbe un formato a lui gradito, ha chiarito, premettendo di non voler fare alcuna pressione sulla FIDE, che al momento la sua preferenza è per cadenze più veloci (ad esempio un’ora a testa con incremento), con due partite al giorno.
Caruana-Abasov: Fabiano vince dopo aver perso la prima partita
Il match per il terzo posto è cominciato con una grande sorpresa: la sconfitta disastrosa in cui è incappato Caruana, sicuramente ancora scosso dopo la sconfitta contro Pragg del giorno prima.

Fabiano si è ripreso brillantemente per la seconda partita, rimettendo le cose in sesto con una bella partita, chiusa vincendo un finale non banale con la qualità in più.

Nello spareggio Rapid, Caruana ha messo bene in chiaro i rapporti di forza, con due nette vittorie.

La seconda partita è stata un monologo di Caruana, con Abasov che non è stato in grado prima mentalmente e poi tecnicamente a provare a vincere.
Si chiude quindi anche la finalina, con entrambi i giocatori soddisfatti: Caruana per un terzo posto che comunque significa podio, prestigio, soldi e qualificazione al Torneo dei Candidati, e Abasov per la conclusione di un torneo eccezionale per lui, che, con ogni probabilità, lo porterà al Torneo dei Candidati del 2024.

La classifica finale della FIDE World Cup 2023 è quindi:
- Magnus Carlsen
- R Praggnanandhaa
- Fabiano Caruana
- Nijat Abasov
Volendo tirare le somme, un bel torneo che ha dimostrato che con Gukesh, Praggnanandhaa, Keymer, Abdusattorov ed Erigaisi (oltre a Firouzja), il futuro degli scacchi sta cominciando a passare in altre mani. Come ha detto Carlsen, la generazione del 1990-1994 sta ormai lasciando il posto a quella dei nati dopo il 2003. Staremo a vedere quanto velocemente (e quanto saranno d’accordo con lui i vari Caruana, Nepomniachtchi, So, Giri, Nakamura e Vachier-Lagrave).

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