Stranezze in apertura/15
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(del GM Sergio Mariotti)
Anche questa volta ho scelto una mia partita, giocata nel fortissimo torneo di Venezia tanti anni fa contro quella che, purtroppo per lui, era diventata la mia vittima preferita, il G.M. slavo Svetozar Gligoric.
A quei tempi il gambetto Evans, da me adottato nella partita, non era giocato frequentemente, anzi, nella prassi dei tornei ad alto livello era quasi sconosciuto, e per questo può rientrare nelle stranezze di apertura.
E poi la mossa 9. h3 allora era praticamente sconosciuta, anche se in seguito, come tante altre mie mosse giocate in quella epoca, è rientrata nella pratica teorica delle aperture. Non avevo mai giocato prima tale gambetto e mai l’ho più giocato nei tornei, ma a quei tempi mi piaceva molto sorprendere i miei avversari con aperture fantasiose, tanto che in una rivista ungherese dell’epoca un giornalista sostenne che era quasi impossibile prepararsi contro di me perché decidevo cosa giocare solamente quando mi sedevo per iniziare la partita. Cosa assolutamente vera!!
Ma andiamo alle mosse giocate.
MARIOTTI – GLIGORIC
Venezia 1971
Gambetto Evans
Un caro saluto a tutti, Sergio Mariotti.
Se volete rivedere le altre “Stranezze in apertura” di Sergio Mariotti:
- Stranezze in apertura/1
- Stranezze in apertura/2
- Stranezze in apertura/3
- Stranezze in apertura/4
- Stranezze in apertura/5
- Stranezze in apertura/6
- Stranezze in apertura/7
- Stranezze in apertura/8
- Stranezze in apertura/9
- Stranezze in apertura/10
- Stranezze in apertura/11
- Stranezze in apertura/12
- Stranezze in apertura/13
- Stranezze in apertura/14
Sergio Mariotti è nato a Firenze il 10.8.1946. Campione italiano nel 1969 e 1971, MI nel 1969 e GM (il primo italiano) nel 1974, dopo il bronzo individuale alle Olimpiadi di Nizza, quando la rivista “Chess Magazine” lo battezzava come “The italian fury”. Nel 1976 è stato buon 10° all’Interzonale di Manila. In Italia ha vinto ovunque negli anni ’70, ma all’estero ha giocato pochi tornei, anche per motivi di lavoro. E’ stato Presidente FSI (1994-1996) e in seguito commissario tecnico della squadra nazionale.
Una bella partita! Grazie per questi tuoi scritti, Sergio. E povero Glicoric (chissà quanti e quali sfottò dai suoi amici avrà dovuto subire 🤣🤣). Io questa partita non la conoscevo… (o forse non la ricordavo più, offuscata dall’altra molto più celebre ?). Certo che il ‘maestro’ e principe russo doveva essere proprio un forte giocatore; mi piacerebbe leggere un articolo su di lui (Igor Obolensky): il vostro incontro, la sua storia personale, aneddoti, una sua partita. Ancora un grazie a Mariotti e buon Ferragosto a tutti !
Grazie per il complimento, ma vorrei evitare di parlare del mio maestro russo, visto che è per me un ricordo molto doloroso, e e poi so che ci teneva molto alla privacy, quindi chiedo scusa ma preferisco evitare. Saluti, Sergio Mariotti
Grazie per la risposta. Comprendo e rispetto le motivazioni. Cordiali saluti, Roberto Cassano
Sei sempre grandissimo Sergio. Campione di scacchi e di signorilità.