Ripartiamo (a fatica) da Wijk aan Zee
5 min read
(UnoScacchista)
Inizia oggi a Wijk aan Zee il primo “Supertorneo” dell’anno, come ormai avviene da decenni. L’appuntamento con quello che qualcuno chiama “Il Wimbledon degli scacchi” è stato ovviamente difficile da organizzare ed è stato necessario rinunciare al torneo B, ai molti tornei di contorno e anche alla presenza degli spettatori, ma anche il 2021 avrà il suo “Tata steel Chess“.
L’83ª edizione del torneo olandese è inevitabilmente in tono minore, non tanto per i giocatori che si daranno battaglia, come vedremo, ma perché verrà a mancare la caratteristica atmosfera del torneo, quella immersione totale della cittadina in una “bolla scacchistica” che vedeva scacchiere ovunque, bambini con gli scacchi dipinti in faccia e tanti, tantissimi appassionati giocare i tornei accompagnatori al Master in un unico ambiente comune.
Quest’anno ci sarà sì una bolla, ma sarà quella all’interno della quale saranno confinati i giocatori, in maniera simile a quella che fu creata per l’Altibox Norway Chess 2020, l’ultimo grande torneo internazionale giocato nel 2020. I giocatori sono arrivati tutti con l’anticipo necessario per rispettare la quarantena richiesta e saranno necessariamente limitati nei loro spostamenti dalla norme anti-COVID-19.


Il torneo inizia oggi, sabato 16 gennaio, e si concluderà il 31 gennaio dopo 13 turni inframezzati da 3 giornate di riposo (20, 25 e 28 gennaio). Niente turni “in trasferta”, come ormai ci aveva abituato a vedere il Tata Steel Chess, ma una completa copertura online, offerta ormai indispensabile per qualunque torneo che si rispetti.
I partecipanti
Come anticipato, quest’anno si giocherà solamente il torneo principale, che mantiene i tradizionali 14 giocatori. Rispetto all’elenco annunciato dagli organizzatori a Dicembre si sono rese necessarie alcune sostituzioni a causa di rinunce sicuramente dettate dalla preoccupazione per i rischi derivanti dai viaggi. Hanno rinunciato nomi importanti come il russo Nepomniachtchi e l’azero Mamedyarov e, purtroppo, ha dovuto rinunciare anche l’uzbeko Abdusattorov, giovane promessa e secondo nel Challengers del 2020.
ULTIMORA: A due giorni dall’inizio del torneo ha dovuto rinunciare anche Daniil Dubov perché “qualcuno molto vicino a lui è risultato positivo al COVID” (viene riferito ufficialmente) ed è stato sostituito dal 22enne GM tedesco Alexander Donchenko.

Vediamo comunque il quadro dei giocatori utilizzando la grafica proposta del sito del torneo.
Senza Nepomniachtchi, i tre favoriti d’obbligo sono Magnus Carlsen, Fabiano Caruana e Maxime Vachier-Lagrave. Nel 2020 Caruana fu il brillante vincitore del Tata Steel e Carlsen vorrà sicuramente iniziare l’anno riaffermando la sua superiorità . Quest’anno non avrà neanche la pressione psicologica di mantenere la sua imbattibilità quindi la speranza è di vederlo più aggressivo. Per MVL, che ricordiamo è in testa all’interrotto Torneo dei Candidati, sarà un’ottima occasione per verificare quanto la pausa forzata abbia inciso sulla sua capacità di giocare alla scacchiera.
Anish Giri è da tempo il miglior giocatore olandese e le aspettative degli appassionati locali sono sempre alte, ma è da molto ormai che non riesce a primeggiare nei tornei, forse troppo preso dalla sua carriera … sui social media. Discorso completamente diverso per Alireza Firouzja, che nel 2020 ha già dimostrato di essere pronto per un grande risultato. Il suo brillante inizio al Tata Steel Chess dell’anno scorso, la sua vittoria a Praga e l’eccellente secondo posto all’Altibox Norway Chess lo rendono un candidato alla vittoria quest’anno. Anche il polacco Jan-Krysztof Duda può dire la sua per i primi posti in classifica, soprattutto dopo che, interrompendo l’imbattibilità -record di Carlsen, ha dimostrato di poter battere davvero chiunque. Un terzetto da tener d’occhio, quindi.
Pentala Harikrishna e Radoslaw Wojtaszek, che hanno rimpiazzato rispettivamente Ian Nepomniachtchi e Shakhriyar Mamedyarov, sono giocatori solidi e di esperienza, che possono sicuramente mettere in difficoltà tutti e ottenere punti contro i “giovanotti” del torneo: staremo a vedere. Lo spagnolo David Anton Gujarro si è qualificato vincendo il Torneo Challengers del 2020 ed è ormai un ospite regolare dei grandi torneo online.
Jorden Van Foreest è l’altro olandese della competizione e sarà sicuramente una “mina vagante” del torneo, con la voglia di dimostrare la sua bravura. Probabilmente vi ricorderete la sua partita dell’anno scorso contro Carlsen, dove, giocando di Bianco un’ormai rara 4. Cg5 contro la Due Cavalli del Campione del Mondo, andò molto vicino a batterlo! Gli altri due giocatori di questo terzetto sono due debuttanti nel torneo Master del Tata Steel chess. Andrey Esipenko è uno dei giovani più promettenti del vivaio russo. Ricorderete forse la sua brillantissima vittoria contro Karjakin al Campionato del Mondo Rapid del 2017. Sarà interessante vederlo all’opera in un torneo così lungo e difficile. Alexander Donchenko deve aver ricevuto una delle telefonate più emozionanti della sua vita, quando il direttore del torneo Jeroen van den Berg lo ha chiamato giovedì per chiedergli la disponibilità a sostituire Dubov a due soli giorni dall’inizio del torneo! Recente vincitore dell’Open di Cracovia, il giovane tedesco ha un occasione unica per affacciarsi sulla grande ribalta internazionale: in bocca al lupo.
Chiudono la lista dei partecipanti altri due debuttanti, lo svedese Nils Grandelius (che ha rimpiazzato Nodirbek Abdusattorov) e il norvegese Aryan Tari, che abbiamo già visto nell’Altibox Norway Chess 2020. Due giocatori senza reali chances per la vittoria finale, ma che possono portare un buon contributo di freschezza e combattività .

Insomma, cerchiamo di goderci questo torneo “vero”, giocato di persona e con cadenza classica (1 ora e 40 minuti per le prime 40 mosse, 50 minuti per le successive 20 mosse e poi 15 minuti a finire, con un incremento di 30 secondi per mossa a partira dalla prima mossa), perché ben poco può essere previsto per il futuro in questi tempi di ondate crescenti e mutazioni, purtroppo.
