FIDE Grand Swiss 2021 – Firouzja, Caruana e Lei Tingjie su tutti
6 min read
FIDE Grand Swiss 2021 - I premiati (Mark Livshitz)
(UnoScacchista)
Alireza Firouzja si prende tutta la scena a Riga: vince il FIDE Grand Swiss 2021 e si qualifica, a 18 anni, per il Torneo dei Candidati. Il tutto con una serie di vittorie che a un certo punto sono sembrate già scritte dal destino, visto che sono arrivate anche quando sembravano non essere più possibili. Unico a batterlo Fabiano Caruana che, nonostante qualche difficoltà nel torneo, è riuscito a difendere il secondo posto e la qualificazione al Torneo dei Candidati dall’assalto dei russi Predke e Oparin. Nel torneo femminile stravince la cinese Lei Tingjie, che sbaraglia la concorrenza vincendo il torneo con ben due turni di anticipo e guadagnando la qualificazione al Torneo delle Candidate.
Il torneo Open
Sono stati 11 turni molto combattuti e ben poche sono state la patte rapide o le partite noiose. Di sicuro il formato ha garantito il giusto mix di partite squilibrate e partite di altissima importanza per la classifica, ingredienti necessari per vedere qualcosa di interessante sulla scacchiera.
Come già detto, il torneo è vissuto sulla cavalcata irresistibile di Firouzja, che, oltre alla posizione in classifica nel torneo, ha anche corso una gara parallela nella classifica Elo: a inizio torneo era il numero 9 con 2770 punti, a fine torneo è salito a 2781,5 punti, sopravanzando per qualche turno anche Nepomniachtchi e piazzandosi alla fine al quinto posto della classifica. Sembra davvero che non ci siano limiti per il giovanotto ex-iraniano e oggi francese.
Il torneo non è stato comunque un monologo: dopo 6 turni Firouzja era in testa assieme a Vachier-Lagrave, il sorprendente russo Najer, l’indiano Sasikirian e “Fire-on-Board” Alexei Shirov (oggi di nuovo spagnolo). Da qui in poi Alireza, che aveva già pattato con Vachier-Lagrave e Shirov, ha battuto Najer e Sasikiran prima di essere sconfitto al 9° turno da Caruana.

A due turni dalla fine erano in testa Firouzja, Caruana e l’inglese Howell, già autore di un’ottima prova nel Grand Swiss del 2019, quando si arrese solo all’ultimo turno al vincitore Wang Hao: questo formato si addice evidentemente al suo stile e alla sua combattività (ha giocato molte delle partite più lunghe del torneo).
Firouzja ha poi battuto Howell all’8° turno in una partita dai risvolti drammatici e, grazie alla patta tra Caruana e Vachier-Lagrave, ha di fatto reso ininfluente l’ultimo turno: con una confortevole patta contro Il sorprendente russo Oparin si è garantito vittoria e qualificazione, lasciando a Caruana e al nutrito gruppo di giocatori a 6,5 punti la sofferenza di cercare l’ultimo, decisivo mezzo punto. Dopo una serie di partite molto intense e combattute, tutti questi “spareggi” sono finiti con una patta, consolidando quindi la classifica che segue.
Scorrendo la classifica si vede come siano finiti lontani dai primi posti alcuni dei favoriti della vigilia: Aronian (mai veramente in corsa), Vitiugov (che si è giocato bene le sue carte fino alla fine), Harikrishna (anche lui mai davvero in lizza), Dubov (troppo discontinuo, anche se autore di partite molto interessanti), Alekseenko e Fedoseev (partiti male).
Saltano invece agli occhi i risultati dei già citati russi Grigoriy Oparin (imbattuto!) e Alexandr Predke, che hanno sfruttato bene le occasioni che il formato svizzero offre sempre. Oltre alla conferma di Maxime Vachier-Lagrave (che però ha fallito di nuovo la qualificazione diretta al Torneo dei Candidati) e Yu Yangyi (sempre nelle prime posizioni dei tornei a cui partecipa) meritano un plauso speciale Alexei Shirov, veterano di mille battaglie, che nella natìa Riga ha trovato a 49 anni lo smalto dei giorni migliori, e il sedicenne tedesco Vincent Keymer che continua a mantenere le promesse grazie al suo precoce talento.
Questi sei giocatori hanno guadagnato la qualificazione al prossimo FIDE Grand Prix e, quindi, rimangono ancora in lotta per un posto nel Torneo dei Candidati. Nel gruppo a 7 punti, ma subito dietro di loro per spareggio tecnico, altri 8 giocatori non favoriti dalle alchimie del Buchholz: spiccano il citato David Howell, il giovane statunitense Samuel Sevian (recentemente giunto allo spareggio per la vittoria del Campionato USA) e i russi Andrey Esipenko e Vladislav Artemiev (anch’egli imbattuto, ma con solo 3 vittorie).

Ultima breve nota per l’unica partecipante del torneo Open, la russa Aleksandra Goryachkina. Il suo non è stato un torneo brillante e, pur dimostrando di nuovo (dopo il Campionato Open russo) di essere all’altezza della manifestazione, si è trovata con un deludente -3 dopo 9 turni. Due vittorie finali hanno poi portato il risultato finale sul livello della sufficienza, con 5 punti su 11. L’esperienza accumulata nelle ultime 22 partite in tornei Open di altissimo livello dovrebbe averla convinta di poter puntare più in alto: troppe volte ha dato l’impressione di non credere fino in fondo alle proprie possibilità e quando avrà rimosso questo limite sarà pronta, dall’alto dei suoi 23 anni, a nuovi traguardi.
Ovviamente sono moltissime le partite interessanti tra le quasi 600 giocate. Vi mostro due vittorie dei neo-Candidati, entrambe decisive per la loro qualificazione: quella di Firouzja su Howell e quella di Caruana su Firouzja.


Come disse molti anni fa Ivan Sokolov, all’epoca allenatore della squadra dell’Iran, “Alireza ha la stoffa del Campione del Mondo“. A Riga lo ha fatto capire chiaramente e la prima pietra verso la sfida al massimo titolo è stata posata.
I qualificati al Torneo dei Candidati
Dopo il FIDE Grand Swiss, Alireza Firouzja e Fabiano Caruana si sono quindi aggiunti a Teimour Radjabov (qualificato come vincitore della FIDE World Cup 2019), Jan-Krzysztof Duda e Sergey Karjakin (primi due arrivati alla FIDE World Cup 2021) come Candidati al prossimo match mondiale. A loro si aggiungeranno il perdente del match Carlsen-Nepomniachtchi e i primi due classificati dal FIDE Grand Prix 2022.
Rimangono ora solo due posti per molti forti giocatori che, non avendo voluto o potuto partecipare al Grand Swiss, dovranno necessariamente impegnarsi in una serie di tornei dall’esito decisamente imprevedibile.
Il torneo femminile
Il torneo femminile ha visto l’assoluto dominio della cinese Lei Tingjie, che è stata in testa dall’inizio alla fine, mettendo in mostra un gioco semplice ed efficace. Le sue avversarie si sono via via staccate e solo la tedesca Elisabeth Paehtz ha tenuto il passo fino al 7° turno, giungendo alla fine brillante seconda e ottenendo la terza e definitiva norma di Grande Maestro (congratulazioni!). Nessuna della ragazze russe, georgiane, indiane od ucraine è stata in grado di mantenere la necessaria costanza di risultati, tanto che non solo Lei Tingjie ha “chiuso la pratica” al 9° turno, ma al terzo posto si è piazzata un’altra cinese, Zhu Jiner.
Ecco la classifica finale.
Ricordo che il torneo femminile metteva in palio un solo posto nel Torneo delle Candidate.
Da notare l’ottimo 4°-7° posto della 19enne Olga Badelka, recentemente transitata dalla sua federazione originale, la Bielorussia, alla Russia e quindi, a sorpresa, miglior giocatrice russa del torneo. Ha deluso Polina Shuvalova, ma anche le kazake Abdumalik, Saduakassova e Assaubajeva non hanno ottenuto i risultati sperati.
Ecco una bella vittoria della vincitrice del torneo.

Bene, adesso tutta l’attenzione si sposta a Dubai, per il match mondiale tra Carlsen e Nepomniachtchi. Al prossimo Torneo dei Candidati ci torneremo a pensare dopo…