Uno Scacchista

Annotazioni, Spigolature, Punti di vista e altro da un appassionato di cose scacchistiche

4° International Chess Festival “Roma Città Aperta”

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(Riccardo M.)
Una bellissima e inattesa (soprattutto così presto) news: anche quest’anno Roma e gli scacchisti romani, e italiani, potranno godere di un avvenimento che, sorto nel 2016 sulla spinta dell’entusiasmo degli amici della “Scuola Popolare Scacchi”, sta diventando un importante punto di riferimento degli appassionati ed uno dei principali avvenimenti scacchistici nel panorama internazionale del nostro Paese.

Il “4° Festival Internazionale Roma Città Aperta” avrà luogo dall’8 al 15 dicembre 2019.

Alle prime tre edizioni del Torneo abbiamo dedicato spazio, immagini e commenti sulle nostre pagine.

Per la prima edizione, quella del 2016, dopo un post di presentazione, commentammo la partecipazione di Sergei Zhigalko e i risultati e metà torneo, fino al commento finale sul vincitore del torneo, il GM russo Evgeny Romanov.

Per l’edizione 2017, oltre al post di presentazione, partecipammo alla Conferenza stampa di inaugurazione in Campidoglio, dove il giovanissimo talento USA Awonder Liang (da noi intervistato – il post fu pubblicato anche in inglese) diede una riuscita simultanea. Come al solito, dopo un post di aggiornamento a metà torneo e un post dedicato alla giovanissima olandese Machteld Van Foreest, concludemmo con la celebrazione del vincitore, il GM turco Emre Can.

Infine, l’anno scorso ospitammo una presentazione del torneo di Massimo Carconi, oltre al tradizionale post di metà torneo ricco di foto e al post conclusivo incentrato sul vincitore, il GM ucraino Yuri Solodovnichenko. Durante il torneo realizzammo anche una intervista al GM bielorusso Nikita Maiorov, che speriamo di rivedere quest’anno.

Per il 2019, la notizia della quarta edizione è ufficiale ed abbiamo il piacere (e l’autorizzazione) di comunicarvela oggi sul nostro Blog, in anteprima assoluta.

Si giocherà sempre nell’ottima e sperimentata sede dell’Hotel Eurostars Roma Aeterna, in Piazza del Pigneto 9/A, dall’8 al 15 di dicembre 2019.

La novità di quest’anno è che il “4° International Chess Festival Roma Città Aperta” avrà come sottotitolo “Bicentenario Accademia Scacchistica Romana”, lo storico circolo romano che unirà le proprie energie a quelle dei tradizionali organizzatori, ovvero la “Scuola Popolare Scacchie il CSEN (Centro Sportivo Educativo Nazionale).

L’Accademia Scacchistica Romana, della quale il nostro Roberto Cassano vi ha qui recentemente e assai ampiamente parlato, affianca pertanto il proprio nome alla tradizionale dicitura “International Chess Festival Roma Città Aperta”, una dicitura che richiama sia la storia del quartiere del Pigneto sia un pezzo importante della cinematografia italiana del dopoguerra, come appunto ci piaceva ricordare in uno dei sopra citati articoli:

Un fotogramma del film “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, 1945

“ …. e mentre Roma con il boom economico cambiava la fisionomia delle periferie con palazzoni e prati incolti, il Pigneto rimaneva un’isola destinata ad attrarre i Grandi Maestri del neorealismo italiano e a trasformarsi in un gigantesco set a cielo aperto. In Via Montecuccoli, Rossellini girava appunto il capolavoro “Roma Città Aperta”, le limitrofe Via Alberto da Giussano e Via Fanfulla da Lodi venivano scelte da Luchino Visconti per “Bellissima” con Anna Magnani, e da Pier Paolo Pasolini con “Accattone”, mentre l’esigenza degli ultimi della società di costruire in una notte la loro baracca veniva raccontata da De Sica ne “Il tetto”. Tutto questo rimane oggi nella edilizia rimasta fedele alle origini, nelle numerose targhe che ricordano il tributo di sangue che questo quartiere versò per la Libertà come base dei Partigiani e della Resistenza, nei murales che spuntano un po’ ovunque, nella multietnicità che lo caratterizza nei giorni nostri”.

…. ed Anna Magnani in “Bellissima” di L.Visconti, 1951

Al Festival, come ci comunica Massimo Carconi, presidente della “Scuola Popolare Scacchi”, dovrebbero essere presenti giocatori di circa 25 nazioni, probabilmente con più di 10 Grandi Maestri. La manifestazione sarà affiancata da un “Blitz” FIDE e da altri piacevoli eventi di contorno quali conferenze, mostre e proiezione di films.


(UnoScacchista): “Massimo, questo connubio fra Scuola Popolare e Accademia Scacchistica Romana è sintomo di una crescita del Torneo e quindi potrà avere un effetto-trascinamento sullo scacchismo cittadino?”

(Massimo): “Sì, noi siamo certi che la sinergia fra queste due realtà, così diverse ma portatrici ognuna di una propria ricchezza in termini di capacità organizzativa, di presenza sul territorio e di spirito di iniziativa, non potrà che avere riflessi positivi su tutto l’insieme. Le nostre carte vincenti sono sostanzialmente tre: la voglia di cooperare, gli obiettivi comuni e la certezza che il panorama scacchistico si può solo arricchire ogni qual volta si aggiunge un elemento o una forza in più”.

(UnoScacchista): “Come sarà strutturata la manifestazione?”

(Massimo): “Il Torneo sarà diviso fra “Master” ed “Open”, e avremo a disposizione due ampie sale al fine di consentire il massimo confort per i giocatori”

(UnoScacchista): “Il montepremi?”

(Massimo): Sarà di oltre 8.000 euro, e assicuriamo la nostra solita attenzione anche per le categorie nazionali e i giocatori non professionisti”.


Lorenzo Castellano è il Presidente dell’Accademia Scacchistica Romana. Egli ci ricorda come la partecipazione dell’A.S.R. all’organizzazione di un grande Torneo si inquadra nell’ambito dei festeggiamenti relativi al bicentenario della fondazione del circolo, che è oggi il più attivo della capitale con più di 30 manifestazioni sportive annue nel calendario nazionale.

L’A.S.R. fu nel XIX secolo il circolo del campione Serafino Dubois, nel 1875 diede vita al “Primo Torneo Nazionale dei giuocatori di scacchi” (con le regole italiane) e nel 1898 promosse, insieme ai circoli di altre otto città italiane, la costituzione dell’ U.S.I., l’Unione Scacchistica Italiana, associazione antesignana della F.S.I.

Uno dei motivi d’interesse delle precedenti edizioni del Festival romano è stata la presenza di giovanissime star/promesse della scacchiera, dallo statunitense Awonder Liang alla piccola olandese Machteld Van Foreest.

Anno 2017, Awonder Liang, oggi G.M.
2017: Machteld Van Foreest
Il G.M. bielorusso Sergei Zhigalko, tra i protagonisti nel 2016

Ai lettori di “UnoScacchista” che ci seguono, numerosi, da tutta Italia e dall’estero, non possiamo che rivolgere l’invito a valutare la possibilità di un periodo di vacanza a Roma in quei giorni, almeno per visitare la città, se non proprio -perché no?- per partecipare come giocatori all’evento stesso.

E’ vero, ammettiamolo: la città di Roma non sta attraversando uno dei periodi più brillanti della sua recente storia, tutt’altro. Cittadini ed istituzioni ne sono parimenti responsabili (forse più le seconde …), e pare che non ne abbiano ancora preso compiutamente atto. Tuttavia l’impegno straordinario e ammirevole messo in campo quasi ovunque da tante associazioni private, piccole e grandi, quale è nel nostro settore la Scuola Popolare Scacchi, sta a dimostrare che Roma, la città dell’Anfiteatro Flavio (che, non dimentichiamolo, è una delle “7 meraviglie” del mondo moderno), ha ancora tante, immense e formidabili risorse per poter reagire con forza all’attuale, momentanea, decadenza fino a risollevarsi ancora una volta quale “Caput mundi”. Anche gli scacchi, che sono storia e cultura, pensiero ed azione, saranno molto utili in questo percorso.

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