Una lunga intervista a Carlsen
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(Uberto D.)
Qualche giorno prima del FIDE Grand Swiss 2019, Magnus Carlsen ha concesso un’intervista di circa un’ora ai giornalisti Odin Vea e Askild Bryn della radio-TV norvegese NRK. Molti gli argomenti trattati, tra cui il match per il Campionato del Mondo 2018, i suoi risultati nel 2019, Fischer, il vicino Campionato del Mondo FIsherRandom e il Torneo dei Candidati 2020.
Non parlando norvegese, non ho potuto basare questo post sull’intervista originale (che, se volete, potete ascoltare qui), ma ho utilizzato la lunga sintesi in inglese che ha condiviso via Twitter il giornalista norvegese Tarjei J. Svensen.
[THREAD] Excellent 1 hour interview with Carlsen by @AskildB & @OdinSjakk for NRK where the World Champ, among other things, speaks about 2018 WC match, performances in 2019, his unbeaten streak, Candidates 2020, Fischer, Norwegian chess the #FRchess WC etc. Highlights here. /1
— Tarjei J. Svensen (@TarjeiJS) October 23, 2019
Ringraziandolo ancora per l’eccellente lavoro svolto e per avermi dato il suo consenso a riassumere il tutto in italiano, eccovi, in sintesi e con qualche inevitabile adattamento linguistico (visto il “passaparola” tra 3 lingue), quello che Carlsen ha detto. Ho solo tralasciato la parte dell’intervista sul rapporto tra Carlsen e la Federazione norvegese, deteriorato dopo la questione della proposta di sponsorizzazione avanzata dalla società Kindred (ne avevo accennato rapidamente nel post sul GCT di Zagabria).
Il match del 2018, in retrospettiva
I miei ultimi tornei (NdT: il Grand Chess Tour Rapid & Blitz a Saint Louis e la Sinquefield Cup; l’intervista è stata realizzata prima del FIDE Grand Swiss) non sono andati molto bene quasi mi sono dimenticato di tutto ciò che andato bene (NdT: il tono è scherzoso), ma in realtà rispetto a un anno fa la situazione è molto differente dopo un 2019 così positivo. Prima del match per il titolo mondiale non sapevo bene a cosa credere. Probabilmente sentivo comunque di essere sulla buona strada, ma non sono riuscito a dimostrarlo durante l’incontro.

Penso che il match sia stata un’esperienza positiva. Non mi sentivo particolarmente nervoso e tutto è andato bene, tutto sommato. C’è stata molta tensione, ma nulla di drammatico, visto che non ci sono state vittorie o sconfitte. Se in qualche momento ho pensato che avrei potuto perdere? Senza dubbio sapevo che Caruana era molto forte e prima del match non ero sicuro che avrei vinto, ma non ho mai temuto veramente che potesse finire male fino, forse, alla 10ª partita.
Nell’8ª partita ero veramente in una brutta situazione, ma ricordo che ero molto concentrato sul non perdere e non ho pensato alle conseguenze. Ma nella 10ª partita … ricordo che la posizione era molto complicata, non necessariamente peggiore per me, ma ero esausto. E’ stato molto difficile ed ero molto scosso al termine. In quella partita ho probabilmente avuto un po’ di paura, ma, a parte quel momento, in generale è andato tutto bene.
Nalle partite di spareggio non sono stato particolarmente nervoso. Nella prima partita ho pensato quasi nove minuti su una mossa, finendo per giocarne una debole, ma so che posso investire fino a 10 minuti su una mossa in una partita da 25 minuti. Il risultato, comunque, è stato che ho potuto giocare le mosse successive molto velocemente. Anche se ho sprecato un grande vantaggio nella prima partita, che era pari prima di riuscire a vincerla, non sono mai stato preoccupato che le cose non sarebbero finite per il meglio. Diciamo che è andata talmente bene che non ho avuto modo di provare paura.
L’esperienza nel match contro Karjakin mi ha sicuramente aiutato, ma la cosa più importante è che quel giorno mi sentivo bene. In entrambi i giorni in cui ho giocato gli spareggi (NdT: nel 2016 contro Karjakin e nel 2018 contro Caruana) mi sentivo davvero bene e sono stati i miei migliori giorni dei mondiali: è così importante! (NdT: [sentirsi bene])
Nello spareggio con Ding Liren (NdT: nella recente Sinquefield Cup 2019) è stata dura fin dall’inizio. Il mio avversario è ovviamente molto forte, ma non a tal punto da perdere senza praticamente lottare come è successo. Però anche in questo caso prima delle partite avevo quella sensazione che nulla potesse andare male…
L’importanza di essere il numero 1 nella classifica Elo
Per me era molto importante iniziare il match mondiale da numero 1 e, alla fine, ci sono riuscito solo grazie alla partita che Duda è riuscito a pattare con Caruana alle Olimpiadi di Batumi. Era chiaro che ho mantenuto il primo posto nella classifica Elo solo grazie a una buona dose di fortuna. Dire che me lo meritavo è un po’ tirato, visto che Caruana aveva avuto un anno molto migliore del mio. Forse ha contato qualcosa all’inizio del match il fatto che lui fosse arrivato molto vicino, ma non abbastanza da superarmi.
Sono stato primo nella lista Elo per così tanti anni che non volevo perdere quella posizione anche se non stavo giocando particolarmente bene. Sono molto contento di esserci riuscito e di aver provato quello che ho sempre saputo: che sono meglio di tutti gli altri quando gioco al mio meglio.
Un 2019 eccellente
Ottenere i risultati che ho avuto nel 2019, vincere 7 tornei… queste cose sono sempre molto complesse. Ho attraversato una buona fase della mia vita, molto calma. Mi è sembrato di avere un vantaggio “mentale”, anche nelle idee in apertura, che hanno funzionato molto bene, specialmente con il Bianco. Ho giocato più teoricamente, più 1. d4 e 1.c4 che 1.e4. Ha funzionato benissimo. (NdT: è esattamente quello che disse Aronian a Zagabria) Forse sono andato un po’ troppo in là in questa direzione e ho finito per giocare troppo teorico e troppo forzato, cominciando a soffrire un po’ quando non ho più ottenuto buone posizioni in apertura. C’è sempre un equilibrio da trovare, ma quest’anno è stato un vero successo.

Ho comunque avuto un po’ di fortuna, con i tornei che si sono sviluppati al meglio per me. Il semplice fatto di non aver mai perso ha aumentato molto la fiducia in me stesso, anche se qualche volta mi ha portato a decisioni sbagliate.
Dopo il match con Caruana ho deciso che volevo giocare di più, viaggiare di più e tornare al livello di gioco che sapevo di valere: ha funzionato bene. Ho passato periodi in cui ero stanco di giocare tornei, ma adesso non vedo l’ora di giocare. E’ stato davvero un ottimo anno, in tutti i sensi: questo intendo con “una buona fase della mia vita”.
Carlsen e gli alcolici
Sì, ho cambiato il mio nickname su lichess.org da “DrDrunkenstein” a “DrNykterstein” (NdT: “Drunken” significa ubriaco e “Nykter” significa sobrio), ma questo non vuol certo dire che sono stato un alcolizzato (NdT: divertito).
Non ho mai bevuto molto, solo qualche volta nel fine settimana, ma quest’anno ho capito che, dovendo viaggiare e giocare così tanto, avrei dovuto definire le mie priorità , e una di queste è stata la moderazione: riuscire a divertirsi senza svegliarsi in un fosso. Devo dire che ha funzionato, anche se adesso sono molto più noioso alle feste!
La promozione dei giovani talenti
Vorrei fare in modo di assicurare più fondi per i giovani talenti, per aiutarli a diventare professionisti come me. Io sapevo che sarei diventato professionista già alla fine delle superiori, ma per molti non è così. Devi lavorare, lavorare, lavorare e poi, forse, ce la puoi fare.
La Norvegia potrebbe diventare tra le prime nazioni scacchistiche al mondo, nonostante abbia solo 5 milioni e mezzo di abitanti. L’importante è avvicinarne abbastanza agli scacchi: si possono avere 4-5 giocatori tra i primi 100 se tutti si concentrano sugli scacchi. E’ quello che sta succedendo in India, dove sono passati da essere una nazione scacchisticamente nulla ad avere qualcosa come 7 giocatori tra i primi 10 tra gli under 14.
Il brutto torneo a Saint Louis
Al Saint Louis Rapid & Bllitz non ho avuto abbastanza energie, ma non doveva andare come è andata. Sono stato apatico e volevo solo che finisse, un atteggiamento che è continuato un po’ anche nella Sinquefield Cup. Sarebbe stato più semplice se i miei avversari avessero giocato a un livello superiore al normale, ma alla fine hanno fatto tanti punti quanto quelli che avevano fatto a Parigi. E’ stato un po’ imbarazzante giocare così al di sotto di quanto sono capace di fare.

E’ stato difficile, ma a un certo punto ho finito di pensarci perché era così stupido giocare aspettando di sbagliare ogni volta. La realtà è che le cose possono cambiare rapidamente anche dopo una serie di buoni tornei: tutto può crollare come un castello di carte. So quanto sono stato fortunato con le cose che si sono aggiustate per il meglio e non do nulla per scontato.
La lunga imbattibilitÃ
E’ chiaramente un obiettivo sbagliato, ma ci ho pensato abbastanza a Saint Louis. Ha reso le cose più facili quando non vincevo neanche una partita. Pensavo “Fino a quando non perdo ho almeno un obiettivo per cui giocare”.
In tutta onestà , quest’anno non ho giocato come uno che cerca di non perdere. Ho giocato aggressivamente sia con il Bianco sia con il Nero. Questo è il modo migliore per non perdere: giocare la propria partita e non avere paura di prendere dei rischi. Ho giocato partite più divertenti negli ultimi tempi e questo perché sono riuscito ad ottenere posizioni più interessanti dalle aperture.
Lo stile di gioco ha molto a che fare con le posizioni che si ottengono dall’apertura. Con il Nero ho spesso avuto posizioni in cui potevo contrattaccare. Con il Bianco ho giocato aggressivamente; quando ti trovi in questo tipo di posizioni, ti cambia l’atteggiamento e cominci a pensare a possibilità più aggressive ed eccitanti. Questo è il genere di scacchi che i più vogliono giocare, continuando a cercare l’iniziativa. Il problema è che non è così semplice arrivare a quel tipo di posizioni e, se non ce la fai, finisci per combattere per ottenere “qualcosa”.
Capisco bene che non c’è lo stesso divertimento nel seguire partite dove c’è solo un piccolo vantaggio, ma può essere ugualmente interessante da guardare e giocare.
Su Fischer
Fischer è stato sicuramente tra i più grandi, almeno nei tempi moderni, ma non è stato superiore a Kasparov o Karpov. Dal punto di vista culturale è stato insuperabile, in particolare per quello che sono stati il match contro Spassky, le 20 vittorie consecutive e i due 6-0 nei match dei Candidati.
E’ stato anche estremamente impressionante come Fischer riuscì a battere i sovietici con i pochi mezzi che aveva a disposizione, ma personalmente considero Kasparov più forte.
Non è tutto rose e fiori
Giocherò sicuramente il Campionato del Mondo Rapid & Blitz: non sono affatto contento dei tanti punti persi alle cadenze veloci e del mio posto numero 5 nella classifica Blitz. So che è difficile rimanere sempre in testa, ma il numero 5… no, è inaccettabile.
FischerRandom
Non vedo l’ora di giocare il Campionato del Mondo FischerRandom. Sarà un piacevole cambiamento mettere da parte tutta la teoria delle aperture. Le aperture sono molto difficili nel FischerRandom, perché non si possono seguire gli stessi schemi degli scacchi classici. In certe strutture, un pezzo può essere completamente fuori gioco ed è molto complicato. Le posizioni che personalmente odio sono quelle con la Donna in a1.
Nel Campionato del Mondo incontrerò So, Caruana e Nepomniachtchi. Non è una grossa sorpresa che siano loro i tre che si sono qualificati, anche se mi sarei aspettato di trovare Nakamura in semifinale: il problema è che è sempre molto difficile battere Caruana.
Nepomniachtchi è veramente veloce negli scacchi classici ed ha ovviamente un’ottima comprensione istintiva del gioco. Non è sorprendente che sia molto forte anche in FischerRandom, anche perché la cadenza è più rapida.
So è un giocatore poco scolastico, ovviamente con molto talento, ma sembra aver avuto un certo blocco negli scacchi classici, anche se è andato bene a Zagabria. Non riesce a far venire fuori il suo potenziale, ma a FischerRandom sembra giochi più liberamente.
Il Campionato del Mondo FischerRandom sta crescendo di importanza e il titolo per me ha molto valore. Anche i Mondiali Rapid e Blitz avevano cominciato in sordina ed oggi li giocano tutti i migliori.
Il prossimo ciclo mondiale
Non è facile fare previsioni per il Torneo dei Candidati, ma se dovessi scommettere lo farei su Caruana e Ding Liren. Non credo che Radjabov si ritirerà dal Torneo dei Candidati (NdT: aveva detto di pensarci subito dopo la fine della FIDE World Cup), ma capisco perfettamente che fosse stanchissimo alla fine del torneo knock-out. In ogni caso, non mi sembra un giocatore in grado di vincere abbastanza partite per vincere il torneo.

Caruana rimane per me il favorito per qualificarsi per il match mondiale 2020 e l’avversario in grado di rendermi la vita più difficile, ma questa volta mi divertirò più io di lui (NdT: con un sorriso).
Le cose stanno comunque andando talmente bene per me che non ho bisogno di preoccuparmi del prossimo match mondiale.
Come sempre le interviste di Carlsen sono interessanti ed è un peccato non poter ascoltare cosa ha detto (e come lo ha detto) a causa della lingua. Spero comunque che vi abbia fatto piacere leggere l’intervista in italiano e che vi abbia permesso di conoscere meglio il campione norvegese.