Stranezze in apertura/20
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(del GM Sergio Mariotti)
Mancava ancora alla mia serie di strane aperture questa partita con Savon, che allora (1974) aveva appena vinto il campionato sovietico. La variante da me usata della difesa Caro-Kann l’ho presa da due libretti di un maestro tedesco, un certo Gunderam, dal quale avevo anche preso in precedenza la famosa variante dell’attacco dei sei pedoni contro Gligoric e anche altre varianti di apertura giudicate abbastanza strane, perché in quei tempi a me piaceva giocare senza molta teoria e queste aperture fantasiose stuzzicavano la mia inventiva.
Anche la Spagnola con 4… Df6 l’avevo presa da Gunderam, anche se poi l’ho migliorata. Il buon G.M. sovietico in questa partita rimane molto sorpreso dalla strana variante da ma adottata e gioca l’apertura in modo abbastanza passivo, entrando poi in un medio-gioco complicato e dovendo alla fine sacrificare un pezzo per un pedone in un finale difficile ma non impossibile da vincere per me. Dopo la partita mi ha chiesto dove diavolo avevo preso tale apertura, e io gli ho detto scherzosamente che l’avevo sognata la notte precedente all’incontro!
MARIOTTI – SAVON
Venezia, novembre 1974
Caro-Kann
Un caro saluto a tutti, Sergio Mariotti.
Se volete rivedere le altre “Stranezze in apertura” di Sergio Mariotti:
- Stranezze in apertura/1
- Stranezze in apertura/2
- Stranezze in apertura/3
- Stranezze in apertura/4
- Stranezze in apertura/5
- Stranezze in apertura/6
- Stranezze in apertura/7
- Stranezze in apertura/8
- Stranezze in apertura/9
- Stranezze in apertura/10
- Stranezze in apertura/11
- Stranezze in apertura/12
- Stranezze in apertura/13
- Stranezze in apertura/14
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- Stranezze in apertura/18
- Stranezze in apertura/19
Sergio Mariotti è nato a Firenze il 10.8.1946. Campione italiano nel 1969 e 1971, MI nel 1969 e GM (il primo italiano) nel 1974, dopo il bronzo individuale alle Olimpiadi di Nizza, quando la rivista “Chess Magazine” lo battezzava come “The italian fury”. Nel 1976 è stato buon 10° all’Interzonale di Manila. In Italia ha vinto ovunque negli anni ’70, ma all’estero ha giocato pochi tornei, anche per motivi di lavoro. E’ stato Presidente FSI (1994-1996) e in seguito commissario tecnico della squadra nazionale.